Uva Passa

Domanda debole e prezzi in flessione, ma il mercato rimane teso

Martedì, 28 Ottobre 2025

TURCHIA

La quotazione della sultanina n.9, EXW Regno Unito, tra settembre e ottobre, ha registrato un calo dell’8%, toccando valori inferiori alle 2.700 £/t (circa 3.000 €/t). Sebbene il prezzo medio di ottobre risulti inferiore del 15% rispetto a ottobre 2024, si tratta di livelli storicamente elevati (+23% vs. ottobre 2023, +71% vs. ottobre 2022).

La flessione dei prezzi registrata nelle ultime settimane sarebbe riconducibile ai segnali di rallentamento della domanda, a causa dei prezzi elevati e poco competitivi rispetto ad origini alternative.

Come mostrano gli ultimi dati pubblicati dall’Assemblea degli esportatori turchi (TİM), le spedizioni, da inizio settembre al 25 ottobre, hanno segnato un -28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; si tratta di minimi pluriennali per il periodo.

Naturalmente, il ritmo sottotono delle spedizioni riflette anche la disponibilità limitata del Paese, con il raccolto 25/26 compromesso da un meteo irregolare, dalle gelate tardive in fase di fioritura alla siccità pre-raccolta.

INC, nel Nutfruit Magazine di luglio, ha confermato le aspettative di una produzione a 220.000 t (-3% rispetto al 2024/25). Tuttavia, operatori locali stimano il raccolto 2025 su livelli marcatamente inferiori, a circa 160.000 t, cioè a livelli più bassi almeno dalla campagna 2007/08.

Turkstat, il 24 ottobre, ha pubblicato un aggiornamento delle previsioni di produzione di uva, rivedendo a ribasso del 7% le aspettative di maggio (da 2,8 a 2,6 Mio t), indicando un calo del 24% rispetto al 2024. Si tratta del livello più basso almeno degli ultimi 25 anni. Mediamente la quota di uva destinata al mercato dell’uva passa rappresenta il 38% del totale; pertanto, i volumi destinati all’essiccazione ammonterebbero a circa 990.000 t, -22% rispetto allo scorso anno. Benché il tasso di conversione dipenda da molteplici fattori, risulta verosimile ipotizzare una produzione di uvetta tra 150.000 t e 200.000 t.

USA

INC prevede una produzione 25/26 di 176.900 t, in aumento del 2% rispetto alla scorsa campagna, grazie a un miglioramento delle rese favorito da un potenziamento delle pratiche colturali. Gli utilizzi, invece, sono attesi in contrazione del 7% a 158.900 t, ai livelli più bassi almeno delle ultime dieci campagne. Tuttavia, nei primi due mesi di campagna, le spedizioni (export + interne), hanno registrato un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. In particolare, si segnala un aumento del 10% delle spedizioni interne, in calo del 7%, invece, le esportazioni.

CILE

USDA, nel Raisins annaul report, ha stimato una produzione 25/26 (raccolto del Q1 2025) a 62.000 t, pressoché in linea alla campagna precedente, grazie a buone rese che hanno in parte compensato la contrazione delle aree. Si segnala, infatti, una progressiva riduzione delle superfici dedicate alla produzione di uva passa (-4% vs 2024/25), con molti produttori che stanno virando verso colture più redditizie (ciliegie, agrumi).

Conseguentemente, le esportazioni sono previste rimanere sui livelli della scorsa campagna a circa 58.850 t (-1% a/a). Tuttavia, i dati relativi all’export da gennaio ad agosto 2025 mostrano una flessione, finora, più marcata (-4% rispetto allo stesso periodo del 2024). Secondo esportatori locali, l’industria avrebbe ancora scorte elevate di raccolto 2025, pari a circa il 20-25% del raccolto, proprio mentre l'emisfero settentrionale (principalmente Turchia, Stati Uniti e Cina) iniziano a commercializzare i nuovi raccolti.

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