Mais

Le difficoltà meteorologiche in Est Europa portano ad una revisione a ribasso della produzione UE 2024/25

Martedì, 13 Agosto 2024

Nelle ultime settimane i prezzi del mais hanno seguito andamenti differenziati sulle varie piazze. Su CME le quotazioni hanno continuato a registrare ribassi (-9,2% in media tra giugno e luglio), grazie alla prospettiva di una produzione 2024/25 abbondante e del ritmo sostenuto della raccolta brasiliana. Su EURONEXT invece i prezzi hanno ricevuto supporto dalle difficoltà produttive (+1,4% in media tra giugno e luglio), portando lo spread con il mercato statunitense a 71 €/t a luglio, +68% rispetto alla media delle ultime cinque campagne. Diversamente, su Bologna i prezzi sono rimasti stabili (-0,7% in media tra giugno e luglio).

I principali aggiornamenti relativi all’ormai prossima campagna 2024/25 sono i seguenti:

  • Stati Uniti: grazie a maggiori rese USDA ha rivisto a rialzo la produzione statunitense a 384,7 Mio t, +1,2 Mio t rispetto alla previsione di luglio. Questo porterebbe il raccolto vicino ai livelli del 2016/17, che è stato il secondo raccolto più abbondante di sempre (dopo il record del 2023/24). Si conferma quindi la prospettiva di un’ampia disponibilità di prodotto statunitense, e per via dei prezzi competitivi la domanda internazionale rimarrà sostenuta, portando ad un ulteriore aumento delle esportazioni (+2,2% vs 2024/24). Lo sviluppo colturale del mais procede in leggero anticipo rispetto alla media quinquennale, e le condizioni riportate sono migliori rispetto allo scorso anno.
  • Ucraina: a causa della siccità e delle temperature elevate sono state riviste a ribasso le rese per la prossima campagna, portando la produzione a 27,2 Mio t (-16% vs 2023/24). Di conseguenza, anche le esportazioni sono state riviste a ribasso (24 Mio t, -19% vs 2023/24). Il limitato livello di scorte iniziali previsto non permette infatti di mantenere esportazioni sostenute in assenza di una produzione abbondante.
  • Unione Europea: la siccità e le temperature elevate registrate in Est Europa hanno portato ad una revisione a ribasso delle rese a 7,03 t/ha, -5,9% rispetto alla scorsa campagna. Anche la Commissione Europea ha rivisto a ribasso le rese per la prossima campagna nel MARS Bulletin di luglio, specialmente in Romania (-10%) ed in Ungheria (-14%). Secondo USDA la produzione totale arriverebbe a 60,5 Mio t, -1,55% rispetto al 2023/24. Con importazioni previste in calo (-7,7%), gli stock finali sono previsti raggiungere i minimi dal 2012 (6,9 Mio t).
  • Brasile: a fronte di una raccolta ormai vicina alla conclusione, è stata rivista a ribasso la produzione per la campagna 2023/24 a 122 Mio t, avvicinandosi maggiormente stima di Conab (116 Mio t). Per la campagna 2024/25, le cui semine del secondo raccolto cominceranno ad inizio 2025, è confermata la prospettiva di un aumento produttivo (secondo raccolto più abbondante di sempre) e di esportazioni che rimangono elevate.
  • Argentina: la produzione 2023/24 è stata rivista a ribasso di 2 Mio t per via di minori rese. Per la campagna 2024/25, le cui semine inizieranno questo autunno, è previsto un leggero aumento di produzione (+2%) e delle esportazioni (+3%).       

 

  • Prezzi

  • Supply/Demand & Trade


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