Olio di Girasole

Ancora in miglioramento gli scambi globali

Giovedì, 26 Giugno 2025

Prezzi: in linea con il mercato del seme, nelle prime settimane di giugno è proseguito il trend di calo iniziato a febbraio su tutte le principali piazze: rispetto a maggio, mediamente: -2,6% per il grezzo quotato ai 5 porti UE e -4% per i prezzi Fob in Ucraina (quotazioni che hanno anche risentito del rafforzamento dell’euro). Più contenuto il calo del -1,5% per il grezzo sulla piazza di Milano, che nelle settimane precedenti aveva mostrato una dinamica più marcatamente ribassista sostenuta dall’andamento dei mercati valutari.

Con l’apertura del nuovo conflitto tra Israele ed Iran il 13 giugno ed il successivo intervento anche degli USA - che aveva portato il parlamento iraniano ad approvare una risoluzione per chiudere lo Stretto di Hormuz - il comparto dei semi oleosi e dei loro derivati ha mostrato evidenti segnali di tensione trasmessi dal mercato del petrolio, prima che il successivo annuncio di una tregua permettesse una distensione dei mercati.

Per la campagna corrente il mercato resta determinato dalla limitata disponibilità di seme e dal conseguente calo del crushing (-9%; -4,7 Mil t) equivalente a circa -2,0 Mil t di olio prodotto. In questo quadro, gli scambi globali di olio nel mese di maggio hanno comunque mantenuto il tono di ripresa già segnalato a partire da marzo:

In Ucraina le esportazioni - pur mantenendosi inferiori rispetto allo storico a causa del minor crushing - sono state al di sopra delle aspettative (467 Kt di cui 238 Kt destinate alla UE). Allo stesso modo, i volumi spediti dall’Argentina hanno segnato il record degli ultimi 16 anni (con l'India ancora principale destinazione) grazie all’ampia produzione di seme (vedere Highlight precedente) e alla riduzione dei dazi all'esportazione.

Al contrario, le esportazioni dalla Russia non hanno dato evidenti segnali di ripresa, totalizzando tra gennaio e maggio un calo del -25% rispetto allo scorso anno. Le principali destinazioni sono la Turchia (con un impressionante aumento del +44% rispetto allo stesso periodo nel 2024) e l’India. Per quest’ultima, le basse scorte di oli vegetali stimate a fine maggio (soprattutto girasole e palma) e la riduzione del dazio all'importazione per gli oli vegetali grezzi al 10% implementata il 30 maggio dovrebbero sostenere le importazioni anche nei prossimi mesi.

Le importazioni in UE, seppur in ripresa (a maggio +16% rispetto al mese precedente), restano sostanzialmente al di sotto dei livelli della scorsa campagna.

Campagna 2025/26:

USDA ha sostanzialmente confermato i bilanci pubblicati a maggio. Sulla base della prevista ripresa della produzione di seme in tutte le principali aree (Russia, Ucraina, UE e Turchia), anche il crushing (+4,1 Mil t) e la produzione di olio (+1,7 Mil t) a livello globale sono dati in aumento (+8%), dopo il minimo triennale della campagna corrente, consentendo la ripresa sia degli scambi (+9%, circa +1,0 Mil t) che dei consumi (+8%). In particolare, USDA prevede aumenti significativi delle esportazioni di olio di girasole ucraine (+13%) e delle importazioni di Cina (+84%) e India (+18%, rivisto in aumento rispetto al mese corso). La ripartenza di produzione e consumi non consentirebbe comunque di ricostituire sostanzialmente le scorte globali e riportare così il mercato in una condizione di maggior equilibrio, dopo l’importante calo delle rimanenze già previsto per la campagna in corso (-15% rispetto alla precedente ed al minimo dal 2018).

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