Nota inziale: la mancata approvazione da parte del Congresso entro il 30 settembre del bilancio federale che regola il rifinanziamento della spesa pubblica ha attivato la procedura di Shutdown che - di fatto - comporta la sospensione delle attività amministrative. Nel caso specifico del Dipartimento di Agricoltura - USDA i primi effetti sono stati la mancata pubblicazione del report mensile WASDE del 10 ottobre e di altri report con cadenza settimanale e giornaliera di riferimento per il mercato già dal 1° ottobre. Lo Shutdown potrà concludersi con il raggiungimento di un accordo nel Congresso per l’approvazione del bilancio ed ha dunque ad oggi durata indefinita.
Prezzi: sul mercato statunitense prosegue il trend di calo delle quotazioni, sebbene in rallentamento rispetto al mese scorso. Da inizio ottobre (prezzo medio rapportato a settembre): -0,8% per il SRW e -1,2% per l’HRW. Anche i future per i frumenti di forza (spring) hanno seguito la tendenza ribassista nel mercato USA (MGEX -1,2%), evidenziando invece un’inversione in Canada (1CWRS +2,1%).
Diversamente, in Europa e nell’area del Mar Nero le quotazioni si sono mosse in aumento con il future di Euronext in crescita del+1,6% (parzialmente complice anche l’indebolimento dell’euro), e le quotazioni russe Fob del +0,6%. Il mercato fisico italiano resta sostenuto, in particolare quotando differenziali rispetto a Matif storicamente molto elevati anche in raffronto a quelli di altre piazze fisiche europee, come Rouen e Siviglia: sulla piazza di Bologna le quotazioni sono risultate stabili per il frumento nazionale n. 3. Da evidenziare la maggior debolezza per il frumento di forza, sia nazionale (-1,5%) che di altre origini UE (-0,2%).
Campagna 2025/26
Il mercato continua a fornire conferme riguardo l’abbondanza sul lato dell’offerta. I report intermedi di USDA, prima dell’inizio dello Shutdown, hanno confermato scorte a fine settembre superiori all’anno scorso, ma soprattutto lo Small Grains Report ha rivisto in aumento di +1,6 Mil t la stima di produzione statunitense rispetto al WASDE dello stesso mese. Anche le più recenti revisioni da fonti locali e pubbliche (Rosstat) in Russia hanno indicato ancora aumenti, con stime produttive ora tra 87.5 – 88.0 Mil t (rispetto agli 85 Mil t di USDA a settembre). In Argentina, la Bolsa de Rosario ha incrementato di ben +3 Mil t la sua stima per il raccolto di quest’anno, atteso attorno a 23 Mil t e superiore al record del 2021 (19,5 USDA a settembre) grazie a rese storicamente alte, come confermato anche dalle condizioni colturali. In Australia la fase di inizio raccolta è alle porte, le aspettative per le rese restano promettenti e la produzione secondo la maggior parte delle fonti si può attestare intorno ai 35 Mil t.
I dati sugli scambi a fine settembre evidenziano il mantenimento delle intense esportazioni americane (+29% a rispetto all’anno scorso) contrapposto ai limitati volumi imbarcati da Russia (-39%, uno degli inizi di stagione più lenti dello storico, sebbene recentemente in ripresa), Ucraina (-22%) ed Unione Europea (-25% con la Romania primo esportatore).
Sul versante della domanda si evidenzia un ritorno dei principali compratori globali, incoraggiati dai livelli di prezzo correnti: in Egitto (le cui importazioni tra gennaio e settembre sono state inferiori allo scorso anno per circa -2.5 Mil t) Mostakbal Misr ha acquistato 1 Mil t per consegna in ottobre (principalmente da origini del Mar Nero ma anche da Romania, Francia e Kazakistan); anche Giordania e Tunisia hanno recentemente concluso aste di acquisto
Campagna 2026/27, prima previsione – solo scenario Areté.
Lo scenario Areté per la prossima campagna negli Stati Uniti indica un calo delle superfici seminate (-1.6%), sostanzialmente a carico delle classi invernali e parzialmente bilanciato da un recupero di ettari nelle semine primaverili, attorno ai valori del 2024. Il clima secco sta nel frattempo sta favorendo l’avanzamento delle operazioni. Le rese, assunte in base all’elaborazione dello storico, sono proiettate al di sotto degli elevati valori di quest’anno (-7.5%) per una produzione prevista in calo del -7% (circa -3,7 Mil t).
Sulla base di queste proiezioni e dell’aggiornamento dello scenario Areté anche per la campagna corrente, il primo bilancio per la stagione 2026/27 prospetta: maggiori stock inziali (+6%), consumi stabili, esportazioni in calo (-4%, sebbene ancora a livelli storicamente alti) e riduzione delle scorte finali (-5%).
Per quanto riguarda altri areali fondamentali dove si stanno svolgendo le semine invernali, nella zona del Mar Nero le prime indicazioni sulle superfici attese sono di calo in Russia (-6%) e di aumento in Ucraina (+9%). L’avanzamento delle operazioni è stimato a circa 55% e 30% rispettivamente; nella ragione di Rostov sono state segnalate condizioni di siccità.