Come previsto, le quotazioni della fava di cacao, sul mercato finanziario di Londra, consolidano un trend deflattivo segnando cali di circa il 25% da metà maggio. A livello medio, il prezzo di giugno 2025 risulta in calo del 6% rispetto a maggio; -20% rispetto a giugno 2024.
Trend deflattivi caratterizzano anche il mercato del burro e della massa di cacao che, nello stesso periodo, hanno registrato cali di prezzo del 30% (-52% a/a) e del 25% (-41% a/a); ancora stabile la polvere su prezzi record, circa 9,2 €/Kg la 10/12 (+22% da inizio anno).
Il mercato sconta in particolare il miglioramento delle condizioni meteo, con l’arrivo delle precipitazioni in Africa occidentale che beneficerebbero l’ultima parte dei mid-crop e soprattutto gli sviluppi dei prossimi main-crop.
A contribuire ai ribassi è anche il parziale rallentamento della domanda testimoniato dai dati delle macinazioni di cacao nelle principali aree di consumo e da un graduale recupero degli stock di borsa.
Tuttavia, il mercato rimane ancora esposto ai rischi volatilità legati all’incertezza sulla qualità dei raccolti intermedi, al rallentamento degli arrivi ai porti e ai movimenti degli operatori non commerciali, ancora sbilanciati in iper-acquisto - sebbene con posizioni in calo nelle ultime settimane -.
La Commissione europea ha pubblicato la lista dei Paesi considerati a basso e alto rischio in relazione alla normativa anti-deforestazione EUDR. Tra le prime cinque aree di esportazione verso l’UE risulta tra le aree a basso rischio il Ghana. Tutti gli altri Paesi sono temporaneamente definiti a rischio standard.