Latte e Derivati

UE: prezzi in aumento

Mercoledì, 29 Novembre 2023

Come previsto, i prezzi UE continuano ad essere animati da volatilità rialzista. A livello medio sulla piazza di riferimento di Kempten, tra settembre e novembre, +16% i prezzi del burro, +10% i prezzi del WMP, +20% i prezzi dell’SMP e +7% i prezzi dell’edamer.          

In aumento anche i prezzi del latte spot, sulla piazza di Milano +8% il latte scremato estero, +7% il latte intero tedesco e +7% il latte intero italiano, quest’ultimo a premio rispetto al tedesco di 3,8 €/100Kg.

La produzione di latte in Europa rimane ostacolata dal calo del numero dei capi, sempre meno compensato dall’aumento delle rese. A pesare, oltre alle politiche di riduzione delle emissioni, sono anche gli ancora elevati costi degli input produttivi (energia e mangimi in primis) e un meteo sfavorevole per lo sviluppo dei pascoli.

La Commissione Europea, nell’ultimo “short-term outlook”, prevede una produzione latte UE nel 2024 a 154,5 Mio t, in crescita solo dello 0,2% rispetto al 2023, un tasso ancora ben inferiore rispetto al tasso di crescita medio 2010-2020 dell’1,2%. Il numero dei capi è previsto calare dello 0,5%, le rese sono invece previste aumentare dello 0,8%, rispetto ad un tasso di crescita medio annuale tra il 2010 e il 2020 di oltre il 2%. Il dipartimento dell’agricoltura USA (USDA) prevede addirittura un calo produttivo UE dello 0,1% rispetto al 2023.

La bassa disponibilità di latte, in un periodo distante dai picchi produttivi primaverili, lascia poco margine per aumentare le trasformazioni e, in un contesto di ripartenza della domanda, i mercati faticano a ricostruire scorte e a riequilibrarsi dopo gli shock degli scorsi anni. I rapporti stock utilizzi UE 2024 per SMP e burro sono previsti in linea o inferiori rispetto ai livelli del 2024.

Le dinamiche della domanda rimangono il primo driver dei prezzi del comparto. La domanda dell’industria, dopo la deflazione che ha caratterizzato i mercati nella seconda metà del 2022, è in ripresa, così come gli acquisti dei Paesi asiatici e dei Paesi medio orientali.

Nei primi otto mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, l’export UE è aumentato del 22% per l’SMP, del 14% per il WMP, del 10% per il burro e del 2% per i formaggi.

La produzione mostra dei rallentamenti anche in Nuova Zelanda, -1% giu-set 23 vs giu-set 22, alimentando le aspettative di una maggior domanda verso il prodotto UE. La produzione fatica a tenere i tassi di crescita medi anche negli USA, dove nell’ultimo mese, la ripartenza della domanda di burro ha portato ad un aumento del prezzo finanziario di oltre il 20%, ai massimi storici.

 

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