I prezzi della fava di cacao, sul mercato di Londra, da metà luglio hanno registrato un calo del 23%; tuttavia, si confermano ancora superiori dell’88% rispetto ad inizio anno e del 165% rispetto a luglio 2023.
In una congiuntura di stock ai minimi dalla campagna 2001/02, i cali di prezzo sono sostanzialmente riconducibili alle aspettative di un potenziale aumento dell’offerta nella campagna 2024/25 già a partire con i main crop africani da ottobre.
Secondo alcuni agricoltori, infatti, in Costa d'Avorio gli alberi presentano un mix di fiori e baccelli di diverse dimensioni, indice di un promettente raccolto. Operatori locali hanno segnalato a Bloomberg le aspettative di un raccolto 2024/25 in Costa D’Avorio di circa 2 Mio t, in linea con le anticipazioni Areté e +11% rispetto alla produzione 2023/24 prevista da ICCO a 1,8 Mio t.
Buone aspettative anche in Ghana, dove il Ghana Cocoa Board prevede una produzione 24/25 a 650.000 t (700.000 t le anticipazioni Areté), +53% rispetto alla campagna corrente (425.000 t).
A livello globale, alcuni operatori avanzano previsioni di un surplus 24/25 di oltre 100.000 t (12.000 t nelle anticipazioni Areté).
Tuttavia, in attesa della commercializzazione del nuovo prodotto, il mercato rimane esposto ad una spiccata volatilità in un contesto di stock estremamente bassi e di domanda ancora tendenzialmente rigida.
A fondamentali tirati si aggiunge il supporto di diversi fattori esogeni come operazioni nette lunghe sui mercati finanziari degli operatori commerciali relativamente elevate, incertezza sugli effetti delle norme anti deforestazione UE (che entreranno in vigore dal 2025) e costi dei container sostenuti dalle tensioni geopolitiche sul Mar Rosso.