EU: ad agosto i prezzi europei hanno continuato nella tendenza ribassista in atto da marzo. In media, rispetto a luglio, -3,75% a Bologna, -0,9% a Foggia, -4,2% a La Pallice e -3,7% a Kilkis. I prezzi a Siviglia sono rimasti stabili ad agosto, mentre hanno aperto in calo con la prima quotazione di settembre (-1,6%). Sui prezzi europei continua a pesare l’arrivo di un raccolto 2025/26 particolarmente abbondante, che nonostante la leggera revisione a ribasso (-0,2% rispetto a luglio), continua ad essere stimato dalla Commissione Europea a 8,3 Mio t (+15% rispetto al 2024/25 e ai massimi dal 2018/19). Nell’ultimo aggiornamento dei bilanci, la Commissione ha rivisto a ribasso le importazioni della campagna 2024/25 di 420k t, mentre le esportazioni sono state riviste a rialzo di 80k t. Questo ha comportato un forte calo delle scorte iniziali per il 2025/26, in calo del 78,9% rispetto alla campagna precedente e al valore più basso da decenni.
Nord Africa: a differenza del 2024, dove nei mesi estivi le agenzie governative di Algeria e Tunisia avevano acquistato frumento duro (rispettivamente per 500k t ad agosto e 100k t a luglio), nessuno dei due Paesi per il momento ha indetto aste per l’importazione, a conferma dell’aumento produttivo 2025/26.
Canada: grazie all’assenza di precipitazioni, la raccolta è continuata a ritmo sostenuto a fine agosto. Tuttavia, le percentuali di frumento raccolto sono ancora limitate rispetto allo scorso anno: in Saskatchewan al 3 settembre era stato raccolto il 29% rispetto al 63% dello scorso anno, in Alberta il 20% al 26 agosto rispetto al 39% del 2024/25. I ritardi nella raccolta espongono maggiormente il raccolto ad un rischio di problemi qualitativi in caso di piogge o meteo avverso. Nell’ultimo report StatCan ha rivisto a rialzo la produzione 2024/25 a 6,38 Mio t, +510k t rispetto all’ultima stima di AAFC. Questa revisione era attesa dagli operatori di mercato, a fronte di volumi esportati nella scorsa campagna che non erano consistenti con la precedente stima di produzione. Per il 2025/26 è prevista una produzione a 6,1 Mio t, leggermente superiore rispetto a quanto previsto da AAFC.