Come previsto, il prezzo italiano delle uova M gabbia, rilevato dalla CUN, da agosto ha invertito il trend deflattivo in corso da inizio anno con un rimbalzo di oltre il 34%.
A ottobre 2024 i prezzi medi risultano superiori del 7% rispetto a ottobre 2023; per la prima volta da inizio anno si sono superati i livelli medi di prezzo mensili del 2023.
A innescare il trend inflattivo è stata soprattutto la ripartenza stagionale della domanda, che ha avuto un impatto diretto sui prezzi in un contesto di mercato UE caratterizzato da un livello di autosufficienza limitato e negativamente impattato dagli shock delle ultime due stagioni.
Tuttavia, soprattutto nell’ultimo mese, i rallentamenti produttivi, riconducibili alla diffusione di focolai di aviaria in UE, hanno contribuito ad aumentare la magnitudo del trend inflattivo, innescando preoccupazioni sui livelli di offerta, fondamentali per soddisfare il ritorno della domanda.
Da inizio anno in UE si contano 128 focolai in allevamenti, un numero ancora inferiore rispetto ai 356 casi del 2023 (ad ottobre), ma in aumento: 48 focolai solo negli ultimi due mesi (10 negli stessi due mesi del 2023) di cui 17 su allevamenti di galline ovaiole. In Italia ad ottobre si sono registrati 10 focolai di cui uno in un allevamento di galline ovaiole.
Gli ultimi dati sul trade della Commissione mostrano come nei primi otto mesi dell’anno import ed export siano rispettivamente aumentati del 23% e del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le importazioni hanno soprattutto beneficiato dell’offerta a dazio zero dall’Ucraina. Tuttavia a luglio è stato raggiunto il tetto di circa 23 kt oltre il quale i dazi di importazione dall’Ucraina vengono reintrodotti, con un previsto rallentamento dei flussi nella seconda metà dell’anno.