L’International Nut and Dried Fruit Council (INC) ha pubblicato il Magazine di novembre con un aggiornamento dei fondamentali di mercato.
Per la campagna 2025/26, la produzione mondiale è stata rivista al ribasso di oltre 125.000 t, attestandosi a 1,06 Mio t, pari a un calo del 16% rispetto al 2024/25. Si tratterebbe del livello produttivo più basso dalla campagna 2018/19, principalmente a causa dei raccolti inferiori in Turchia e Italia, solo in parte compensati dagli aumenti registrati in Cile, USA e Cina.
Con stock iniziali solo leggermente superiori a quelli della scorsa campagna, l’offerta complessiva risulterebbe in calo del 13% rispetto alla scorsa campagna. La contrazione meno marcata prevista nei consumi (-10%), porterebbe il livello di approvvigionamento in calo dal 12,9% della scorsa campagna al 9,2%, ai minimi dalla campagna 2018/19.
TURCHIA
La produzione 2025/26 è stata rivista da INC da 609.000 t a 500.000 t, -36% rispetto alla campagna 2024/25. Il dato, in linea alle precedenti anticipazioni Areté - risulta superiore alla stima aggiornata da Turkstat nel Crop Production 2nd Estimation, 2025 di ottobre (441.000 t, -15% rispetto alla previsione di maggio, +38% vs 2024/25).
Le ipotesi più estreme di una produzione inferiore alle 450.000 t appaiono ormai sempre meno credibili, con l’industria orientata su valori più vicini a quelli pubblicati da INC. Tuttavia, sia la qualità sia i calibri risultano inferiori alla norma.
Il limitato livello di offerta si conferma il principale elemento di supporto del mercato. Il prezzo della nocciola sgusciata 11/13, consegnata in Europa, da inizio campagna 25/26 ha registrato un aumento del 73%, toccando a settembre valori record ad oltre 18.000 $/t (+121% da gennaio 2025).
Tuttavia, negli ultimi due mesi, il rallentamento della domanda in risposta all’inflazione e il ridimensionamento della componente speculativa – alimentata nei primi mesi di campagna dall’incertezza sui volumi raccolti – hanno favorito una correzione dei prezzi: -15% da fine settembre.
Secondo gli ultimi dati dell’Associazione degli esportatori del Mar Nero, infatti, le esportazioni di novembre hanno segnato un calo del 57% rispetto allo stesso mese della campagna precedente. A livello cumulato 25/26 (set-nov), le spedizioni risultano inferiori del 53% rispetto allo stesso periodo 24/25, ai minimi almeno dalla campagna 11/12.
ITALIA
INC ha rivisto marcatamente a ribasso la stima di produzione 25/26 da 120.000 t a 65.000 t, -25% rispetto alla scorsa campagna – nella direzione delle precedenti anticipazioni Areté-. Si tratta della terza campagna consecutiva di calo, al secondo livello più basso delle ultime dieci campagne, a causa di eventi meteo estremi, incremento di infestazioni di cimice asiatica e cascola precoce nelle principali aree di produzione.
Sulla pressione delle quotazioni turche, anche quelle italiane hanno iniziato a mostrare qualche flessione dopo aver raggiunto valori senza precedenti. La quotazione della nocciola IGP di Cuneo ha registrato un calo del 14% rispetto al prezzo d’apertura record di 15,85 €/p. resa. Flessioni rispetto ai massimi di inizio campagna anche per le altre varietà: Mortarelle -12%, Romane -13%, Giffoni -14%.
USA
INC ha rivisto leggermente a rialzo la stima del raccolto 2025 a 106.000 t, +19% rispetto alla campagna precedente, grazie a condizioni climatiche complessivamente favorevoli. La produzione proseguirebbe così il trend di crescita iniziato nella campagna 2017/18, raggiungendo un livello record.
Il nuovo raccolto sta inoltre mostrando una buona qualità, con calibri nella norma e, secondo i riscontri più recenti, un numero limitato di difetti.
Per l’attuale campagna si prevede una diminuzione delle spedizioni interne, in quanto una quota maggiore del prodotto verrebbe destinata al mercato estero, anche in virtù degli attuali livelli dei prezzi internazionali.
CILE
Il raccolto 2025, terminato a marzo 2025, ha registrato un marcato recupero rispetto alla scorsa campagna, toccando livelli senza precedenti. INC ha rivisto a rialzo la stima della produzione da 92.000 t a oltre 120.000 t, +106% rispetto alla campagna precedente. Un recupero riconducibile a un aumento delle aree in produzione e condizioni meteo ottimali.
Secondo i dati dell'Ufficio Studi e Politiche Agricole (Odepa), nel 2024 le aree hanno registrato un incremento del 35% rispetto al 2023, raggiungendo 49.263 ettari. La crescita registrata negli ultimi dieci anni risulta particolarmente significativa (+467%).
Il maggior livello di offerta si riflette sui livelli di esportazioni, sostenuti dalla minor disponibilità di prodotto turco e dalla maggior competitività del prodotto cileno. Dall’inizio della commercializzazione del raccolto (aprile 2025) a settembre, le spedizioni di nocciole sgusciate hanno segnato un aumento del 138% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, toccando un record per il periodo. La prima destinazione, con il 56% sul totale esportato, è l’Italia, verso cui si registra un aumento del 196% dei volumi a/a.