TURCHIA
Il mercato continua ad essere caratterizzato da straordinaria volatilità rialzista. Il prezzo della nocciola turca sgusciata 11/13, consegnata in Europa, da metà luglio ha registrato un aumento del 38%, superando quota 14.000 $/t, +110% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Anche il prezzo nel mercato interno continua a registrare marcati aumenti, complice anche la svalutazione della lira turca. Da fine luglio, i prezzi del prodotto in guscio hanno registrato un aumento del 50%, toccando le 250 TL/Kg e superando i prezzi di acquisto annunciati dal TMO a inizio agosto (circa 195 TL/Kg)
Le aspettative di una minor offerta 25/26, compromessa dalla forte gelata di aprile, e i timori legati alla qualità del nuovo prodotto, continuano a rappresentare i principali driver rialzisti.
Sebbene la raccolta sia in corso, il quadro produttivo rimane estremamente incerto, con previsioni che variano in un range ancora molto ampio, tra le 400.000 e le 610.000 t – sebbene concordi su una riduzione di oltre il 20% rispetto alla campagna precedente.
La Black Sea Exporters Union ha pubblicato una previsione di 601.000 t, in linea alle proiezioni INC di 609.000 t, -22% rispetto alla campagna 24/25 (785.000 t), al livello più basso dalla campagna 18/19. Più pessimistiche le previsioni rilasciate dal Ministero dell’Agricoltura turco e dal TMO, rispettivamente di 449.000 t e 453.000 t, che paventano uno scenario analogo a quello della campagna 14/15 colpita da una gelata tardiva tra le più significative nella storia recente. Il dato del Ministero risulta inferiore anche alle prime previsioni fornite da Turkstat nel Crop Production 1st Estimation, 2025", di 520.000 t (-28% vs. 24/25).
Inoltre, complice le ondate di calore estive e le forti piogge durante le prime fasi di raccolta, le prime valutazioni del nuovo prodotto indicano una qualità inferiore e kernel più piccoli rispetto alla scorsa campagna – che già era stata caratterizzata da una qualità deludente e scarsità di alcuni calibri –.
ITALIA
Le prospettive per il raccolto 25/26 si sono notevolmente deteriorate negli ultimi mesi a causa di condizioni climatiche irregolari e cascola anticipata in tutte le principali regioni produttive chiave.
In Lazio e Campania gli operatori segnalano perdite tra il 30% e il 40% rispetto al potenziale produttivo medio, con percentuali che tendono ad aumentare per gli alberi vecchi, maggiormente penalizzati da anni consecutivi di stress climatici e fitosanitari.
Anche in Piemonte, l’ottimismo iniziale per il nuovo raccolto è svanito a partire da inizio luglio, quando in molte zone, a causa della cascola anticipata dei frutti, si è assistito alla perdita di oltre il 50-60% del prodotto.
Alla luce di queste evoluzioni, le iniziali aspettative produttive condivise da INC (120.000 t +38% vs. 24/25) e dall’Istat (144.600 +20% vs. 24/25) risultano difficilmente traguardabili.
A fine agosto, nel corso della 166° Fiera della nocciola di Castagnole delle Lanze è stato annunciato un range di prezzo di apertura della nuova campagna 25/26 relativa alla quotazione della Tonda e Gentile in guscio, tra 4,70 €/kg-5,20 €/kg (3,20-4,20 €/kg la scorsa campagna). Si tratta di uno dei prezzi più alti espressi dalla storica manifestazione in tempi recenti che riflette un’offerta nazionale inferiore alle aspettative iniziali, in un contesto internazionale maggiormente di supporto.