Uova

Aumentano i focolai di aviaria, importazioni UE record

Mercoledì, 05 Novembre 2025

I prezzi delle uova consolidano una tendenza di prezzo marcatamente rialzista. In Italia, le uova M da allevamento in gabbia quotate dalla Commissione Unica Nazionale, dalla seconda metà di luglio, hanno registrato un’inflazione del 19%. Il prezzo medio di ottobre 2025 risulta superiore del 27% rispetto ad ottobre 2024.

In un contesto di offerta UE ancora rallentata dall’aviaria, la rigidità della domanda impatta negativamente il livello di autosufficienza, fornendo supporto ai prezzi.

Da inizio anno a fine ottobre in UE si sono registrati 351 focolai di aviaria negli allevamenti (rispettivamente 132 e 356 nello stesso periodo del 2024 e 2023) con 88 nuovi casi solo tra settembre e ottobre.

In Italia, a partire dal 29 settembre 2025, il Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria, ha confermato undici focolai. Si tratta dei primi casi della seconda metà del 2025. Sono state attuate le misure di controllo generali e specifiche nelle zone di protezione e sorveglianza, come previsto dal Regolamento Delegato (UE) 2020/687.

Il limitato livello di approvvigionamento UE comporta importazioni record. A livello cumulato tra gennaio e agosto 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, l’import UE è aumentato del 64%. Tra le principali origini segnaliamo l‘Ucraina con il 70%, la Turchia con il 9% e il Regno Unito con l’8%. Da segnalare anche esportazioni in aumento del 16% destinate in buona parte al Regno Unito e alla Svizzera (rispettivamente 36% e 27% del totale).

Nello stesso periodo l’Italia ha registrato un aumento dell’import extra-UE del 50% (il 47% dalla Turchia e il 45% dall’Ucraina).

I citati fattori rialzisti più che compensano il potenziale ribassista derivante da costi degli input produttivi (mangimi ed energia in primis) in calo. A titolo d’esempio, da inizio anno, seme di soia e gas naturale in Italia hanno registrato una deflazione del 3% e 35%.

Da segnalare come il nuovo accordo UE-Ucraina preveda 18.000 t di uova importabili dall’UE a dazio zero dall’Ucraina, un +200% rispetto alle quote pre-guerra. Tuttavia, oggi, complici anche prezzi ucraini molto competitivi, le importazioni UE dall’Ucraina risultano sensibilmente più elevate, con oltre 60.000 t da inizio anno, quantitativi ben superiori anche rispetto alle circa 23.000 t entrate a dazio zero durante il 2024.

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