Olio di Palma

La crisi mediorientale rappresenta un ulteriore fattore di volatilità

Giovedì, 26 Giugno 2025

Le recenti tensioni che hanno caratterizzato il comparto energetico, a partire dai prezzi del petrolio e del gas naturale, sono state trasmesse ai prezzi degli oli vegetali, prima che l'annuncio di una tregua permettesse un ritracciamento. Da inizio giugno, i prezzi del petrolio WTI sui mercati finanziari hanno fatto registrare aumenti di oltre il 20%, alla pari del gas naturale TTF, a fronte di aumenti che, per l'olio di palma quotato sulla borsa malese sono stati del +5%. Lo scoppio della crisi iraniana ha consolidato il rafforzamento delle quotazioni dell'olio di palma, che seppur in misura minore era in atto già da inizio maggio. 

La marcata riduzione delle quotazioni durante il mese di aprile, infatti, ha avuto l'effetto di stimolare la domanda degli importatori, come mostrano i dati sulle importazioni indiane del mese di maggio, in aumento del +109% rispetto al mese precedente e del 18% rispetto alla media triennale. Al contempo, la produzione di olio di palma ha continuato stagionalmente ad aumentare in Malesia (+5% in maggio rispetto al mese precedente e +4% rispetto al 2024), permettendo uno stagionale accumulo di stock che tuttavia si configura anche come un incremento su base annua. 
Le prospettive oltre il picco produttivo estivo restano tuttavia ancora incerte, sia dal lato dell'offerta che della domanda. Sul piano dell'offerta, pur a fronte di un picco produttivo estivo al di sopra degli anni precedenti, la produzione 2025/26 del Sud-est asiatico potrebbe continuare ad essere frenata dall'invecchiamento delle palme e dalla mancanza di reimpianti: USDA prevede un aumento produttivo del +0,5% in Malesia vs 2024/25 e del +3% in Indonesia. Oil World, per l'anno solare 2026, proietta una produzione in aumento del +2,5% in Indonesia ed in calo del -0,6% in Malesia rispetto al 2025. Complessivamente, l'offerta globale dunque può aumentare nel corso della prossima campagna, ma il mercato potrebbe trovare un freno a discese dei prezzi in un possibile aumento della domanda. Molti dei Paesi importatori chiuderanno la campagna 2024/25 con un basso livello di stock. Inoltre, vi sono prospettive di aumenti nei mandati di miscelazione di biodiesel negli USA, in Brasile, in Indonesia, al punto che se tutti gli obiettivi per il 2026 fossero confermati la domanda di oli vegetali nel complesso potrebbe trovare un forte sostegno. In particolare, se il governo indonesiano dovesse perseverare nell'obiettivo del B50 per il prossimo anno, i volumi di produzione destinati al mercato internazionale sarebbero frenati, con conseguenti tensioni sui prezzi. 

  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade


Informativa
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Dichiari di accettare l’utilizzo di cookie chiudendo o nascondendo questa informativa, proseguendo la navigazione di questa pagina, cliccando un link o un pulsante o continuando a navigare in altro modo.

Avvio Cron Job