Uva Passa

In attesa dei nuovi raccolti gli stock ai minimi supportano i prezzi

Lunedì, 22 Luglio 2024

L'International Nut and Dried Fruit Council (INC) ha pubblicato il Nutfruit Magazine di luglio, con un aggiornamento dei fondamentali 23/24 e le prime previsioni per la nuova campagna 24/25.

A livello globale, la produzione 24/25 è prevista a 1,3 Mio t, +7% rispetto alla campagna corrente, piuttosto in linea al livello della campagna 22/23. Un aumento guidato dalle aspettative di raccolti superiori nella maggior parte delle aree chiave, ad eccezione di India (-13% vs 23/34) e Cile (-12% vs 23/24).

TURCHIA

INC ha confermato la previsione di un recupero produttivo a 250.000 t, +21% rispetto alla campagna corrente (stimata a 206.346 t) –nella direzione anticipata da Areté–. Tuttavia, si tratterebbe di un livello inferiore al potenziale del Paese (circa 300.000 t), limitato dagli strascichi delle problematiche che hanno interessato le viti lo scorso anno, dal minor utilizzo di input produttivi e da un meteo a tratti irregolare.

Con stock iniziali ai minimi dalla campagna 19/20 (10.000 t), l’offerta complessiva raggiungerebbe 260.000 t, un livello piuttosto in linea a quello della campagna corrente – la quale era iniziata con scorte record di 70.000 t -.

Più abbondante lo scenario delineato da USDA nel Turkiye Raisins Update report pubblicato a metà luglio, secondo cui il raccolto 24/25 raggiungerebbe 265.000 t, +8% rispetto alla campagna corrente (stimata a 245.000 t) e +6% rispetto al dato INC. Tuttavia, anche secondo USDA, il recupero produttivo risulterebbe limitato dalla persistenza delle malattie fungine in un contesto di aree costanti a 77.000 ha.

Il fattore comune di questi scenari è dunque un raccolto che non riuscirà a favorire un recupero considerevole del livello di stock che, in questa campagna, hanno subito un notevole deterioramento sulla scia di una domanda che, rispetto all’offerta, è calata meno che proporzionalmente.

Secondo i dati della Turkish Aegean Association, dall'inizio della campagna (settembre-giugno), i volumi esportati sono stati inferiori solo del 13% rispetto allo stesso periodo 22/23 – rispetto a un calo dell’offerta del 25%-. Tra le principali destinazioni l’Unione Europea e il Regno Unito, ma si segnala una crescita nella domanda da Australia e Giappone.

USA

INC prevede una produzione 24/25 in aumento a 170.000 t, +11% rispetto alla campagna corrente. Si tratterebbe del primo aumento produttivo dopo cinque campagne di calo, influenzate dal trend di decrescita delle aree dedicate alla produzione di uva passa.

Il minor livello di offerta delle ultime campagne, in un contesto di domanda interna in costante aumento, continua a limitare il prodotto destinato alle esportazioni. Infatti, come mostrano i dati del California Raisins Administrative Committee, da inizio campagna (ago-giu), i volumi esportati hanno raggiunto circa 41.700 t, -6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, un minimo storico per il periodo. Le spedizioni interne, invece, mantengono un ritmo sostenuto, con oltre 145.000 t, +9% rispetto allo stesso periodo del 22/23.

EMISFERO SUD

In Sud Africa, la produzione 2024 ha raggiunto un massimo pluriennale di 83.700 t, +46% rispetto al raccolto 2023, grazie a un meteo che ha favorito lo sviluppo colturale, soprattutto con piogge ben distribuite durante l’anno.

Anche in Argentina il raccolto 2024 ha registrato un notevole aumento, +25% rispetto al 2023, a 40.000 t, grazie a condizioni climatiche ottimali.

In Cile, invece, il raccolto 2024 avrebbe raggiunto, secondo INC, il livello più basso dalla campagna 14/15, a 50.000 t, -12% rispetto al precedente raccolto, a causa di un meteo sfavorevole e una riduzione progressiva delle aree.

Con la raccolta 2024 avvenuta nella prima parte dell’anno in corso, i Paesi dell’emisfero sud continuano a incrementare le proprie esportazioni sfruttando le attuali favorevoli condizioni di mercato– scarsità di prodotto dall’emisfero nord e prezzi poco competitivi -.

In particolare, nei primi cinque mesi del 2024, i volumi esportati dal Sud Africa hanno registrato un +28% rispetto allo stesso periodo 2023 e dall’Argentina un marcato +79% favorito, oltre che dalla maggior disponibilità di prodotto, anche dal deprezzamento della valuta locale nei confronti del dollaro e dell’euro.


In attesa dei nuovi raccolti dall’emisfero nord, stock estremamente bassi continuano a supportare il mercato. La quotazione della sultanina n.9, consegnata in Europa, a inizio luglio, ha toccato un nuovo record storico ad oltre 4.100 $/t; sebbene da metà luglio abbia registrato una correzione a ribasso del 7%, rimane su livelli superiori del 47% da inizio anno, +140% da inizio campagna (agosto 2023).

Da monitorare le prossime mosse del TMO in vista dell’imminente nuovo raccolto e gli effetti sul mercato dell’annuncio del primo prezzo del raccolto 2024 da parte di Taris (cooperativa turca di riferimento per l’uva passa) che avverrà il primo agosto.

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