I mercati finanziari mostrano un andamento laterale, di relativa stabilità: +0,7% per il SRW quotato su CME tra il prezzo medio di giugno e quello delle prime due settimane di luglio, -2% per il milling wheat di Euronext. Sul mercato fisico, le quotazioni dei nuovi raccolti hanno mostrato un'apertura in calo dell'8% per il frumento n.3 di AGER Bologna rispetto all'ultima quotazione del vecchio raccolto (e -6% per n.1) e cali simili anche sul mercato spagnolo.
Tuttavia, nelle due settimane successive i prezzi sui listini italiani e spagnoli sono andati incontro ad aumenti, nonostante la fase di commercializzazione dei nuovi abbondanti raccolti europei. Il potenziale impatto ribassista del nuovo raccolto, più evidente su Euronext, fatica a scaricarsi sui mercati dei Paesi importatori, con la conseguente apertura di spread inusualmente alti rispetto al mercato finanziario europeo per questo periodo dell'anno. Gioca certamente un ruolo, in questa dinamica, il sostegno che il mercato sta trovando nei prezzi del mais, in tensione sul mercato europeo per la scarsità di offerta in questa fine di campagna e per l'incertezza che deriva dalle condizioni di siccità che si stanno diffondendo in particolare in est Europa ed Ucraina.
Negli Stati Uniti la raccolta di frumento invernale procede, mostrando rese leggermente inferiori alle aspettative, mentre siamo ancora distanti dalla raccolta dei frumenti primaverili: le condizioni di siccità sono ancora estese nelle aree di coltivazione e le valutazioni delle condizioni del raccolto sono in via di peggioramento, creando qualche preoccupazione circa le prospettive di produzione.
Un ritmo di vendita molto sostenuto in questo inizio di campagna 2025/26 ha spinto USDA a rivedere a rialzo la previsione di export USA, con una conseguente leggera flessione del rapporto stock finali / utilizzi.
Rispetto alle aspettative di produzione per la Russia, USDA conferma una proiezione di raccolto 2025/26 lontano dai record delle campagne 2022/23 e 2023/24, ma i peggiori scenari di calo produttivo appaiono per il momento fugati ed addirittura è stata rivista al rialzo di 0,5 milioni di tonnellate la previsione di produzione per la campagna corrente: insieme a maggiori stock iniziali, che derivano da minori esportazioni nel 2024/25, vi è spazio per 1 milione di tonnellate di export in più rispetto alla previsione del mese scorso. La previsione di export di USDA resta molto al di sopra di quella di Sovecon, nonostante anche questa sia stata recentemente rivista a rialzo di circa 2 Mio t, fino a raggiungere i 40,8 Mio t per la campagna 2025/26.
Se dunque queste revisioni vanno nella direzione di una maggiore offerta sui mercati internazionali, per contro vi è stata una revisione a ribasso di 1 milione di tonnellate della previsione di produzione ed export dell'Ucraina e del Canada (relativamente alla sola produzione).
Nessuna revisione è stata apportata alle proiezioni per la campagna 2025/26 in Argentina, dove ci si trova vicino alla conclusione delle semine.
In questo quadro, si conferma il rimbalzo produttivo dell'UE, che trova concordi tutte le principali fonti e che ha spinto USDA ad un'ulteriore revisione al rialzo della previsione di produzione 2025/26. In Francia, dove circa 1/3 del raccolto è stato completato, le condizioni del raccolto si mantengono relativamente stabili, peggiori rispetto al 2023 ed al 2021, ma al di sopra del dato del 2022 e del 2024. Il principale sostegno ai prezzi del frumento tenero, in una congiuntura di ripresa dell'offerta sul mercato comunitario, è attualmente rappresentato dal mais, per il quale preoccupano le estese condizioni di siccità in cui versa l'Europa Orientale e l'Ucraina.
Qualche ulteriore spinta ribassista può venire dal procedere della commercializzazione dei nuovi raccolti. Tuttavia, con quotazioni del mais che, soprattutto in UE, scontano le diffuse preoccupazioni circa i prossimi raccolti, lo spazio di ulteriori discese dei prezzi appare piuttosto limitato nel breve termine. In questo contesto, i principali fattori di rischio sono rappresentati dalle prospettive di produzione dei frumenti primaverili in Nord America e dal mais in Unione Europea ed Ucraina.