BREAKING NEWS 23 MAGGIO:
Turkstat ha pubblicato il "Crop Production 1st Estimation, 2025" con le prime previsioni sulle produzioni turche 25/26.
Nocciole: 520.000 t, -27,5% rispetto al 24/25 (717.000 t)
L'International Nut and Dried Fruit Council (INC), in occasione della conferenza di Palma di Maiorca di inizio maggio, ha condiviso un aggiornamento dei fondamentali 24/25 e le anticipazioni delle prime previsioni per la prossima campagna 25/26.
TURCHIA
La produzione 24/25 è stata confermata a 785.000 t, +21% rispetto alla campagna precedente. Tuttavia, la qualità è stata deludente e la disponibilità di calibri medio-grandi limitata.
Le criticità lato offerta si sono scontrate con una domanda sostenuta. INC ha confermato utilizzi (export + consumi interni) a 770.000 t, +5% rispetto alla campagna precedente. Come mostrano anche i più recenti dati della Borsa di Giresun, le esportazioni da inizio campagna (set 2024-apr 2025), hanno superato le 238.000 t, +12% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, a livelli inferiori solo allo stesso periodo 19/20 e 21/22.
Relativamente al prossimo raccolto 25/26, INC proietta una produzione di 609.000 t, -22% rispetto alla campagna corrente, in linea alle precedenti anticipazioni Areté. Si tratta del livello più basso dalla campagna 18/19, riconducibile a rese di “scarica” ulteriormente ridimensionate dall’impatto delle gelate eccezionali di aprile che le autorità locali hanno indicato come le più impattanti dal 2014. Le regioni collinari di Ordu, Samsun e Giresun - le più grandi aree di coltivazione dove si concentrano rispettivamente il 31%, 17% e 16% delle aree - sono state le più colpite.
Il calo previsto da INC risulta comunque meno marcato rispetto alle proiezioni di operatori locali che indicano perdite maggiori fino al 30% e un raccolto di circa 550.000 t - in netto calo rispetto alle proiezioni iniziali pre-gelate di circa 750.000-760.000 t -. Gli stessi operatori segnalano come le preoccupazioni dei trasformatori e degli esportatori relative alle disponibilità future avrebbero aumentato gli acquisti di nocciole di vecchio raccolto dal TMO portando le giacenze di quest’ultimo a circa 20-30.000 t.
In un contesto di stock commercializzabili in calo, i timori di un raccolto estremamente deludente e i conseguenti fenomeni di ritenzione da parte dei produttori, alimentano una congiuntura di marcata volatilità. Da inizio aprile a metà maggio, il prezzo della nocciola sgusciata turca 11/13, CPT Europa, ha registrato un aumento del 37% toccando massimi pluriennali ad oltre 12.000 $/t.
ITALIA
La produzione di 24/25 è stata rivista a ribasso da 95.000 t a 87.000 t, invariata rispetto alla campagna precedente. Le rese, infatti, avrebbero subito l’impatto delle problematiche climatiche – soprattutto nell’area piemontese -, diffusione di cimice asiatica e cascola precoce.
Sulla prossima campagna 25/26, le prime previsioni INC indicano un rimbalzo produttivo, a 120.000 t, +38% rispetto alla campagna corrente. Si tratterebbe del livello più alto dalla campagna 20/21, favorito da condizioni di fioritura ottimali. Le preoccupazioni rispetto all’impatto dell’ondata di maltempo che ha colpito il Piemonte ad aprile sembrano essersi mitigate, ma restano da monitorare nei prossimi mesi i possibili effetti sul raccolto, sia in termini quantitativi che qualitativi.
USA
Prosegue il trend di aumento produttivo che dalla campagna 19/20 caratterizzare il Paese. Dopo un raccolto 24/25 confermato da INC a 89.000 t (+5% vs. 23/24), le prime previsioni per il raccolto 25/26 sono di un record a 102.000 t, +15% rispetto alla campagna corrente.
Un trend alimentato da continui investimenti nelle aree che, secondo USDA, avrebbero registrato un aumento del 29% solo tra il 2022 e il 2024. Il Paese soprattutto nelle ultime due campagne caratterizzati da prezzi turchi poco competitivi si è fatto ampio spazio sul mercato dell’export.
CILE
INC ha condiviso una previsione di produzione di 92.000 t, +65% rispetto al raccolto 24/25 (rivisto a ribasso da 61.000 t a 56.000 t). Il dato risulta in linea alle stime di operatori locali che si aggirano tra le 80.000 – 90.000 t. Si tratta di un valore record, supportato dalla combinazione di rese di carica e da un clima favorevole che ha permesso una buona impollinazione e lo sviluppo di frutti di maggiore calibro e di qualità.