Dopo gli aumenti e la volatilità dei prezzi che hanno caratterizzato aprile - in seguito all’introduzione e successiva sospensione di dazi potenzialmente impattanti su alcune aree fondamentali (Canada, Cina ed UE) - nel corso delle prime settimane di maggio le quotazioni hanno registrato un deciso calo tra -8% e -9% sulle principali piazze europee (rispettivamente Euronext e Amburgo), proseguendo invece il trend di aumento in Canada (+6%). Di fatto lo spread tra i due mercati è andato progressivamente riducendosi.
Il diverso andamento dei prezzi è dovuto alle intense esportazioni canadesi in un contesto di bilancio già scarsamente approvvigionato. Il dato cumulato a inizio maggio (8,4 Mil t; +51% rispetto alla 2023/24) ha già di fatto quasi raggiunto il totale previsto per l’intera campagna da USDA, nonostante la revisione in aumento con il WASDE di questo mese, e addirittura superato quanto prospettato da AAFC. Anche il crushing si sta mantenendo particolarmente elevato (da inizio campagna a marzo, +6% rispetto allo scorso anno), sostenuto dall’elevata richiesta all’esportazione di olio e farine.
Medesimo quadro per le esportazioni di seme dall’Australia che risultano particolarmente avanzate rispetto a quanto prospettato da USDA con un dato cumulato a fine marzo di fatto già pari al totale di campagna previsto, sostenuto dall’evidente accelerazione delle spedizioni verso la UE.
Parallelamente a quanto registrato nelle principali aree di esportazione, sul fronte della domanda, il mercato europeo sta mantenendo un livello elevato di importazione, in particolare con provenienza da Australia (a inizio maggio +71% rispetto alla scorsa campagna) e Canada (ben 6 volte superiore) in sostituzione dei minori volumi disponibili dall’Ucraina (-22%). Anche la Cina sta proseguendo con un’intensa attività di acquisti come testimoniano i volumi importati dal Canada (a fine febbraio 3,4 Mil t, rispetto ai 2,2 Mil t di un anno fa).
Campagna 2025/26:
USDA ha pubblicato i primi bilanci, prospettando una ripresa della produzione globale – prossima ai livelli record storici - pari a +5% guidata principalmente dalla UE (+13%) che vedrebbe così ridotto il suo fabbisogno di importazione (-17%). Raccolti più abbondanti rispetto allo scorso anno sono previsti anche per Canada (+4%), dove le semine stanno procedendo positivamente, e Australia (+3%) le cui esportazioni però risentirebbero del forte calo delle scorte di riporto (-25%) dalla campagna corrente e sono dunque previste in calo (-1% ). Tra le altre principali origini, USDA si attende un secondo anno consecutivo di calo in Ucraina sia della produzione (-3%) che delle esportazioni (-4%).
Con utilizzi globali dati in aumento, le scorte finali previste per il mercato mondiale rimangono sostanzialmente invariate rispetto alla campagna corrente.