Frumento Tenero

Le semine invernali procedono regolarmente e l'offerta è abbondante

Mercoledì, 10 Dicembre 2025

Le quotazioni del frumento tenero hanno trovato un po' di supporto sul mercato statunitense: a livello medio, i prezzi del SRW di CME sono aumentati del +5% tra ottobre e novembre, per poi stabilizzarsi nella prima decade di dicembre. Le quotazioni sono rimaste più stabili sul mercato europeo: sia i futures Matif sia il mercato fisico italiano hanno registrato variazioni inferiori all’1% sullo stesso periodo. Nel frattempo, le origini del Mar Nero (FOB Russia e Ucraina) hanno mostrato una dinamica maggiormente ribassista, migliorando la loro competitività rispetto al Matif. In Spagna, invece, il mercato resta più teso, con un incremento di circa il 3% tra ottobre e novembre.

USDA, in linea con le attese, ha rivisto al rialzo la produzione di Russia (+1 Mio t rispetto al WASDE di novembre), UE (+1,7 Mio t), Australia (+1 Mio t) e Argentina (+2 Mio t), confermando l’arrivo sulle piazze internazionali di volumi consistenti dall’emisfero sud, già segnalati dalle fonti locali australiane ed argentine. La previsione di produzione mondiale è stata aumentata di quasi 9 Mio t nell’ultimo aggiornamento e di quasi 30 Mio t rispetto alle prime indicazioni pubblicate a maggio.

Gli stock finali dei cinque principali esportatori per il 2025/26 sono previsti in crescita del 17% rispetto alla campagna precedente, consolidando uno scenario di abbondanza di offerta. Tra le origini, spicca la buona performance degli Stati Uniti: i contratti già conclusi a inizio novembre risultavano oltre il 20% superiori rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Al contrario, le esportazioni da UE e Russia non mostrano una reale accelerazione, mentre quelle ucraine risultano significativamente penalizzate (-17% da inizio campagna a novembre) nonostante una produzione solo lievemente inferiore (-2%). Le difficoltà logistiche dovute ai continui attacchi alle infrastrutture – rete elettrica, porti e ferrovie – stanno limitando la capacità di imbarco del Paese.

Le semine invernali nell’emisfero nord sono vicine al completamento. Gli elementi noti ad oggi sono i seguenti: 

  • UE: superfici stabili (+1% Coceral, +0,2% IGC); con rese più normali rispetto all’annata eccezionale 2025, potrebbe registrarsi un calo produttivo di circa il 5%. Le condizioni di semina sono generalmente favorevoli, con poche situazioni di carenza idrica, circoscritte ad alcune zone del Centro-Nord Italia e dell'Ungheria orientale e della Romania occidentale, dove le semine sono state un po' rallentate. Tuttavia, il limitato indurimento invernale aumenta la vulnerabilità al gelo. Nel complesso, le condizioni colturali sono favorevoli.   
  • USA:  le condizioni colturali sono favorevoli nel principale Stato produttore (Kansas). Tuttavia, nel complesso ci si attende che le aree possano andare incontro ad una flessione (-2% vs 2025/26 secondo IGC e -3% secondo le anticipazioni USDA alle LTP).
  • Ucraina: raggiunti 4,7 Mio ha (91% del target), +8% sull’anno precedente; sussiste il potenziale per un incremento produttivo, pur restando da monitorare il completamento delle semine residue.
  • Russia: attese di un calo produttivo, a causa di un calo delle aree seminate che Sovecon stima in un -2% e proiettando rese in linea con la media e dunque inferiori a quelle del raccolto 2025. 
  • Nord Africa: persistono effetti della scarsa pioggia durante le semine, sebbene le condizioni stiano lentamente migliorando.

La domanda globale è dinamica, sia alimentare che mangimistica, ma l'abbondanza di offerta e l'assenza di particolari criticità in fase di semina dei prossimi raccolti mantengono i prezzi su minimi pluriennali sui principali mercati finanziari. Nei mercati fisici dei Paesi importatori come Italia e Spagna, invece, permane un premio superiore alla media, sostenuto dai costi logistici e dalle difficoltà di movimentazione che stanno rallentando l’offerta disponibile. L’arrivo dei raccolti dell’emisfero sud aggiungerà ulteriore disponibilità nel breve termine, limitando la possibilità di tensioni sui mercati. In UE, tuttavia, la scarsa offerta di mais ridurrà gli spazi di ribasso dei prezzi del frumento tenero, mentre il mercato fisico italiano potrà trovare spunti ribassisti solo quando le abbondanti disponibilità dei Paesi vicini riusciranno a superare i vincoli logistici attuali.

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