TURCHIA
Il TMO, a metà giugno, ha aperto una finestra di vendita di 10.000 t di nocciole in guscio di raccolto 2022 a 150 TL/kg. Tuttavia, le offerte ricevute sono state ritenute non adeguate dallo stesso ente governativo turco, che ha annullato la gara e aperto una nuova finestra di 5.300 t a 160 TL/kg.
L'immissione di prodotto sul mercato da parte del TMO, in uno scenario di scarso interesse all'acquisto - a causa di prezzi storicamente elevati - ha trasmesso ribassi al mercato. Il prezzo della nocciola turca sgusciata calibro 11/13, consegnata in Europa, dopo il picco di oltre 12.000 $/t raggiunto a inizio maggio, ha registrato una flessione del 12%. Analoghe tendenze hanno caratterizzato i prezzi sul mercato interno.
Tuttavia, il mercato rimane in tensione, con prezzi superiori del 37% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+25% da inizio anno), supportato dall'incertezza dell'impatto delle gelate di aprile sull'offerta 25/26.
La difficoltà nel quantificare le perdite di raccolto risultano evidenti dalle previsioni di produzione che continuano ad oscillare in un range piuttosto ampio. INC proietta un raccolto di 609.000 t, -22% rispetto alla campagna corrente (785.000 t), -in linea alle precedenti anticipazioni Areté- al livello più basso dalla campagna 18/19. Turkstat, nel Crop Production 1st Estimation, 2025", prevede un raccolto di 520.000 t, inferiore di circa 90.000 t rispetto al dato INC e inferiore del 28% rispetto al raccolto 2024 (stimato a 717.000 t). I timori riguardo all’offerta 25/26 riguardano anche la qualità, che potrebbe aver subito danni ad oggi ancora difficilmente stimabili e che rimane esposta al rischio derivante dalle ondate di caldo e dal conseguente impatto della cimice.
Complici i sopracitati elementi di incertezza, le offerte sul raccolto 2025 risultano limitate e troppo costose per gli acquirenti, il che sta limitando gli scambi. Come testimoniato dai più recenti dati dell'Associazione degli esportatori del Mar Nero, il ritmo delle spedizioni negli ultimi tre mesi sta registrando rallentamenti: a livello cumulato (set-giu), +7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, un aumento inferiore rispetto a quello mantenuto fino a fine aprile (+12%).
ITALIA
Le prospettive del raccolto 25/26 si confermano promettenti, dopo quattro campagne consecutive di raccolti al di sotto del potenziale produttivo.
Le prime proiezioni INC sono di un raccolto a 120.000 t, +38% rispetto alla campagna corrente. Si tratterebbe del secondo livello più alto dalla campagna 18/19, favorito da condizioni di fioritura ottimali con un adeguato accumulo di ore di freddo e un buon livello di precipitazioni.
Il dato risulta in linea con le recenti aspettative condivise dall'Istituto Italiano di Statistica (Istat), di 144.600 t, +20% rispetto alla campagna corrente (stimata a 120.517 t). L’aumento sarebbe riconducibile a un recupero delle rese (+19%) e un leggero incremento delle aree (+1%).
Tuttavia, nelle ultime settimane, i produttori hanno riportato problematiche legate a cascola precoce e danni da cimice asiatica in alcune aree produttive; fenomeni da attenzionare in quanto fattori di rischio per le rese.
Sulla scia del maggior livello di offerta interno e della minor disponibilità di prodotto turco, gli utilizzi (consumi + export - import), secondo INC, aumenterebbero del 43%. L’aumento degli utilizzi, più che proporzionale rispetto alla produzione, porterebbero a un calo del livello di approvvigionamento dal 6% di questa campagna al 4%.