Uva Passa

L’arrivo delle piogge in Turchia alimenta le incertezze sul raccolto 25/26

Martedì, 16 Settembre 2025

TURCHIA

Il 20 agosto, Tariş – cooperativa turca di riferimento per l’uva passa – ha annunciato ai propri soci il prezzo di acquisto per l’uvetta n.9 del raccolto 2025, fissato a 120 TL/kg (circa 2,18 £/kg). Un prezzo che non ha soddisfatto pienamente le aspettative dei produttori considerando che lo scorso anno, il primo prezzo annunciato era stato di 100 TL/kg (circa 2,36 £/kg) per l’uvetta n.7, di colorazione diversa e qualità inferiore – quindi meno costata della n.9 -.

Successivamente all’annuncio Tariş, altre cooperative hanno rivisto a rialzo i prezzi, avvicinandosi maggiormente alle richieste dei produttori e sostenendo uno scenario di offerta più ridotta rispetto alle aspettative.

La campagna 2025/26 continua, infatti, ad essere ostacolata da condizioni climatiche negative. Le fasi iniziali di essiccazione sono state colpite da piogge improvvise nella regione di Manisa, che hanno causato danni localizzati in alcuni distretti. Sebbene l’entità complessiva non sia ancora definita, i timori di perdite produttive si sommano agli effetti delle gelate di aprile e alle temperature elevate registrate ad agosto (fino a 38°C).

INC, nel Nutfruit Magazine di luglio, ha confermato le aspettative di una produzione a 220.000 t (-3% rispetto al 2024/25). Tuttavia, operatori locali stimano il raccolto 2025 su livelli marcatamente inferiori, a circa 160.000 t, cioè a livelli più bassi almeno dalla campagna 2007/08.

Le criticità lato offerta continuano a riflettersi sui livelli di export del Paese. Dopo il significativo calo delle spedizioni registrato nella campagna 24/25 (-26% vs. 23/24), le esportazioni nelle prime due settimane di settembre hanno segnato un -30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

CINA

INC prevede un raccolto 2025/26 a 140.000 t, +8% rispetto alla scorsa campagna.

La buona disponibilità cinese, in uno scenario di scarsa disponibilità turca, continua a rafforzare il ruolo di esportatore del Paese – il quale ha già ormai superato gli USA posizionandosi come secondo principale esportatore dell’emisfero nord e conquistando quote in mercati strategici per Turchia e California, come Germania e Regno Unito -.

CILE

Secondo l’ultimo report USDA, la produzione 2025/26 dovrebbe attestarsi a 62.000 t, in lieve calo dai 62.160 t della campagna precedente, a causa della progressiva riduzione delle superfici vitate dedicate alla produzione di uva passa (32.000 ha, -4% vs 2024/25). Molti agricoltori si stanno orientando verso colture più redditizie (ciliegie, agrumi), mentre il Perù continua a guadagnare quote grazie ai prezzi più bassi.

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