Cacao

Fava di cacao e trasformati consolidano un trend inflattivo record

Martedì, 26 Marzo 2024

I prezzi della fava di cacao, sul mercato finanziario, consolidano un trend rialzista record. Da inizio anno, la prima scadenza Londra, ha segnato un +111% superando abbondantemente i picchi di prezzo passati. A marzo 2024 il prezzo medio risulta del 193% superiore rispetto a marzo 2023.

I prezzi delle prime trasformazioni segnano rialzi più che proporzionali rispetto a quelli della materia prima, da inizio anno i riferimenti sul mercato tedesco di burro e massa di cacao sono aumentati rispettivamente del 194% e del 172% complici rialzi sui ratio.

Il continuo deterioramento dell’offerta africana si conferma il principale driver endogeno dei prezzi.

L’International Cocoa Organization (ICCO), nell’ultimo “Quarterly Bullettin” di febbraio, conferma un mercato globale in deficit per la terza campagna consecutiva con un rapporto stock/utilizzi al 29%, in calo rispetto al 35% della campagna 22/23 ed al livello più basso dalla campagna 78/79. Il deficit di 374.000 t, il più marcato dagli anni 60’, è riconducibile ad un calo produttivo di oltre il 10%, più che proporzionale rispetto ad una contrazione del 5% prevista per la domanda.

Meteo avverso, invecchiamento delle piantagioni e scarso utilizzo di fertilizzanti impattano negativamente le produzioni (quantitativamente e qualitativamente) in Africa occidentale (principale produttore globale). Se main-crop (tra ottobre e gennai) deludenti in Costa D’Avorio e Ghana erano già noti tra gli operatori, persistenti condizioni meteo avverse, con forti venti di Harmattan che si abbattono sulle piantagioni, hanno alimentato le aspettative che anche gli imminenti mid-crop (da aprile) possano andare incontro ad abbondanti perdite.

In particolare, l’ente regolatore del mercato in Costa D’Avorio (CCC), ha rilasciato aspettative su un mid-crop potenzialmente inferiore di 150.000 t rispetto al mid-crop 2023, il che porterebbe ad un tracollo produttivo complessivo (main + mid-crop) di oltre il 20%. Il minor livello di offerta in Costa D’Avorio è mostrato anche dai dati relativi agli arrivi di fava ai porti che, a livello cumulato (1° ott-17 mar) risultano inferiori del 27% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-26% rispetto alla media delle 4 campagne precedenti). Il fenomeno sarebbe in parte riconducibile all’aumento dei flussi tra i paesi africani (arbitraggio), con prezzi minimi garantiti agli agricoltori meno vantaggiosi in Costa D’Avorio. Infatti, nonostante gli aumenti globali dei prezzi della fava di cacao, il Coffee and Cocoa Council (CCC) ha confermato un prezzo alla produzione per il mid-crop 23/24 a 1.000 CFA (1,65$) al kg, invariato rispetto a quello del main-crop.  

In Ghana, le previsioni ICCO sono di una produzione in calo per la quarta campagna consecutiva, a 580.000 t, -11% rispetto alla scorsa campagna. Si tratta del livello più basso almeno dalla campagna 05/06.

Tuttavia stime più recenti del Ghana Cocoa Board, prevedono una produzione addirittura inferiore alle 425.000 t.

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