Frumento Duro

AAFC proietta una produzione canadese ai massimi dal 2020/21

Lunedì, 29 Settembre 2025

EU: a settembre i prezzi europei hanno continuato nella tendenza ribassista in atto da marzo. In media, rispetto ad agosto, -3,4% a Bologna, -5,3% a Foggia, -2,4% a La Pallice, -2,35% a Siviglia e -3,5% a Kilkis. La prospettiva di un mercato mondiale ben approvvigionato continua a far mancare supporto alle quotazioni del frumento duro, che sulle piazze europee si trovano a dei minimi pluriennali. Nell’ultima revisione di bilancio, la Commissione ha apportato diverse modifiche alle stime di produzione dei singoli Paesi: il raccolto italiano è stato rivisto a ribasso a 3,8 Mio t, -12% rispetto alla stima precedente ma ancora +9% rispetto al 2024/25. Anche le produzioni di Francia e Spagna sono state riviste a ribasso (-1% e -3% rispettivamente), ma in entrambi i casi si rimane al di sopra dei livelli della scorsa campagna. È stata invece rivista a rialzo la produzione greca (+12%, allineandosi allo scenario Areté), ed anche quella di Ungheria, Germania e Romania (+348k t in totale rispetto alla stima di agosto), confermando un peso sempre maggiore dei Paesi del Centro-Est Europa nella produzione di frumento duro.

Nord Africa: a differenza del 2024, dove nei mesi estivi le agenzie governative di Algeria e Tunisia avevano acquistato frumento duro (rispettivamente per 500k t ad agosto e 100k t a luglio), nessuno dei due Paesi per il momento ha indetto aste per l’importazione, a conferma dell’aumento produttivo 2025/26.

Canada: i prezzi del frumento duro consegnato in Saskatchewan hanno registrato un forte calo a settembre, -12,9% in media rispetto ad agosto. Il principale fattore ribassista è stato la revisione a rialzo dell’offerta 2025/26: gli stock iniziali sono stati rivisti a rialzo del 91% a fronte di un maggiore raccolto 2024/25 (+9% rispetto alla stima precedente), e grazie a maggiori rese anche la produzione 2025/26 è stata rivista a rialzo di 542k t a 6,5 Mio t, +2,4% rispetto al 2024/25. Nonostante la maggiore disponibilità di prodotto, gli utilizzi totali vedrebbero un calo rispetto alla scorsa campagna (-11%) per via di minori esportazioni (-14,1%), a fronte dell’aumento produttivo nei Paesi importatori. Questo porterebbe ad un aumento delle scorte di oltre il 140%, con il rapporto stock/utilizzi ai massimi dal 2018/19. Al 24 settembre la raccolta era completa al 77% in Saskatchewan, in ritardo rispetto al 95% dello scorso anno. I primi dati sulla qualità del raccolto in Saskatchewan indicano una maggiore preponderanza di CWAD 2 rispetto alla media decennale (43% vs 29%), principalmente a discapito della percentuale di CWAD 1 (23% vs 38% di media decennale).

USA: i prezzi del frumento duro su MGEX sono calati del 7,7% in media tra agosto e settembre, spinti dalla prospettiva di una produzione abbondante che gli ultimi dati di USDA confermano in aumento dell’8,6% rispetto al 2024/25, ai massimi dal 2016/17. Al 21 settembre la raccolta era completa in Montana e ancora all’86% in Nord Dakota (in ritardo rispetto alla media quinquennale), ma la qualità riportata è soddisfacente. 

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