L’International Cocoa Organization (ICCO), nell’ultimo “Quarterly Bullettin”, ha pubblicato un aggiornamento dei fondamentali di mercato, con le prime previsioni di domanda e offerta per la campagna corrente (2022/23).
Le previsioni vanno nella direzione delle anticipazioni Areté e mostrano un mercato globale in deficit per la seconda campagna consecutiva con un rapporto stock/utilizzi al 32,9%, in calo rispetto al 33,9% della campagna 2021/22 ed al livello più basso dalla campagna 1984/85.
Il deficit globale di 60.000 t è riconducibile ad una produzione che, nonostante un aumento del 4,1% non risulta sufficiente per accumulare stock in quanto ancora inferiore ai consumi, previsti sostanzialmente in linea rispetto alla scorsa campagna (-0,6%).
In Costa D’Avorio la produzione è prevista aumentare del 5,16%, nonostante questo gli arrivi ai porti a fine febbraio risultavano del 3% inferiori rispetto alla scorsa campagna. Tuttavia il fenomeno sarebbe anche riconducibile all’aumento dei flussi tra i paesi africani (arbitraggio) con prezzi minimi garantiti agli agricoltori meno vantaggiosi in Costa D’Avorio. In Ghana dopo il tracollo produttivo della campagna 2021/22 si prevede un recupero del 9% a 750.000 t, ma ancora distante dalla produzione record 2020/21 di oltre 1 Mio t.
Sull’entità dell’aumento produttivo, permane tuttavia incertezza, soprattutto in vista dei prossimi mid-crop. Il meteo sfavorevole avrebbe infatti un impatto negativo importante in una campagna che risente della bassa fertilizzazione legata all’elevata inflazione e alla carenza di prodotto. Inoltre la qualità del main-crop in molti casi è risultata inferiore rispetto alla media.
I consumi, in un contesto di crescita economica limitata, sono previsti solo in leggero calo rispetto alla scorsa campagna. Il calo in Europa e in America (rispettivamente -2,4% e -1,2%) è infatti parzialmente compensato dall’aumento previsto in Africa, Asia e Oceania (+1%).
Come previsto, i prezzi della fava di cacao, da inizio campagna subiscono l’impatto rialzista dei fondamentali; +10% Londra e +18% New York. A pesare sono anche i movimenti degli operatori non commerciali, sbilanciati in iper-acquisto.
In aumento anche Burro e Massa di cacao, in Germania rispettivamente +10% e +1,3%; stabile la polvere, che si mantiene tuttavia su quotazioni record.