Cacao

Grindings in Europa, Asia e Nord America Q2 2024: +2% rispetto al Q2 2023

Lunedì, 22 Luglio 2024

I prezzi della fava di cacao confermano una volatilità straordinaria.

A livello medio mensile, sul mercato di Londra, +16% tra maggio e giugno e -10% tra giugno e luglio. I prezzi risultano del 100% superiori rispetto a inizio anno, +174% rispetto a luglio 2023.

Tra i fattori rialzisti endogeni segnaliamo una domanda tendenzialmente rigida in una congiuntura di offerta limitata.

I dati sui grinding delle principali aree di consumo per il Q2 2024, seppure in calo stagionale rispetto al Q1 2024, evidenziano infatti un ancora elevato grado di rigidità della domanda:

  • Europa: 357.502 t, +4% rispetto al Q2 2023 e -3% rispetto al Q1 2024.
  • Asia:968 t, solo -1% rispetto al Q2 2023 e -8% rispetto al Q1 2024.
  • Nord America: 781 t,+2% rispetto al Q2 2023 e -5% rispetto al Q1 2024. Da segnalare alla rilevazione ha partecipato un trasformatore in meno rispetto allo scorso anno.

Complessivamente, i volumi del Q2 sono risultati superiori del 2% rispetto al Q2 2023 (-4% rispetto al Q1 2024). Da inizio campagna (ott-giu), a livello cumulato, -1% rispetto allo stesso periodo del 22/23.

In attesa dell’arrivo dei prossimi main-crop africani, i livelli di offerta si confermano critici:

  • Secondo il Ghana Cocoa Board, la produzione 23/24 in Ghana avrebbe raggiunto 429.323 t, -46% rispetto alla produzione media delle ultime cinque campagne (circa 800.000 t).
  • In Costa d’Avorio, gli arrivi ai porti al 14 luglio, risultavano inferiori del 28% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna a 1,6 Mio t – al livello più basso dalla campagna 15/16 -.
  • Gli stock di borsa, a giugno, hanno registrato il quinto mese consecutivo di calo, toccando il livello più basso da gennaio 2021.

A fondamentali tirati si aggiunge il supporto di diversi fattori esogeni come operazioni nette lunghe sui mercati finanziari degli operatori commerciali relativamente elevate. Si tratta per esempio di grandi produttori di cioccolato che in borsa operano generalmente in vendita per proteggersi dal rischio di rincari, queste operazioni sono diventate insostenibili agli attuali livelli di prezzo. A questo si aggiunge il supporto ai prezzi derivante dall’incertezza sugli effetti delle norme anti deforestazione UE (che entreranno in vigore dal 2025) e da costi dei container sostenuti dalle tensioni geopolitiche sul Mar Rosso.

I sopracitati fattori rialzisti si scontrano con il potenziale ribassista insito nelle aspettative di un recupero produttivo 24/25 in Africa Occidentale. Il leggero miglioramento del meteo in Africa Occidentale e il recente aumento dei prezzi di conferimento agli agricoltori (+58% in Ghana e +50% in Costa D’avorio) hanno alimentato le aspettative di un miglioramento dell’offerta. In particolare il Ghana Cocoa Board prevede una produzione 24/25 a 800.000 t, +86% rispetto alla campagna corrente. Operatori locali hanno invece segnalato a Bloomberg le aspettative di un raccolto 2024/25 in Costa D’Avorio di circa 2 Mio t, +11% rispetto alla produzione 2023/24 prevista da ICCO a 1,8 Mio t.

  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade


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