Frumento Duro

AAFC conferma la produzione canadese 2025/26 a 7,1 Mio t

Giovedì, 18 Dicembre 2025

UE: nelle prime settimane di dicembre i prezzi europei del frumento duro hanno mantenuto un andamento stabile. In media, rispetto a novembre, invariato Bologna, -0,5% Foggia, -0,6% La Pallice e +0,5% Kilkis. Si sono invece registrati lievi aumenti sui prezzi spagnoli (+1,8%), andando in parte a richiudere lo spread elevato con i prezzi italiani. Dopo i primi mesi di campagna, la domanda di importazione sta rallentando, con import cumulati al 16 dicembre inferiori del 25% rispetto alla media triennale (ma ancora superiori dell’8% rispetto allo scorso anno). Proseguono le semine per la campagna 2026/27: in Francia ad inizio dicembre erano in anticipo rispetto alla media quinquennale, mentre in Italia si segnalano ritardi in alcune zone dovuti alla scarsa umidità del suolo. Coceral ha pubblicato le prime aspettative di aree e produzione per la prossima campagna. A livello europeo è previsto una diminuzione delle superfici dell’1% (-5% Italia, +1% Francia, in linea con la prima stima di Agreste, +17% Spagna, -1% Grecia), che si tradurrebbe in un calo produttivo del 7% (Italia -8%, -5% Francia, -1% Spagna, -10% Grecia) per via di un ritorno delle rese verso la media storica dopo i valori elevati della campagna attuale.

Nord Africa: la Tunisia ha indetto una nuova asta per l’acquisto di 100k t di frumento duro con consegna tra gennaio e febbraio. Il prezzo è stato di 318-321 $/t CIF, in leggero calo rispetto ai 323-326 $/t di metà novembre. Grazie all’arrivo di precipitazioni nelle ultime settimane l’umidità del suolo è migliorata notevolmente, pur mantenendosi ancora al di sotto della media pluriennale.

Turchia: procede la semina per la prossima campagna, anche grazie alle precipitazioni delle ultime settimane che hanno portato ad un miglioramento dell’umidità del suolo. A fronte di una produzione 2025/26 in calo e della domanda sostenuta, i prezzi turchi si mantengono sostenuti e non competitivi per le esportazioni: a dicembre il duro quotato a Konya si è mantenuto sullo stesso livello dei prezzi italiani, a Gaziantep ha mantenuto un premio di 14 €/t in media rispetto a Bologna. A fronte di importazioni in netto aumento (+229% a livello cumulato ad ottobre rispetto alla scorsa campagna), la Turchia torna ad avvicinarsi al ruolo di importatore netto.

Canada: nell’ultimo aggiornamento, AAFC ha confermato la stima del raccolto 2025/26 a 7,1 Mio t pubblicata da StatCan ad inizio dicembre. Si tratterebbe della produzione più alta dal 2016, +12% rispetto alla scorsa campagna e +37% rispetto alla media quinquennale. La maggiore disponibilità di prodotto ha portato ad una revisione a rialzo di consumi (+50k t, +7% rispetto alla scorsa campagna), esportazioni (+150k t, ma ancora -8% rispetto al 2024/25) e soprattutto delle scorte finali, previste ai massimi dal 2018/19 (+400k t, +203% vs 2024/25). L’abbondanza del raccolto, non compensata da un aumento delle esportazioni (in linea con lo scorso anno al 7 dicembre), ha portato a nuovi ribassi sui prezzi del duro in Saskatchewan, calati del 4,5% rispetto a novembre nelle prime settimane di dicembre. I ribassi degli ultimi mesi sui prezzi all’origine hanno portato il prezzo del frumento duro canadese importato in Europa (CWAD2 Altamura) allo stesso livello dei prezzi italiani

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