Alluminio

Contesto macroeconomico e geopolitico alimentano la volatilità del mercato

Mercoledì, 21 Maggio 2025

Alluminio LME

  • Per il 2025 gli operatori prevedono un aumento marginale della produzione in Cina (circa il 2%), con il Paese che già nel 2024 si è avvicinato al limite massimo consentito (45 Mio t). Conseguentemente, Pechino sta stimolando attivamente il riciclo dell'alluminio come fonte di produzione complementare: nel primo trimestre del 2025, le importazioni di alluminio secondario hanno registrato un aumento del 7% rispetto al 2024, toccando il livello più alto dal 2017;
  • La revoca degli incentivi fiscali sull’export cinese, da fine 2024, unitamente al previsto rallentamento della crescita produttiva, rappresentano un freno alle esportazioni del Paese, nonché un fattore di supporto alle quotazioni internazionali;
  • Divieto di importazione di alluminio primario dalla Russia in UE. Benché negli ultimi anni la dipendenza dell’UE dall’alluminio primario russo sia diminuita, le importazioni di alluminio russo, a fine 2024, rappresentavano ancora il 6% delle importazioni UE;
  • Prospettive di crescita economica limitata a livello globale sia sul 2025 che sul 2026 rappresentano un freno alla domanda, nonché un fattore ribassista sulle quotazioni. Il fondo monetario internazionale, ad aprile, ha rivisto a ribasso le precedenti proiezioni di gennaio 2025. In particolare, il PIL globale è previsto al 2,8% nel 2025 e al 3% nel 2026, una significativa frenata rispetto al 3,3% del 2024 e una revisione al ribasso rispetto alle stime precedenti (3,2% per il 2025). Alcuni operatori hanno conseguentemente rivisto a ribasso le aspettative di aumento della domanda di alluminio per il 2025: +1,1% rispetto a proiezioni iniziali di +2,6%.

Elementi di rischio

  • Politiche commerciali USA: l’introduzione di tariffe sulle importazioni di alluminio e derivati provenienti da Canada, Cina e Massico – che in valore coprono rispettivamente il 40%, 10% e 7% delle importazioni USA di alluminio primario e semilavorati – rappresentano un fattore di supporto sul mercato USA. L'eventuale calo delle importazioni statunitensi, quindi la maggior disponibilità di offerta nei Paesi esportatori rappresenta un elemento potenzialmente ribassista sui mercati internazionali. Dall’annuncio dei dazi USA (11 febbraio 2025 - Adjusting Imports of Aluminum into The United States) al 9 maggio, i premi sul fisico hanno registrato le seguenti variazioni: US Midwest Duty Paid +32%, EU Duty Unpaid -35%.
  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade

 

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