USA
L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il Position Report di maggio.
Le spedizioni (export+interne) hanno registrato un aumento del 9% rispetto ad aprile (in linea con maggio 2024). L’aumento continua ad essere guidato dalla sostenuta domanda estera che più che compensa la debolezza riscontrabile sul mercato interno.
Le esportazioni, infatti, da inizio campagna (ago-mag), hanno superato le 765.000 t, pressoché in linea allo stesso periodo della scorsa campagna, a livelli inferiori solo al record per il periodo della campagna 20/21. In particolare, si conferma elevata la domanda europea (33% dell’export USA) ed indiana (20% dell’export USA), in linea ai livelli della scorsa campagna. Ai minimi storici, invece, le spedizioni verso la Cina (-51% a/a), la cui domanda continua ad essere soddisfatta principalmente dal prodotto australiano.
Rimane sottotono il ritmo delle spedizioni interne, a livello cumulato, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, al livello più basso dalla campagna 16/17.
Al 31 maggio, gli stock commercializzabili dell’industria risultavano superiori del 17% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, sulla scia dei minori commitment (-13% a/a). Procedono lente anche le vendite sul prossimo raccolto, iniziate a maggio. I volumi 25/26 già contrattualizzati, infatti, sono stati inferiori del 62% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-63% export, -60% interni).
Per la prossima campagna 25/26 le prime previsioni (“Subjective Forecast Report” di maggio) pubblicate da USDA (vedi precedente highlight) sono di una produzione a 1,27 Mio t, +2,6% rispetto alla campagna corrente (stimata a 1,24 Mio t). Si tratterebbe di una produzione inferiore solo al record della campagna 20/21 (1,41 Mio t) e alla campagna 21/22 (1,33 Mio t). Il dato risulta in linea alle precedenti anticipazioni Areté (1,27 Mio t). Tuttavia, non mancano elementi di incertezza legati all’impatto delle temperature elevate e dell’assenza di precipitazioni significative negli ultimi mesi.
Una previsione più accurata della produzione 25/26 sarà disponibile il 10 luglio 2025, quando USDA pubblicherà l’Almond Objective Report, report che si baserà su misurazioni sul campo effettuate in un periodo più vicino al momento di raccolta.
SPAGNA
INC, sulla scia di SAV-Almendrave (Spanish Almond Board), prevede un raccolto 2025 a circa 122.000 t, +16% rispetto alla campagna corrente. Si tratta di un livello record, favorito dell’entrata in produzione di nuove aree e condizioni meteo favorevoli. Infatti, il meteo durante la stagione è stato positivo, con precipitazioni adeguate e temperature nella media: rimane da monitorare su questo tema l’andamento delle ondate di caldo tra la fine di giugno e il mese di luglio.
Le aspettative di buon livello di offerta pongono le basi per il consolidamento del ruolo di esportatore del Paese. Già nella campagna corrente, infatti, le esportazioni hanno mantenuto un ritmo particolarmente sostenuto, grazie a una buona disponibilità interna e prezzi USA poco competitivi. Da inizio campagna a marzo 2025, i volumi esportati hanno raggiunto quasi 100.000 t, +28% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta di un record storico per il periodo, che sottolinea il ruolo sempre più centrale della Spagna nel mercato dell’export, soprattutto nel contesto europeo. Le principali destinazioni del prodotto spagnolo, infatti, sono state Italia (+36% a/a), Germania (+30% a/a) e Francia (+12% a/a).
AUSTRALIA
Select Harvest, tra i principali produttori di mandorle in Australia, nell’ultimo aggiornamento di mercato, stima la produzione 2025 (raccolta terminata ad aprile) a 130.000 t, -13% rispetto al record del 2024.
Il dato rientra nel range previsivo condiviso dall’Almond Board of Australia (ABA), tra 124.000 -140.000 t, in calo del 10-20% rispetto alle aspettative iniziali (155.000 t) e di circa il 14% rispetto al record 2024.
Il raccolto avrebbe subito l’impatto negativo di condizioni secche e calde durante la fase di crescita e di gelate che hanno interessato alcune aree nel periodo post fioritura. Rimane comunque un livello produttivo storicamente elevato, favorito dall’entrata in produzione di nuove aree.
Intanto la commercializzazione del raccolto è iniziata a buon ritmo. Come mostrano i dati dell’ABA, nei primi due mesi di commercializzazione della nuova campagna (marzo-aprile 2025) i volumi spediti hanno raggiunto il valore più alto per il periodo: 14.600 t, +1% rispetto al 24/25. Un aumento trainato principalmente dalla domanda indiana (+14% a/a) e turca (+178 % a/a). In leggera contrazione, invece, la domanda cinese (-5% a/a), dopo il record toccato nella campagna 24/25 (+73% vs. 23/24).