A raccolta di frumento iniziata nell'emisfero Nord, ed in alcuni casi anche piuttosto avanzata, circola ancora tanta incertezza rispetto alle prospettive di volumi raccolti e qualità in importanti aree produttrici. Negli Stati Uniti, dove la raccolta del frumento invernale è completata già per il 63%, i prezzi hanno subìto la pressione del nuovo raccolto nel corso del mese di giugno: le quotazioni su CME hanno fatto registrare un calo del 18% tra l'inizio e la fine del mese. L'inizio della raccolta in Russia, insieme all'impressione che il potenziale produttivo del Paese possa essere al di sopra delle aspettative, sta determinando anche un deciso calo delle quotazioni FOB russe (-7% da inizio luglio). La concorrenza dei prezzi del prodotto extra-europeo sta trasmettendo di conseguenza debolezza anche ai prezzi su Euronext (-5% da inizio mese) ed anche le prime quotazioni del frumento tenero sul mercato nazionale hanno aperto in calo rispetto alla chiusura della campagna 2023/24 (-4% per il frumento n.3 e -8% per il n.1).
I principali aggiornamenti rispetto ai nuovi raccolti sono le seguenti:
Nel complesso, il mercato globale del frumento tenero resta fortemente in balia delle informazioni che circolano rispetto alla prossima produzione russa. Anche il raccolto europeo è ancora in larga parte da valutare, per volumi e qualità. Le informazioni che arriveranno nelle prossime settimane, dunque, saranno determinanti per definire il potenziale ribassista dei prezzi nella fase di prima commercializzazione del nuovo raccolto. A livello globale, la revisione di luglio dei dati USDA dipinge la prospettiva di un mercato in surplus, grazie all'aumentato potenziale produttivo in particolare negli USA ed in Canada.
La minore disponibilità di prodotto ucraino disponibile per le esportazioni potrebbe risultare determinante per l'andamento delle quotazioni europee nel corso della campagna. Per il mercato europeo, il minore afflusso di importazioni di frumento tenero dall'Ucraina tenderà a stabilizzare il mercato, meno propenso a seguire un trend di quasi costante discesa dei prezzi nel corso della campagna, come accaduto nel corso del 2023/24.