Seme di Girasole

Meteo e rese variabili fondamentali per la produzione 2025

Martedì, 20 Maggio 2025

Nella prime settimane di maggio, le quotazioni FOB al porto di Costanza hanno proseguito il trend di calo iniziato a febbraio con un -4% mese / mese. Mantengono invece il tono di tensione i prezzi ucraini (+0,6% per le quotazioni partenza centro di stoccaggio) dopo una momentanea fase di maggiore liquidità dell’offerta. Le quotazioni per il mercato francese (Saint Nazaire) sono invece ferme al 23 aprile per mancanza di volumi scambiati.

Per la campagna corrente, in un contesto di scarsa produzione ed offerta globale che ha condizionato il crushing e di conseguenza i consumi di olio, un parziale rilassamento del bilancio globale deriva dalla raccolta in Argentina appena completata e dalle recenti revisioni in aumento delle stime di produzione, sia da parte di USDA (+0,3 Mil t nel report WASDE di questo mese a 4,5 Mil t), sia dalle fonti locali (+0,2 Mil t secondo BAGE a 4,7 Mil t). Di fatto sia le superfici seminate che le rese risultano superiori a quanto prospettato inizialmente. Come conseguenza diretta, le esportazioni di olio argentine stagionali sono già superiori rispetto allo scorso anno (+18% solo nel periodo tra gennaio e aprile), con principale destinazione l’India a parziale rimpiazzo delle spedizioni da Russia ed Ucraina.

Allo stesso tempo, i dati sulle importazioni indiane (da inizio campagna ad aprile) confermano acquisti record nei primi mesi di campagna (circa 1,4 Mil t, +28% rispetto alla scorsa stagione, tra ottobre e febbraio), principalmente da Russia e Ucraina, seguiti da un marcato rallentamento nei mesi successivi a causa della minore offerta (-45% in mar-apr 2025 vs 2024).  

Gli scambi tra l’area del mar Nero e la UE continuano invece a risentire delle sanzioni ancora attive per l’origine russa, della scarsa disponibilità di volumi esportabili dall’Ucraina e dalla ridotta in generale su tutto il comparto degli oli vegetali, conseguenza anche della scarsità di offerta e dei prezzi elevati.

Campagna 2025/26:

USDA ha pubblicato i primi bilanci, pronosticando una ripresa della produzione globale (+8,4%, oltre 56 Mil t) e in tutte le principali aree produttive: Russia (+3,5%), Ucraina (+11%), UE (+17%). In particolare, con superfici seminate attese di fatto invariate (stabili per Russia ed Ucraina e addirittura in calo del -2% in UE) saranno dunque in questo scenario le rese a sostenere l’atteso recupero produttivo globale.

La dimensione del raccolto previsto, secondo i dati USDA, potrebbe quindi consentire il recupero dei consumi (+8%), dopo la forte riduzione nella campagna corrente (-9%), ed una parziale ricostituzione delle scorte finali globali (+7%).

 

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