Mais

La prima stima della Commissione UE vede un aumento produttivo dell’11% nel 2024/25

Venerdì, 12 Aprile 2024

A marzo i prezzi internazionali del mais hanno registrato aumenti su tutte le principali piazze: in media, rispetto a febbraio, +1,6% su CME e +3,5% su Euronext. Anche i prezzi nazionali nelle ultime settimane hanno invertito la tendenza ribassista, aumentando del 5,5% tra inizio e fine marzo.

Nell’ultimo WASDE, USDA ha apportato alcune modifiche ai bilanci dei principali player:

  • Stati Uniti: per la campagna corrente sono stati rivisti a rialzo i consumi, per via di un maggiore utilizzo mangimistico ed energetico. L’aumento dei consumi porterebbe ad un minore accumulo di stock finali, che però rimarrebbero superiori del 56% rispetto alla scorsa campagna. Le esportazioni mantengono un ritmo sostenuto, +40% ad inizio aprile rispetto allo scorso anno, +19% i commitments. Per tutta la campagna, USDA prevede un aumento delle esportazioni del 26% rispetto al 2022/23. Per la prossima campagna, nelle intenzioni di semina è indicato un calo delle superfici del 5% a 36,4 Mio ha.
  • Ucraina: le esportazioni a fine marzo avevano raggiunto 16.3 Mio t, -16% rispetto alla scorsa campagna. Per tutto il 2023/24, USDA prevede 24,5 Mio t di export, -9,7% rispetto al 2022/23. Sono cominciate le semine per la campagna 2024/25, Ukrainian Grain Association prevede un calo della produzione dell’11% per via di un calo delle aree seminate spinto dai bassi livelli di prezzo. Le esportazioni sono previste in calo del 21% per via della minore disponibilità di prodotto.
  • Unione Europea: sono state riviste a rialzo rese e produzione 2023/24 (61 Mio t, +17% rispetto al 2022/23 ma ancora -8% rispetto alla media 2017-2021). Anche l’import è stato rivisto a ribasso (-9,5% rispetto al 2022/23), a fronte di importazioni cumulate che mantengono un ritmo lento: all’11 marzo erano inferiori del 39% rispetto allo scorso anno. Per la prossima campagna, i primi bilanci della Commissione Europea vedono un aumento di aree e produzione del 9% e dell’11% rispettivamente. è stato raggiunto un accordo che estende il libero accesso ai prodotti agricoli ucraini, ma fissa un limite per varie materie prime (tra cui il mais) ai volumi medi registrati tra la metà del 2021 e la fine del 2023.
  • Argentina: è stata rivista a ribasso la produzione per via dei danni da spiroplasma e della siccità sul raccolto. Nello scenario di USDA la produzione totale raggiungerebbe 55 Mio t, ma secondo la Bolsa de Rosario arriverebbe a 50,5 Mio t, -11% rispetto allo scenario precedente.
  • Brasile: USDA mantiene una produzione a 124 Mio t, mentre Conab ha rivisto a ribasso a 111 Mio t (-16% rispetto allo scorso anno) per via di minori rese di safrinha, calate per via di un meteo sfavorevole.

 

 

  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade


Informativa
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Dichiari di accettare l’utilizzo di cookie chiudendo o nascondendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina, cliccando un link o un pulsante o continuando a navigare in altro modo.

Avvio Cron Job