Mais

USA: la revisione a rialzo delle aree più che compensa quella a ribasso delle rese

Mercoledì, 13 Settembre 2023

Spinti dalla prospettiva dell’imminente arrivo dei nuovi raccolti, nelle ultime settimane i prezzi del mais europei ed italiani hanno visto una contrazione: tra inizio agosto e metà settembre, -11,4% su MATIF e -12.1% sul listino di Bologna.

I prezzi sul mercato statunitense sono invece rimasti più stabili, -1,6% in media tra agosto e settembre, a fronte dei cali che erano già stati registrati nei mesi precedenti (-22,8% in media tra giugno ed agosto).

Nel report di settembre, USDA ha apportato alcune modifiche ai fondamentali dei principali player del mercato:

  • USA: la revisione a rialzo dell’area coltivata (+10% vs. 22/23) più che compensa la revisione a ribasso delle rese (-7% rispetto alla stima precedente), dovuta alla siccità dei mesi estivi. La produzione è stata quindi rivista a rialzo di 0,6 Mio t, con un aumento del rapporto stock/utilizzi al 15,43%.
    La raccolta è iniziata la seconda settimana di settembre, con condizioni del raccolto che continuano a rimanere ai livelli della scorsa campagna (solo il 53% del mais è valutato in condizione buone/eccellenti).
  • Ucraina: le condizioni meteo favorevoli hanno portato ad una revisione a rialzo della produzione (28 Mio t, +0,5 Mio t rispetto alla previsione precedente e +3,7% rispetto al 22/23). Le esportazioni sono rimaste invariate a 19,5 Mio t, -30,4% rispetto al 22/23. Questo calo era già previsto prima dell’uscita dalla Russia dagli accordi per le esportazioni sul Mar Nero, ed è riconducibile alla mancanza di merce da esportare dopo due anni di produzione non abbondante (la raccolta 23/24 sarebbe inferiore del 17% rispetto alla media 2017-2021) e di esportazioni sostenute grazie agli stock elevati.
    Dopo la chiusura dei corridoi del grano, l'Ucraina sta trovando vie alternative per la commercializzazione dei cereali: UkrAgroConsult mostra come nel mese di agosto, le esportazioni di prodotti agricoli sono cresciute del 9% rispetto a luglio grazie a volumi record esportati dai porti del Danubio (65% delle esportazioni di agosto) e da maggiori volumi trasportati via treno (24%).
    Nelle ultime settimane sono ripresi i colloqui tra Turchia e Russia per la riapertura dei corridoi per le esportazioni, ma difficilmente questa notizia potrebbe aumentare consistentemente il potenziale di esportazione dell’Ucraina.
  • Unione Europea: ulteriore revisione a ribasso per la produzione a 59,4 Mio t, +14% rispetto alla produzione limitatissima della scorsa campagna ma -11% rispetto alla produzione media 2017-2021. Anche la Commissione Europea ha rivisto a ribasso le prospettive di resa nell’ultimo MARS Bulletin, principalmente per via della siccità che sta colpendo la Romania, ma la produzione prevista è leggermente più alta rispetto alla stima di USDA.
    Le importazioni sono rimaste invariate a 24 Mio t, il terzo valore più alto degli ultimi 30 anni.
  • Brasile: la raccolta 22/23 del mais si avvicina alla conclusione, e sia USDA che Conab hanno recentemente rivisto a rialzo le stime di produzione (137 Mio t e 132 Mio t rispettivamente).
    Anche le esportazioni sono state riviste a rialzo, e sono previste raggiungere il record di 57 Mio t, grazie anche al miglioramento della logistica dei porti nel nord del paese. Il Brasile diventerebbe così il primo esportatore a livello mondiale.

 

  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade


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