Nocciole

Il TMO vende a prezzi superiori rispetto a quelli del mercato libero

Venerdì, 19 Aprile 2024

TURCHIA

Il 15 aprile, il TMO ha aperto una finestra di vendita (fino al 22 aprile) per 27.000 t di nocciole sgusciate precedentemente stoccate; il TMO garantisce il 50% di nocciole integre.

Il prezzo di vendita per le nocciole Levant di raccolto 2023 è di 130 TL /kg (4 $/kg), rispetto a un prezzo di acquisto di 82,5 TL/kg. Il prezzo di vendita per le nocciole Levant di raccolto 2022 è di 124 TL/kg (3,8 $/kg), rispetto a un prezzo di acquisto di 52 TL/kg.

Si tratta di prezzi di vendita superiori di circa l’87% rispetto ai prezzi di vendita dell’ultima finestra 22/23 (68 TL/kg per le Levant) e superiori anche rispetto ai prezzi del mercato libero (circa 120 TL/kg a fine marzo).

Le quotazioni offerte dal TMO riflettono il contesto inflattivo che ancora caratterizza il Paese, nonostante il perseguimento di una politica economica restrittiva. La Banca Centrale turca, infatti, a marzo ha aumentato i tassi d’interesse al 50% (nono rialzo in meno di un anno) per contrastare l’elevata inflazione (a marzo, +68,5% su base annua) e frenare il trend di debolezza della lira turca. Da segnalare come nonostante i risultati delle elezioni amministrative, di fine marzo, abbiano visto la sconfitta del presidente Erdogan, non sembrano esserci stati effetti significativi sul mercato.

In tale scenario, gli elevati costi produttivi e l’elevato costo del denaro continuano a rappresentare una sfida notevole per gli esportatori.

La quotazione della Natural 14/16 in guscio, consegnata in Europa, da inizio anno, continua ad oscillare su livelli di prezzo superiori alle 8.500 $/t, supportata, oltre che dal contesto macro, da un calo della domanda meno proporzionale rispetto al calo produttivo.

Infatti, come mostrano gli ultimi dati della Borsa di Giresun, a livello cumulato (set-mar), le esportazioni di nocciole sgusciate hanno raggiunto le 192.000 t, -5% rispetto alla scorsa campagna, ma in linea con la media delle ultime otto campagne per il periodo. Si tratta del 50% dell’offerta complessiva, rispetto al 43% dello stesso periodo della scorsa campagna e in linea alla media delle 5 campagne pre-22/23.

Ad influenzare l’andamento del mercato sono anche le aspettative sul prossimo raccolto 24/25, su cui è puntata ora l’attenzione degli operatori. L’Unione degli esportatori turchi, ha recentemente rilasciato la prima previsione della produzione 24/25 basata sul conteggio dei fiori. Le aspettative sono di un raccolto di “carica” di 805.000 t, in aumento del 24% rispetto al raccolto 23/24 (stimato a 650.000 t).

Sebbene le aspettative siano promettenti, il meteo rappresenta ancora una variabile cruciale per la determinazione dell’entità e della qualità del prossimo raccolto. Infatti, se il rischio gelate sembra ormai essere superato, permangono i timori di possibili conseguenze negative a causa delle temperature elevate e della scarsità di precipitazioni, che potrebbero alimentare la diffusione degli insetti (cimici in primis). La prossima valutazione basata sull’allegagione verrà effettuata all’inizio di maggio.

ITALIA

Con la fioritura terminata, alcuni operatori riportano un buon rapporto tra fiori maschi e femminili, ma il clima rimane comunque il principale elemento di incertezza per lo sviluppo del raccolto.

In Piemonte, le precipitazioni da inizio anno sono state piuttosto abbondanti. Nel viterbese, invece, le precipitazioni potrebbero non essere state sufficienti al raggiungimento di un’umidità del suolo favorevole ai noccioleti. In entrambe le aree, le temperature sono state al di sopra della media storica.

Complessivamente, dopo il raccolto 23/24 inferiore alle aspettative e alla scorsa campagna, le prospettive per il 24/25 rimangono al momento di un recupero che riporterebbe l’output produttivo vicino alla norma.

Tuttavia, determinante sarà l’evoluzione meteo da qui alla fine della primavera; la scorsa campagna, fino a maggio la situazione culturale appariva favorevole, poi l’arrivo delle eccessive precipitazioni e un’abbondante cascola hanno compromesso parte del raccolto.

Il prezzo della nocciola Cuneo Igp, da metà marzo ha registrato un ulteriore aumento (+2%), raggiungendo 7,50 €/p.resa, in linea ai livelli di inizio campagna.

 

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