Breaking News 11 gennaio 2025: Afta epizootica
Il governo tedesco ha confermato, in data 10 Gennaio 2025, un focolaio di afta epizootica in un allevamento di bufali nello Stato federale di Brandeburgo. L’ultimo focolaio nel Paese era stato registrato negli anni 80.
Si tratta di una malattia virale altamente contagiosa degli animali ungulati (bovini, ovini, caprini e suini) ed è considerata una delle cinque malattie prioritarie secondo il Regolamento (UE) 2016/429, che richiede interventi immediati e rigorosi per il suo controllo in caso di focolaio.
La conferma del focolaio, per evitare la diffusione del virus, ha quindi comportato abbattimenti preventivi (anche su ovini e bovini) e la sospensione della movimentazione di animali e prodotti dal distretto interessato verso altri allevamenti, territori e Stati membri, in attesa di ulteriori accertamenti.
Le autorità tedesche hanno tuttavia dichiarato di non aver trovato nuovi casi di afta epizootica, e di aver messo in atto misure di contenimento e prevenzione adeguate, tra cui le vaccinazioni.
In un contesto di offerta di latte limitata e stock di trasformati bassi, la notizia ha comportato il ritorno sul mercato di diversi operatori.
Come previsto, dopo rialzi record nel 2024, con aumenti di circa il 50% ad oltre 8,5 €/kg, i prezzi del burro in UE attraversano una congiuntura ribassista. Da inizio dicembre le quotazioni a Kempten, riferimento per il mercato, hanno segnato un -9% raggiungendo i minimi da agosto 2024. Ribassi, seppur meno marcati, hanno caratterizzato anche le altre principali trasformazioni: nello stesso periodo -5% la polvere di latte scremato e -2% la polvere di latte intero, stabile l’edamer.
Burro e polvere hanno in particolare beneficiato dell’aumento della remuneratività rispetto al mix formaggio e siero in una fase di rallentamento stagionale della domanda e di prezzi meno competitivi rispetto ai prezzi USA e Oceania. Ad ottobre 2024, le produzioni di burro UE, pur mantenendosi inferiori del 1,5% a livello cumulato annuale rispetto al 2023, sono aumentate del 9% rispetto a settembre 2024 e sono risultate del 5% superiori rispetto ad ottobre 2023.
Tra i fattori ribassisti segnaliamo anche il calo del prezzo stagionale del latte, -19% il latte spot tedesco quotato a Milano da inizio dicembre, -48 il latte spot scremato.
Le anticipazioni Areté sui fondamentali 2025 mostrano come il leggero aumento delle consegne latte in UE favorirebbe maggiori produzioni di grassi e soprattutto di burro (+2%). Il mercato della polvere (+1,3% la produzione) resterà invece esposto al ritorno della domanda asiatica e a livelli di stock particolarmente limitati.