L’International Nut and Dried Fruit Council (INC), ha pubblicato le anticipazioni del Magazine di novembre con un aggiornamento dei fondamentali di mercato.
La produzione globale 24/25, rispetto al dato di luglio, è stata rivista a ribasso di 47.800 t a 1,29 Mio t, ma rimane superiore del 15% rispetto alla campagna 23/24. Si tratta di un livello record favorito principalmente dal raccolto di “carica” in Turchia e da produzioni in recupero in quasi tutte le origini ad eccezione di quella cilena.
Tuttavia, con stock iniziali inferiori del 35% rispetto alla scorsa campagna, l’offerta complessiva risulterebbe superiore solo del 6% rispetto al 23/24 e a fronte di consumi proiettati in aumento del 6%, il livello di approvvigionamento è atteso rimanere pressoché stabile rispetto alla scorsa campagna, al 13%.
TURCHIA
La produzione 24/25 è stata confermata da INC a 780.000 t, +21% rispetto alla campagna 23/24. Il dato risulta significativamente superiore a quello recentemente aggiornato da Turkstat nel “Crop Production 2nd Estimation, 2024” di ottobre (715.000 t, +5% rispetto alla previsione di maggio, +11% vs. 23/24).
Sebbene le aspettative degli operatori condividono una visione di aumento produttivo – fattore potenzialmente distensivo sui prezzi – il mercato riceve supporto da incertezza qualitativa e dinamiche di acquisto del leader di mercato.
Più in generale, la domanda sta mostrando un buon ritmo, con gli acquirenti leggermente più propensi a non effettuare solo coperture di brevissimo periodo. Secondo gli ultimi dati della Borsa di Giresun, infatti, da inizio settembre a ottobre, le esportazioni hanno registrato un aumento del 19% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (+14% vs. 22/23), in linea con la media quinquennale.
Il prezzo all’export della Natural 11/13, dopo una fase di discesa intrapresa dal Q2 2024, da fine settembre ha registrato un aumento del 9% a 8.250 $/t.
ITALIA
INC ha rivisto a ribasso la produzione 24/25 da 110.000 t a 87.000 t, -3% rispetto alla scorsa campagna – nella direzione delle precedenti anticipazioni Areté -. Il raccolto avrebbe subito l’impatto di eventi meteo estremi in alcune delle principali regioni produttive, problemi di impollinazione e danni da cimice asiatica in altre.
In particolare, per la nocciola IGP di Cuneo, la presidente del Consorzio Nocciola IGP Piemonte segnala quantitativi inferiori anche del 30-40% rispetto alla media. A fine ottobre, la Camera di Commercio di Cuneo ha rilasciato la prima quotazione per la nocciola IGP di Cuneo: 11,80 €/p.resa, +40% rispetto all’ultima quotazione della scorsa campagna, +57% rispetto al primo prezzo della campagna 23/24, al livello più alto dopo la campagna 14/15.
Anche in Lazio, si segnalano aree con raccolti inferiori di circa il 40% rispetto alla norma, a causa di un meteo sfavorevole e danni da cimice asiatica. La nocciola secca in guscio tonda gentile romana, quotata alla Camera di Commercio di Viterbo, a settembre ha raggiunto 6,65 €/kg p.resa, +0,30 €/p.resa rispetto alla quotazione d’apertura di campagna 23/24.
USA
La produzione 24/25 è stata rivista a rialzo da 77.100 t a 84.000 t, + 16% rispetto alla campagna precedente. Inoltre, il nuovo raccolto sta mostrando una buona qualità e, dai più recenti riscontri, un limitato numero di difetti; i produttori locali hanno gestito al meglio l’estate secca con un’adeguata irrigazione, ma anche la diffusione di parassiti con interventi mirati.