Il mercato del frumento tenero ha assistito ad una chiusura dello spread tra i prezzi europei (Euronext) e le altre principali origini (area del Mar Nero e CME). A fronte di un trend generalmente ribassista sul mercato finanziario europeo e, seppur in misura minore, statunitense, le quotazioni del frumento origine Mar Nero si sono mosse nella direzione di un rafforzamento, che dalla seconda metà di ottobre le ha riportate a premio rispetto all'origine USA. Si mantiene invece stabile il mercato italiano, con quotazioni AGER stabilizzate nella seconda metà di ottobre per i frumenti nazionali e leggeri rialzi per il frumento di importazione di origine comunitaria.
Il recupero delle quotazioni FOB Mar Nero riflette il preciso intento da parte del Governo russo di imporre nei fatti un pavimento ai prezzi all'export, tramite un crescente dazio sulle esportazioni (che ha raggiunto i 23 $/t a fine ottobre) e l'esplicita richiesta agli esportatori, fin dai primi giorni di ottobre, di non presentare offerte inferiori ai 250 $/t nelle aste indette dai Paesi esportatori, oltre alla limitazione degli operatori autorizzati ad operare nel mercato delle esportazioni. Nonostante queste misure ed una produzione in calo di oltre il 10% rispetto al raccolto 2023 (con una ulteriore revisione al ribasso di 500K t nel WASDE di novembre), i livelli di esportazione dalla Russia si sono mantenuti paricolarmente elevati: in ottobre 2024, le esportazioni di grano tenero hanno superato del 12% quelle dello stesso mese dell'anno precedente, a fronte di un ritmo di export che da inizio campagna era rimasto sostanzialmente allineato a quello della campagna precedente. Questo ritmo di esportazione non è coerente con la previsione di un calo delle esportazioni russe nella campagna 2024/25, comune a USDA e molte altre fonti. Le esportazioni dall'area del Mar Nero, dunque, sono destinate a rallentare in maniera consistente nei prossimi mesi, fornendo sostegno ai prezzi internazionali del frumento tenero.
Le quotazioni europee (Euronext) hanno attraversato una fase ribassista a cavallo tra ottobre e novembre, riflesso dell'arrivo -seppur con molto ritardo- del raccolto di mais in UE e conseguenza della scarsa competitività sui mercati internazionali. La chiusura del premio rispetto ai prezzi FOB Mar Nero, tuttavia, lascia ormai poco spazio per ulteriori significativi spunti ribassisti ed espone invece il mercato a possibili rimbalzi associati ad un aumento delle esportazioni, a fronte di una produzione la cui stima USDA ha rivisto ulteriormente al ribasso di 400K t nel WASDE di novembre.
Semine 2025/26:
Nonostante le piogge del mese di ottobre, il livello di umidità del suolo in Ucraina è ancora molto al di sotto della media, rendendo sempre più concrete le prospettive di una produzione in calo nella prossima campagna. Le semine di frumento invernale, tuttavia, sono avanzate rapidamente dopo un iniziale ritardo, grazie al ritorno del clima secco nella seconda metà di ottobre.
Per la Russia vi sono aspettative di produzione in calo nella prossima campagna, a causa di un clima non ideale. Secondo le previsioni di Sovecon, il calo delle aree seminate a frumento invernale potrebbe essere quasi completamente bilanciato da un aumento delle semine primaverili. Tuttavia, nonostante le piogge arrivate in ottobre, il frumento entrerà nella fase di dormienza invernale in condizioni poco favorevoli.
Proseguono le semine in Unione Europea: a causa di prolungate piogge, i livelli di umidità del suolo restano vicini ai massimi storici in Francia e Germania, seppur con qualche miglioramento dalla fine di ottobre che ha permesso un'accelerazione delle semine ed un parziale recupero del ritardo accumulato.
Negli USA, infine, le semine di frumento invernale sono prossime alla conclusione. A causa di una estesa siccità nelle aree di coltivazione, le condizioni del frumento sono valutate essere le seconde peggiori dal 1986.
Le anticipazioni alle Long Term Projections pubblicate da USDA il 7/11 prevedono per la campagna 2025/26 semine sostanzialmente stabili negli USA (-0,2%), ed un calo tuttavia delle aree raccolte (-2%), con un conseguente calo della produzione (-4%). Anche grazie a stock iniziali abbondanti (+17%), si prevede un ulteriore accumulo di stock a fine campagna (+2%) ed un rapporto stock finali/utilizzi al 41,6% (in aumento rispetto al dato 2024/25).
Nel complesso, la minore offerta dal Mar Nero può diventare un fattore di supporto delle quotazioni internazionali già nel breve termine, in primis per le origini Mar Nero e quelle dei Paesi europei importatori netti. Considerate le condizioni problematiche con cui sono iniziate le semine nell'emisfero Nord, questo sarà un elemento da monitorare con attenzione nelle prossime settimane.