Prosegue la fase di debolezza delle quotazioni internazionali sul mercato del frumento tenero. A livello medio, tra luglio ed agosto le quotazioni sono risultate in discesa del -5,8% su CME per il SRW, del -4,9% per l'HRS di Minneapolis, -1,9% su Euronext, -1,8% sul mercato fisico a Siviglia. Resta invece più sostenuto il mercato fisico italiano, con quotazioni in aumento del +0,8% per il frumento n. 3 di AGER Bologna e ed in calo marginale (-0,2%) per il frumento di forza. Anche la prima metà di settembre è stata all'insegna di ulteriori cali di prezzo, complice anche la scadenza dei contratti futures di settembre sui principali mercati finanziari.
L'avanzamento della raccolta in Russia ha evidenziato rese superiori alle precedenti aspettative ed ha spinto numerose fonti a rivedere al rialzo la propria previsione di produzione per la campagna 2025/26: SovEcon la colloca attualmente ad oltre 86 Mio t, mentre USDA l'ha portata ad 85 Mio t (+1,8% rispetto alla previsione di agosto). Si colloca, secondo le aspettative attuali, tra i primi quattro raccolti di sempre, nonostante le cattive condizioni della regione di Rostov.
L'arrivo del raccolto russo ha accentuato la debolezza dei mercati, dove la competizione tra UE, Russia e Stati Uniti ha contribuito a creare un contesto ribassista. I prezzi statunitensi, infatti, hanno finora scontato la forte debolezza dei prezzi del mais, che ad agosto 2025 su CME hanno toccato i minimi da agosto 2024 e, ancora prima, da settembre 2020, sulla scorta dell'aspettativa di un raccolto record negli USA; l'Euro forte non sta incentivando le esportazioni europee, mentre le esportazioni russe si mantengono poco dinamiche, a fronte di prezzi FOB che restano a premio rispetto a quelli europei. Come conseguenza, USDA ha rivisto a rialzo del 2,9% la previsione di export statunitense di frumento, proiettandolo complessivamente in aumento di quasi il 9% rispetto alla campagna 2024/25 in virtù dell'elevato ritmo delle esportazioni USA da inizio campagna.
Si mantengono deboli anche le quotazioni dei frumenti primaverili nordamericani, a fronte di vendite di HRS che procedono più a rilento rispetto allo scorso anno e di un raccolto stimato in calo dell'11% da USDA. La maggiore produzione europea sta rallentando il ritmo degli acquisti. Nel complesso, l'offerta di frumento tenero sul mercato fisico UE si sta sbloccando. Per quanto il contenuto proteico del raccolto francese sia inferiore alla media storica, l'offerta di frumenti proteici da altre origini, come l'Austria o la Germania (dove le produzioni sono aumentate rispettivamente del +11% e del +24% rispetto alla scorsa campagna), sta cominciando ad affluire verso il mercato italiano e determinando una flessione delle quotazioni per i frumenti di forza.
Guardando all'emisfero sud, spicca una proiezione di produzione argentina in aumento del +5% vs 2024/25 secondo le proiezioni USDA, nonostante una stima di calo delle aree raccolte del -1% (in aumento del +6% invece per la Bolsa de Cereales di Buenos Aires). Sostanzialmente stabile, ancora su livelli elevati, la proiezione di produzione per l'Australia.