Uova

Prezzi Italia, ad agosto -11% rispetto allo scorso anno, ma segnano i primi rimbalzi

Lunedì, 26 Agosto 2024

Il prezzo italiano dell’uovo M gabbia, rilevato dalla CUN, ad agosto 2024 risulta circa dell’11% inferiore rispetto a luglio dello scorso anno. Tuttavia a fine agosto si registra un’inversione di tendenza, con un primo rimbalzo del +1,4%.

A guidare il trend deflattivo è stato soprattutto il calo stagionale della domanda che ha contribuito a riequilibrare parzialmente un mercato UE caratterizzato da un livello di autosufficienza limitato e negativamente impattato dall’aviaria delle ultime due stagioni

Nel corso del 2024l’indice di autosufficienza è previsto infatti in recupero complici soprattutto le aspettative di un rallentamento dei consumi. La Commissione Europea, nel “medium-term outlook”, prevede una contrazione dei consumi rispetto al 2023 dell’1%.

Inoltre la minor diffusione dell’aviaria -da inizio anno sono stati registrati 75 focolai di aviaria in allevamenti, 346 nello stesso periodo dello scorso anno- e l’aumento delle rimonte lasciano spazio per un contestuale, seppur leggero, aumento dell’offerta.

Gli esperti della Commissione prevedono infatti un rimbalzo produttivo legato anche alla flessione dei costi degli input produttivi. In particolare la produzione delle uova in UE (consumo + cova) è prevista aumentare dello 0,7% a 6,8 Mio t. A guidare l’aumento è la Francia (+5,4%) seguita da Germania (+1,3%) e Polonia (+1,1%). In Italia è previsto un + 0,8%.

Lo scenario Areté 2024, recentemente aggiornato, prevede un aumento dell’autosufficienza rispetto al 2023 dal 102,96% al 103,24%, con un aumento produttivo dello 0,23% e una flessione dei consumi dello 0,24%.

Il livello di autosufficienza rimane tuttavia inferiori rispetto alla media storica, fornendo supporto ai prezzi ed esponendoli al ritorno della domanda, come testimoniato dai recenti rimbalzi.

Per il 2025 si prevede un consolidamento del recupero produttivo (+0,6%) che più che compensa la ripartenza dei consumi (+0,46%) lasciando così spazio ad un ulteriore aumento dell’indice di autosufficienza.

Gli ultimi dati sul trade della Commissione mostrano come nei primi sei mesi dell’anno import ed export siano rispettivamente aumentati del 21% e del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le importazioni hanno soprattutto beneficiato dell’offerta a dazio zero dall’Ucraina. Tuttavia a luglio è stato raggiunto il tetto di circa 23 kt oltre il quale i dazi di importazione dall’Ucraina vengono reintrodotti, con un previsto rallentamento dei flussi nella seconda metà dell’anno.

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