BREAKING NEWS 24 OTTOBRE:
Turkstat ha pubblicato il “Crop production 2° estimation” con un aggiornamento della previsione di produzione turca 25/26: 441.000 t, -15% rispetto alle precedenti aspettative (maggio 2025) e -38% rispetto alla scorsa campagna (stimata a 717.000 t).
TURCHIA
Il mercato rimane in forte tensione, con quotazioni su livelli record. Il prezzo della nocciola sgusciata 11/13, consegnata in Europa, da inizio agosto ha registrato aumenti del 65% toccando, a fine settembre, valori superiori a 18.000 $/t. Nonostante la leggera correzione registrata da inizio ottobre (-5%), i prezzi rimangono su livelli estremamente elevati, superiori del 110% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Dinamiche analoghe si riscontrano sul mercato interno dove, da agosto, le quotazioni del prodotto in guscio varietà Levant hanno registrato aumenti del 60%, sfiorando le 350 TL/kg (circa 8 $/kg).
I livelli attuali di prezzo sono il risultato combinato di fattori legati all’offerta e delle dinamiche speculative che ne derivano. Sulla produzione 2025/26 permane, infatti, un’elevata incertezza: le straordinarie gelate di aprile hanno compromesso in modo significativo il raccolto, con un calo stimato superiore al 20% rispetto alla campagna 24/25 (le stime più estreme indicano un calo del 50%).
Ad aggravare ulteriormente il contesto produttivo si aggiungono le preoccupazioni per la qualità del nuovo prodotto, dopo che anche il raccolto 2024 aveva evidenziato gravi problemi qualitativi.
Relativamente alla domanda, le esportazioni nel primo mese della campagna 25/26 hanno toccato un minimo storico, fermandosi a sole 14.200 t, -42% rispetto all’avvio delle due campagne precedenti. La minor disponibilità e la reticenza da parte dei produttori a vendere da una parta, e lo scarso interesse all’acquisto, a causa delle quotazioni elevate, dall’altra, sono tra le principali cause del ritmo particolarmente contenuto delle spedizioni in questa fase iniziale.
ITALIA
La raccolta 2025 si è ormai conclusa, confermando le aspettative di una produzione limitata, ben distante dalle proiezioni iniziali fornite da INC (120.000 t) e da Istat (144.600 t).
Le condizioni climatiche irregolari e la cascola precoce hanno ridotto sensibilmente la produzione in tutte le principali aree corilicole. In Lazio e Campania, gli operatori segnalano perdite tra il 30% e il 40% rispetto al potenziale medio, con percentuali ancora più elevate per gli impianti più vecchi, penalizzati da anni consecutivi di stress climatici e fitosanitari.
Anche in Piemonte, la cascola precoce dei frutti ha causato una perdita di oltre il 50–60% del raccolto atteso.
La prima quotazione della nocciola IGP di Cuneo ha registrato un valore record di 15,85 €/p. resa, superiore del 34% rispetto al prezzo di apertura 24/25. Una leggera correzione a ribasso si è registrata a metà ottobre (-9%), riconducibile allo scarso interesse all’acquisto con gli attuali prezzi di vendita.
USA
La raccolta 2025 ha registrato una produzione record di circa 102.000 t (+15% rispetto al 2024), secondo le stime INC, grazie all’espansione delle aree in produzione e a condizioni meteorologiche favorevoli.
Al trend di aumento produttivo si affianca una crescita della quota destinata all’esportazione che, nelle ultime campagne, risulta sostenuta anche dalla ridotta disponibilità turca.
Dopo il record del 2024, nei primi sette mesi del 2025 le esportazioni statunitensi hanno registrato un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I principali mercati di destinazione sono stati il Canada (che assorbe circa la metà delle esportazioni totali) e l’Italia, con incrementi rispettivamente dell’11% e del 43%.