Nelle prime settimane del mese è proseguito il trend di calo su tutte le principali piazze: rispetto ad aprile, -2% per il grezzo quotato ai 5 porti UE e il raffinato sulla piazza di Milano e un più contenuto calo per i prezzi Fob in Ucraina (-1%). Nonostante il mercato nella campagna corrente continui ad essere guidato della scarsa disponibilità di seme e dalla conseguente ritenzione dell’offerta, le esportazioni globali di olio hanno confermato i segnali di parziale ripresa già evidenziati a marzo anche nel mese di aprile, in particolare da Ucraina (con principale destinazione UE) e Argentina (con principale destinazione India).
Nel caso dell’Ucraina, tuttavia, il dato cumulato da inizio campagna resta comunque sensibilmente al di sotto dello scorso anno scorso (tra settembre ed aprile, circa -1,1 Mil t o -25%). In Argentina (terzo esportatore globale, dopo Ucraina e Russia), al contrario, è l’esito della raccolta di seme – superiore alle aspettative – che ha permesso un incremento del 17% dei volumi esportati a marzo rispetto all’anno scorso. Contemporaneamente, anche i prezzi dell'olio di girasole in Russia hanno mostrato deboli segni di calo (secondo IKAR, da metà aprile -0,5%) e delle quotazioni sul mercato interno del seme (-1%).
I margini di trasformazione restano comunque ancora negativi in Russia ed Ucraina.
Campagna 2025/26:
USDA ha pubblicato i primi bilanci. Sulla base della prevista ripresa della produzione di seme in tutte le principali aree (Russia, Ucraina, UE, Turchia), anche il crushing e la produzione di olio a livello globale sono dati in aumento (+8%), dopo il minimo triennale della campagna corrente, consentendo la ripresa sia degli scambi (+10%) che dei consumi (+7%). In particolare, USDA prevede aumenti significativi delle esportazioni di olio di girasole ucraine (+13%) e delle importazioni di Cina (+84%) e India (+10%).
La ripartenza di produzione e consumi non consentirebbe comunque di ricostituire sostanzialmente le scorte globali e riportare così il mercato in una condizione di maggior equilibrio, dopo l’importante calo delle rimanenze già previsto per la campagna in corso (-15% rispetto alla precedente ed al minimo dal 2021).