Completo il quadro sui grinding nelle principali aree di consumo per il Q1 2023 (disponibili nella tab supply/demand & trade).
Totale: 707.069 t, +0,8% rispetto al Q1 2022 e +1,4% rispetto al Q4 2022 e record per il primo trimestre.
In Europa e in Asia il dato rappresenta un record per il trimestre. In Nord America il dato risulta invece uno dei più bassi mai registrati, ma a pesare è anche l’inferiore numero di impianti che partecipano alla survey della National Confectioners Association dal Q2 2022.
Nonostante inflazione e politiche monetarie restrittive i consumi mostrano quindi un buon livello di rigidità; a livello cumulato da inizio campagna (Q4 2022 + Q1 2023) solo -0,8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
Lato offerta preoccupa soprattutto il mid-crop in Costa D’Avorio, previsto dal Ministero dell’agricoltura a 450.000 t; -25% rispetto alla scorsa campagna.
Le eccessive piogge stanno ritardando il raccolto e aumentano la probabilità che si diffonda il black-pod. La qualità risentirebbe invece dello scarso utilizzo di pesticidi e fertilizzanti, limitato dalle conseguenze qualitative e quantitative del conflitto in Ucraina.
Gli arrivi ai porti, a livello cumulato da ottobre a fine aprile, risultavano in calo del 7,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
I prezzi, come previsto, continuano così nella loro fase rialzista. Da inizio campagna le quotazioni The ICE della fava di cacao sono aumentate del 15% su Londra raggiungendo i massimi dal 2016; +33% New York. Nelle ultime settimane il potenziale rialzista su Londra è stato limitato dal rafforzamento della sterlina, ai massimi degli ultimi 11 mesi sul dollaro.