Olio di Palma

Il deterioramento delle prospettive produttive innesca i primi rialzi

Mercoledì, 29 Novembre 2023

Le prospettive di un 2024 deficitario, caratterizzato da una produzione stagnante e da una domanda in crescita da parte delle industrie di biocarburante, ha fatto osservare i primi rialzi della campagna sui mercati internazionali. Tra ottobre e novembre, a livello medio, i prezzi dell’olio di palma grezzo quotati sulla borsa malese e a Rotterdam sono aumentati rispettivamente del 3% e 4%. Nonostante una produzione ad ottobre in forte crescita in Malesia che sta permettendo di accumulare ampi stock nel Paese, il mercato appare più sensibile a quelle che sono le aspettative sul prossimo anno.

L'olio di palma ha perso la sua dinamica di crescita, evidenziando un trend di crescita produttiva in costante rallentamento dal 2019. Si è osservato un preoccupante declino nelle rese medie in Indonesia e Malesia, a causa di diversi fattori. Insufficienti reimpianti di palme ha determinato un “invecchiamento” delle piantagioni, con circa il 30% delle palme in Malesia e il 18% in Indonesia che superano i 19 anni. Inoltre, una momentanea sospensione di nuove piantagioni in Indonesia e una riduzione dell'area totale coltivata in Malesia hanno contribuito al problema. Questa combinazione di fattori, insieme ad una carenza di manodopera e l'aumento dei costi di produzione, sta mettendo a dura prova la sostenibilità e l'efficienza del settore delle palme da olio in entrambi i Paesi.

In questo contesto si inserisce il fenomeno El Niño che negli ultimi mesi ha determinato precipitazioni inferiori alla media nel Sud-Est asiatico. Se da una parte, secondo Oil World le piogge nella maggior parte della Malesia appaiono sufficienti a sostenere la produzione 2024 del Paese, dall’altra parte rimane da monitorare lo sviluppo di El Niño. Diversi modelli suggeriscono una possibile persistenza del fenomeno fino a maggio o addirittura giugno 2024 e il perdurare della siccità nei prossimi mesi potrebbe far rivedere al ribasso la produzione malese nel secondo semestre del 2024 e nel 2025. In Indonesia la situazione appare anche più preoccupante. Diverse aree produttive indonesiane sono state colpite dalla siccità, quali Sumatra e Kalimantan, e si sta osservando un rallentamento della maturazione dei frutti delle palme, con conseguenti ritardi nella raccolta. Ultimamente questa congiuntura sta contribuendo a una produzione inferiore alle aspettative: i dati di settembre pubblicati dall’associazione degli imprenditori indonesiani dell'olio di palma (GAPKI) evidenziano una produzione in calo del 9% rispetto allo scorso anno.

I consumi domestici indonesiani di olio di palma si mantengono elevati tanto per l’uso food quanto per la produzione di biocarburanti. Dalla campagna 2017/18, la domanda interna del Paese è quasi duplicata a fronte di un incremento del consumo pro-capite e della crescita della popolazione, ma soprattutto a causa di una rapida ascesa della produzione di biodiesel. Ad oggi quasi il 50% dei consumi indonesiani è attribuibile alla produzione di biodiesel. Il mandato per il B35 è oramai vicino ad essere completato, secondo fonti locali, mentre l'implementazione del B40 sembra ancora distante e non è prevista per il 2024.

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