Archivio - Mandorle

Buona fioritura in California, prezzi USA in flessione

Lunedì, 25 Marzo 2024

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha rilasciato il Position Report di febbraio.

Le spedizioni totali (export + interne), a febbraio, hanno registrato un leggero rallentamento (-10% rispetto a febbraio 2023, -6% rispetto a gennaio).

In particolare, l’export ha registrato un calo del 14% rispetto a febbraio 2023 (-6% rispetto a gennaio 2023). Tuttavia, a livello cumulato (ago-feb), il totale esportato risulta ancora superiore dell’8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, al livello più alto dopo il record 20/21.

Le spedizioni interne, hanno invece segnato un aumento del 2% rispetto a febbraio 2023. A livello cumulato (ago-feb), -0,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, al livello più basso dalla campagna 18/19.

Il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna a fine febbraio, ha raggiunto circa 1,09 Mio t, -4,5% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 93% del totale previsto da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t. Mediamente, alla fine di febbraio, l’industria riceve circa il 99% della produzione totale, il che lascia spazio all’ipotesi di un raccolto inferiore rispetto alle sopracitate previsioni.

INC, nel Magazine di marzo, ha rivisto a ribasso la previsione di produzione, da 1,16 Mio t a 1,06 Mio t, -8% rispetto alla scorsa campagna (stimata a 1,15 Mio t). Tuttavia, il dato risulta già superato dai dati dell’industria.

Relativamente al prossimo raccolto 24/25, le prospettive al momento sono di un rimbalzo produttivo.

Secondo il più recente aggiornamento di Blue Diamond, grazie a un febbraio piovoso e un mese di marzo con precipitazioni nevose, le riserve idriche e il manto nevoso californiano risultano leggermente sopra alla media per il periodo. La fioritura, iniziata a metà febbraio, si è conclusa appena prima delle ultime forti precipitazioni e risulta migliore rispetto a quella della scorsa campagna. L’attività degli impollinatori è stata buona grazie alle favorevoli pause tra le precipitazioni, ma l’attenzione ora è rivolta alle gelate di marzo che in caso di occorrenza potrebbero impattare gli sviluppi colturali.

In attesa della prima previsione di USDA nel “Subjective Forecast Report” del 7 maggio, le aspettative che iniziano a delinearsi tra gli operatori sono di una produzione in un range tra 1,2 e 1,4 Mio t, dunque un potenziale aumento tra il +10% e il +20% rispetto alla campagna corrente.

Le aspettative sul prossimo raccolto unitamente al rallentamento congiunturale della domanda hanno interrotto il trend rialzista che, da inizio campagna, caratterizzava il mercato. La quotazione della Non Pareil N1 23/25 consegnata Europa, da fine febbraio, ha registrato un calo del 6%.

SPAGNA

INC ha confermato la stima produzione 23/24 a 100.000 t, +62% rispetto al deludente raccolto 22/23.

Tuttavia, il focus è già sulla prossima campagna, con la fioritura che sta raggiungendo il suo pieno sviluppo, il meteo rimane il principale fattore da monitorare. La stagione autunnale-invernale, caratterizzata da precipitazioni irregolari e da temperature piuttosto elevate per il periodo, ha fatto sì che la fioritura iniziasse in anticipo rispetto alla norma. Nelle ultime due settimane, però, un ritorno delle precipitazioni e un sensibile calo delle temperature hanno ridotto l’attività degli impollinatori.  Inoltre, nonostante l’arrivo delle piogge, queste non risultano ancora sufficienti a risolvere il problema della siccità, con il livello dei bacini idrici che rimane ancora sotto la media.

AUSTRALIA

La raccolta 2024 è ancora in corso e le aspettative si confermano di un recupero produttivo. L’Almond Board of Australia (ABA), prevede una produzione record a circa 164.700 t, +59% rispetto al raccolto 2023 (stimato a 103.381 t). Il dato risulta superiore rispetto alla previsione USDA di 140.000 t (+28% rispetto al raccolto 2023 stimato a 109.000 t).

Tuttavia, in attesa della commercializzazione del nuovo raccolto, il livello di stock rimane a livelli storicamente bassi sulla scia di un ritmo di export finora sostenuto, nonostante il deludente raccolto 2023.

Secondo i dati dell’ABA, nonostante un dato di gennaio stagionalmente in calo, le esportazioni a livello cumulato (marzo 2023 – gennaio 2024), hanno quasi raggiunto le 104.000 t, un record per il periodo, +4% rispetto allo stesso periodo della campagna 22/23.

 

Meteo e costi produttivi principali incognite sul prossimo raccolto 24/25

Venerdì, 16 Febbraio 2024

USA

In un contesto di domanda in recupero, i prezzi del prodotto USA continuano ad essere supportati da un’offerta limitata (quantitativamente e qualitativamente). La quotazione della Non Pareil N1 23/25 consegnata Europa, da inizio gennaio, ha registrato un aumento del +7%; +22% dal minimo di inizio campagna.

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il Position Report di gennaio.

Le spedizioni (export + interne) hanno raggiunto un livello record per il mese, +3% rispetto a gennaio 2023, trainate soprattutto dal buon ritmo della domanda estera.

  • L’export ha registrato un aumento del 6% rispetto a gennaio 2023, si tratta di un record per il mese. A livello cumulato (ago-gen), i volumi risultano inferiori solo al record della campagna 20/21, +12% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (+19% prodotto in guscio, +10% prodotto sgusciato).
  • Le spedizioni interne, a gennaio, sebbene in recupero del +11% rispetto al mese precedente, risultavano invece inferiori del 5% rispetto a gennaio 2023. A livello cumulato (ago-gen), -1% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna (agosto), ha raggiunto circa 1,09 Mio t, -3% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, al livello più basso, per il periodo, dalla campagna 18/19. Si tratta del 92% del totale previsto dall’ABC e da USDA di 1,18 Mio t (+1% vs. 23/24). Mediamente, a fine gennaio, l’industria riceve circa il 98% del raccolto totale. Areté considera quindi maggiormente credibile una produzione 23/24 di circa 1,14 Mio t, quindi un calo rispetto alla scorsa campagna (stimata da USDA a 1,16 Mio t).

Intanto si avvicina il periodo di fioritura 24/25 (da marzo) e, secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Blue Diamond, il fenomeno La Niña ha recentemente portato una notevole quantità di pioggia nella Central Valley della California. Sebbene le precipitazioni siano state benefiche per ricostituire l’umidità del suolo – dopo il clima secco degli ultimi mesi del 2023 - hanno posto sfide significative per i produttori che cercavano di completare le attività durante la stagione dormiente. 

Se la disponibilità idrica non rappresenta una preoccupazione – viste anche le abbondanti riserve idriche residue dallo scorso anno - gli elevati costi produttivi rappresentano un potenziale rischio sulle rese. Infatti, i prezzi poco remunerativi delle mandorle, hanno portato i coltivatori a modificare o eliminare alcune pratiche colturali come la potatura o il controllo delle infestanti.

AUSTRALIA

Con la raccolta 2024 alle porte, si confermano aspettative di un recupero produttivo. Secondo l’Almond Board of Australia (ABA), la produzione raggiungerà un record a circa 164.700 t, +59% rispetto al raccolto 2023 (stimato a 103.381 t) grazie a una combinazione di rese di “carica” e una buona disponibilità idrica. Il dato risulta superiore rispetto alla previsione USDA di 140.000 t (+28% vs raccolto 2023 stimato a 109.000 t).

In attesa dell’arrivo del nuovo raccolto, il livello di stock continua ad assottigliarsi sulla scia di un livello di export finora sostenuto nonostante il deludente raccolto 2023.

Secondo i dati dell’ABA, le esportazioni a livello cumulato (marzo - dicembre 2023), hanno toccato 99.530 t, un record per il periodo, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Ritmo sostenuto per le spedizioni USA, prezzi in aumento

Venerdì, 26 Gennaio 2024

USA

Secondo gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), le spedizioni (export+interne) procedono a buon ritmo, trainate soprattutto da una forte domanda estera.

I volumi spediti a dicembre 2023, hanno segnato un +11% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, a livelli inferiori solo al record 20/21. In particolare:

  • L’export, a dicembre, ha registrato un aumento del 12% rispetto dicembre 2022. A livello cumulato (agosto-dicembre), i volumi hanno sfiorato le 384.000 t, inferiori solo al record 20/21, +14% rispetto allo stesso periodo 22/23. Aumento guidato dalla domanda indiana ed europea, rispettivamente +28% e +9% da inizio campagna.
  • In aumento anche le spedizioni interne, a dicembre, +8% rispetto a dicembre 2022. A livello cumulato (agosto-dicembre), +1% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Intanto, il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna 23/24 (agosto-dicembre), ha raggiunto circa 1 Mio t, -6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Sebbene il progressivo recupero delle operazioni di raccolta abbia consentito un assottigliamento del gap rispetto alla scorsa campagna (-73% a fine agosto vs. -6% a fine dicembre), il raccolto conferito all’industria rimane al livello più basso, per il periodo, dalla campagna 18/19.

Inoltre, la quota di prodotto consegnata al 31 dicembre, rappresenterebbe circa l’86% del totale previsto da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t (+1% vs. 22/23), inferiore alla media per il periodo delle ultime sei campagne (circa 94%). Alcuni operatori considerano quindi maggiormente credibile una produzione 23/24 di circa 1,10 Mio t, inferiore rispetto alla scorsa campagna (stimata da USDA a 1,16 Mio t).

Problematiche anche lato qualità vengono segnalate dall’industria. Secondo l’ABC, sulla quota di prodotto ricevuto, il tasso di rifiuto ammonta al 4%, rispetto al 2% della scorsa campagna. Inoltre, la scarsità di calibri medi-piccoli rimane un problema.

Intanto con l’avvicinarsi del periodo della fioritura, il focus è già sul prossimo crop 24/25. Determinante sarà l’evoluzione meteo, dopo il clima secco di novembre e dicembre, i produttori confidano in maggiori precipitazioni– sebbene possano contare ancora sulle abbondanti riserve idriche residue dallo scorso anno -.

AUSTRALIA

A meno di due mesi dall’inizio della fase di raccolta, le aspettative sono di un recupero produttivo. In particolare, USDA prevede un raccolto di 140.000 t (+28% vs raccolto 2023 stimato a 109.000 t), mentre l’Almond Board of Australia (ABA) proietta un record di 170.000 t (+56% vs. 2023).

In attesa dell’arrivo del nuovo raccolto, il livello di stock continua ad assottigliarsi sulla scia di un livello di export finora sostenuto nonostante il deludente raccolto 2023.

Secondo i dati dell’ABA, le esportazioni a livello cumulato (marzo - novembre 2023), hanno toccato le 92.687 t, un record per il periodo, in aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022.


I prezzi del prodotto USA continuano ad essere supportati dal deterioramento dell’offerta in un contesto di domanda in ripartenza. La quotazione della Non Pareil N1 23/25, consegnata Europa, da inizio gennaio ha registrato un aumento del 5,6%; +19,8% dal minimo di inizio campagna.

 

USA: raccolto consegnato all’industria in calo del 13%

Lunedì, 08 Gennaio 2024

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il Position Report di novembre.

Nei primi quattro mesi della campagna 23/24 (agosto-novembre), il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 847.000 t, il livello più basso, per il periodo, almeno dalla campagna 16/17 (-13,2% vs 22/23).

La quota di prodotto consegnato al 30 novembre rappresenterebbe circa il 72% del totale previsto da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t (+1% vs. 22/23), inferiore alla media per il periodo delle ultime sei campagne (circa 83%). Sebbene ci sia ancora margine di recupero nei prossimi due mesi, visto anche il ritardo nell’inizio delle operazioni di raccolta, difficilmente la produzione raggiungerà il totale previsto di 1,18 Mio t.  Alcuni operatori considerano maggiormente credibile una produzione 23/24 al di sotto di 1,10 Mio t e inferiore rispetto alla scorsa campagna (stimata da USDA a 1,16 Mio t).

In aggiunta ai ritardi nella raccolta a causa del meteo sfavorevole, si segnala anche un quantitativo di prodotto danneggiato da insetti superiore rispetto alla media. Secondo l’ABC, sulla quota di prodotto consegnato all’industria, il tasso di rifiuto ammonta al 4%, rispetto al 2% della scorsa campagna. Inoltre, si segnala una carenza di calibri piccoli.

Intanto le spedizioni (export + interne) continuano a mantenere un buon ritmo, trainate soprattutto da una sostenuta domanda estera. A novembre, +10% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, a livelli inferiori solo al record 20/21. In particolare:

  • L’export ha registrato un +25% rispetto a novembre 2022. A livello cumulato (agosto-novembre), i volumi hanno raggiunto 306.000 t, volumi inferiori solo al record 20/21, +14% rispetto allo stesso periodo 22/23. Grosso contributo deriva da una sostenuta domanda indiana ed europea, in aumento rispettivamente del 31% e del 10%.
  • Le spedizioni interne, dopo un ottobre deludente, sono leggermente rimbalzate (+6%) a novembre, mantenendosi però al di sotto dei livelli di novembre 2022 (-2%). A livello cumulato (agosto-novembre), -1% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

L’incertezza lato offerta, unitamente ai segnali di ripartenza della domanda estera, continua a trasmettere rialzi alle quotazioni. La quotazione della Non Pareil N1 23/25, consegnata Europa, da inizio novembre ha registrato un aumento del 3%; +14% dal minimo di inizio campagna.

AUSTRALIA

Il periodo di raccolta si avvicina (marzo 2024) e, ad oggi, le prospettive produttive si confermano abbondanti. In particolare, le previsioni USDA sono di un rimbalzo produttivo a 140.000 t (+28% vs raccolto 2023 stimato a 109.000 t). Ancora più ottimiste le aspettative condivise dall’Almond Board of Australia (ABA) secondo cui il raccolto raggiungerà un record di 170.000 t (+56% vs. 2023).

In attesa dell’arrivo del nuovo raccolto, il livello di stock continua ad assottigliarsi sulla scia di un livello di export finora sostenuto nonostante il deludente raccolto 2023.

A ottobre, le esportazioni hanno segnato un record per il mese, +6% rispetto a ottobre 2022 e +16% rispetto al mese precedente. A livello cumulato (marzo - ottobre 2023), i volumi esportati hanno raggiunto le 85.377 t, un record per il periodo, in aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2022.

SPAGNA

INC ha stimato la produzione 23/24 a 100.000 t, +62% rispetto al deludente raccolto 22/23. Intanto, la domanda estera di prodotto spagnolo si sta dimostrando poco sostenuta anche a causa della competitività del prodotto californiano. Secondo il Ministero del commercio spagnolo, dal primo agosto al 31 ottobre, sono state esportate 36.200 t di prodotto, -9% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Con il periodo di fioritura non molto distante (marzo 2024), i produttori guardano già al prossimo raccolto 24/25, sul quale si teme l’impatto di un meteo non particolarmente favorevole. Si segnalano, infatti, condizioni di siccità in alcune aree di produzione con il livello dei bacini idrici notevolmente al di sotto della media storica.

Incertezze sul raccolto USA, prezzi in aumento

Lunedì, 04 Dicembre 2023

USA

Il 21 novembre, Land IQ con l’Almond Board of California ha pubblicato il 2023 Standing Acreage - Final Estimate” con un aggiornamento della stima delle aree 2023.

Relativamente al periodo settembre 2022 - agosto 2023, la superficie totale a mandorle è stata stimata a 1,56 milioni di acri (632.660 ettari), -5% rispetto alla scorsa campagna. Si tratta della seconda campagna consecutiva di calo, fenomeno che non si registrava dal 1995.

In particolare, si segnala un aumento delle aree rimosse (+7% rispetto alla stima iniziale, +39% vs. 22/23) e un calo delle aree non ancora in produzione (-5% vs. 22/23).

Le aree in produzione, invece, sono state corrette leggermente a rialzo (+0,6%), in aumento di circa il 2% rispetto alla scorsa campagna – in linea con il dato dell’Objective report pubblicato da USDA a luglio. Tuttavia, si tratta di un tasso di crescita inferiore rispetto a quello delle ultime 5 campagne (+6%).

Intanto la raccolta, iniziata in ritardo di circa due settimane, è terminata. Secondo l’ultimo shipment report pubblicato dall’Almond Board of California (ABC), da inizio campagna al 31 ottobre, il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 605.000 t, -19,5% rispetto allo stesso periodo 22/23. Nonostante il recupero rispetto al mese precedente, i volumi conferiti all’industria rappresentano ancora solo il 51% del totale produttivo previsto da USDA e dall’ABC a 1,18 Mio t (+1% vs. 22/23), rispetto a una media quinquennale del 64%.

Benché ci sia margine per recuperare ancora parte del ritardo, non si esclude una possibile revisione al ribasso della produzione, anche in virtù del meteo avverso che, durante i mesi di raccolta ha continuato a caratterizzare la California. In particolare, le intense precipitazioni di ottobre potrebbero avere impattato sulla quantità e qualità del prodotto che non era ancora stato raccolto.  Alcuni operatori considerano maggiormente credibile una produzione 23/24 al di sotto di 1,10 Mio t, quindi inferiore rispetto al dato condiviso da USDA (1,18 Mio t) e dall’INC (1,16 Mio t) e in calo rispetto al 22/23 (stimata da USDA a 1,16 Mio t e da INC a 1,15 Mio t).

Inoltre, secondo l’ultimo aggiornamento di Blue Diamond, i danni da insetti potrebbero riguardare oltre il 4% del raccolto, il che limiterebbe ulteriormente il prodotto commercializzabile. Gli operatori, inoltre, segnalano una limitata disponibilità di calibri medi-piccoli, e una quota maggiore di calibri grandi, favoriti proprio dalle abbondanti precipitazioni.


Relativamente alle spedizioni, il Position Report di ottobre ha confermato le aspettative del mercato, evidenziando un buon ritmo di esportazioni che, in parte, ha compensato i cali nel mercato interno.

  • L’export, a ottobre, ha segnato un +28% rispetto a ottobre 2022 e +23% rispetto al mese precedente. A livello cumulato (agosto-ottobre), i volumi esportati hanno raggiunto 225.000 t, livelli inferiori solo al record dello stesso periodo 20/21, +10,5% rispetto allo stesso periodo 22/23.
  • Le spedizioni interne, invece, dopo gli aumenti di settembre (in controtendenza rispetto alla stagionalità del mese) sono calate ad ottobre: -13% rispetto ad ottobre 2022, -9% rispetto a settembre 2023. A livello cumulato(agosto-ottobre), -1% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

L’incertezza lato offerta, unitamente ai segnali di ripartenza della domanda estera, continuano a trasmettere rialzi alle quotazioni.  La quotazione della Non Pareil N1 23/25, consegnata Europa, tra ottobre e novembre ha registrato un aumento del 2%, +12% da inizio campagna (agosto).

AUSTRALIA

Dopo il deludente raccolto 2023, stimato da USDA e dall’Almond Board of Australia (ABA) a circa 109.000 t (-23% rispetto al raccolto 2022), le aspettative sul prossimo crop sono di un notevole recupero. USDA, proietta una produzione 2024 in aumento del 28% a 140.000 t grazie alla migliore gestione delle risorse idriche. Scenario più ottimistico quello condiviso dall’ABA che prevede un record di 170.000 t grazie all’entrata in produzione di nuovi ettari.

Tuttavia, la raccolta non inizierà prima di febbraio 2024 e, nel frattempo, gli stock continuano a deteriorarsi e l’offerta del Paese ad essere limitata. Infatti, come mostrano anche gli ultimi dati sulle esportazioni dell’ABA, a settembre, le esportazioni hanno registrato un calo del 20% rispetto a settembre 2022. Tuttavia, a livello cumulato (marzo 2023-settembre 2023), i volumi esportati mantengono il record per il periodo a circa 74.000 t (+12,8% vs. stesso periodo 2022).

 

USDA: deficit globale 23/24

Mercoledì, 08 Novembre 2023

USDA ha rilasciato il “Tree Nuts: World Markets and Trade” con un aggiornamento dei dati sui fondamentali di mercato e le prime previsioni per la campagna 23/24.

A livello globale, la produzione è prevista raggiungere circa 1,5 Mio t, +3% rispetto alla campagna 22/23, con aumenti attesi nelle principali aree chiave (USA, +1%, Australia +28%, UE +41%).

Il mercato si mantiene tuttavia deficitario per la seconda campagna consecutiva. L’aumento dei consumi risulta infatti più marcato rispetto all’aumento produttivo; 1,6 Mio t, +6% rispetto alla scorsa campagna 22/23 e vicino al record della campagna 20/21, con il crescente fabbisogno di import di Cina (+24%) e India (+12%).

Il livello di stock globale è previsto così calare del 22% rispetto alla scorsa campagna, portando il rapporto stock/utilizzi dal 28% della scorsa campagna al 20%, livello più basso dalla campagna 19/20.

USA

USDA ha confermato la previsione di produzione dell’Objective Report e dell’Almond Board of California (ABC) di 1,18 Mio t, superiore solo dell’1% rispetto alla campagna 22/23 (+2% rispetto alle aspettative INC, recentemente confermate a 1,16 Mio t, +1% vs. 22/23).

Il limitato aumento produttivo sarebbe riconducibile a un aumento delle aree del 2,2% che solo in parte compensa il previsto calo delle rese dell’1,1%. Le rese hanno infatti subito l’impatto di un meteo avverso nelle fasi cruciali dello sviluppo colturale. Eccessive precipitazioni hanno ostacolato l'attività di impollinazione e le temperature basse hanno ritardato la maturazione del prodotto e le operazioni di raccolta. Si segnalano anche preoccupazioni sulla qualità del raccolto.

Come mostrano i dati dell’ABC, nei primi due mesi della campagna, solo il 24% della produzione prevista (1,8 Mio t), è stato consegnato all’industria, rispetto a una media del 37% nello stesso periodo delle precedenti cinque campagne.

Lato domanda, invece, le esportazioni 23/24 sono previste raggiungere 900.000 t, +6% rispetto alla scorsa campagna con la previsione di una sostenuta domanda asiatica. A fronte anche di consumi interni previsti in aumento del 10%, gli stock sono previsti calare del 24%, al livello più basso dalla campagna 19/20.

Gli ultimi dati sulle spedizioni dell’ABC risultano in linea con le citate aspettative: da inizio campagna (ago-set), export e spedizioni interne risultano in aumento rispettivamente del 2% e del 6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

AUSTRALIA

USDA ha rivisto a ribasso il dato di produzione 22/23 (raccolto 2023) da 140.000 t a 109.000 t, in linea alle precedenti stime condivise dall’Almond Board of Australia (108.905 t) e in calo del 23% rispetto alla campagna precedente, complici problematiche meteo e scarsa impollinazione. Secondo gli ultimi aggiornamenti INC la stima di produzione sarebbe ancora più bassa a 103.381 t (-5,1% rispetto alla stima precedente e -27% vs. la campagna precedente).

Nonostante la minore produzione, stock iniziali record stanno garantendo un buon ritmo di export, previsti da USDA in linea al record 21/22 (95.000 t). Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia (ABA), mostrano un ritmo anche superiore rispetto alla scorsa campagna: da marzo 2023 ad agosto 2023, +27%.

La sostenuta attività di export, unitamente a consumi interni rigidi, porterebbe  stock finali 22/23 a dei minimi storici, con un livello di approvvigionamento al livello più basso almeno dalla campagna 2005/06.

Relativamente alla campagna 23/24 (da inizio 2024), le aspettative USDA sono di un rimbalzo produttivo del 28% a 140.000 t, grazie all’efficace sistema di irrigazione che sta compensando le condizioni di siccità di alcune aree produttive.

Un dato inferiore rispetto alle aspettative ABA di una produzione record di 170.000 t, grazie all’entrata in produzione di ettari.

Il previsto aumento anche per le esportazioni, a un livello record di 100.000 t, +5% vs. 22/23, porterebbe tuttavia ad un ulteriore deterioramento del livello stock finali/utilizzi, da 1,5% a 0,7%, livello più basso dalla campagna 2005/06.

UE

USDA, per la campagna 23/24, ha confermato il dato di produzione condiviso nel Tree Nuts dedicato all’Unione Europea di 147.700 t, +40% rispetto alla scorsa campagna. L’aumento è riconducibile principalmente al recupero produttivo della Spagna (+69% a 102.121 t secondo USDA, +61% a 100.000 t secondo INC – recentemente rivista a ribasso da 128.419 t).

Tuttavia, sull’entità del recupero dell’offerta spagnola non mancano elementi di incertezza. Dopo la prolungata siccità, le forti precipitazioni e grandinate che, a settembre, hanno interessato circa 4.000 ettari di mandorle nella fase di raccolta, lasciano spazio a possibili revisioni al ribasso della produzione rispetto alle aspettative.

La maggiore offerta UE porterebbe solo a un leggero minore fabbisogno di importazione, -1%, con consumi previsti in notevole recupero rispetto alla scorsa campagna (+10%).

 

L’incertezza sul raccolto USA trasmette rialzi ai prezzi. Ritardi nelle consegne all’industria

Martedì, 24 Ottobre 2023

USA

In California, forti precipitazioni ed eccessiva umidità, unitamente a livelli di maturità diversi tra le piantagioni, continuano a rallentare le operazioni di raccolta e a minacciare la quantità e la qualità della produzione.

Infatti, come mostrano gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), nei primi due mesi della campagna, solo il 24% della produzione prevista (1,8 Mio t), è stato consegnato all’industria, rispetto a una media del 37% nello stesso periodo delle precedenti cinque campagne. Si tratta del 36% in meno rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Benché ci sia margine per recuperare, sembra ormai diffusa l’idea di un raccolto inferiore rispetto alle proiezioni condivise da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t (+1,1%), con alcuni produttori che segnalano rese inferiori rispetto alla scorsa campagna, con perdite anche del 20% nelle aree più caratterizzate da meteo avverso.

Nonostante il ritardo nella raccolta e gli elementi di incertezza, le spedizioni (export + interni) di settembre hanno registrato un aumento del 16% rispetto allo stesso mese della scorsa campagna (+3% vs. agosto 2023).

In particolare, le esportazioni hanno segnato un +13% rispetto a settembre 2022 (+3% vs. agosto 2023), guidate dalla domanda indiana (+52% a/a) ed europea (+10% a/a). In aumento del 22% le spedizioni interne (+2% vs. agosto 2023).

A livello cumulato (ago-set), +2% per le esportazioni, con un aumento anche dei volumi committed del 26%; +6% per le spedizioni interne, per le quali invece i volumi committed hanno registrato un calo del 23%.

In un contesto di offerta incerta e domanda in ripresa, i prezzi del prodotto USA, come previsto, continuano a registrare aumenti. La quotazione Non Pareil N1 23/25, consegnata Europa, da fine agosto ha registrato un aumento del 9%.

INDIA

USDA, nell’"India -Tree Nuts Annual Report” di settembre, ha condiviso una previsione di consumi 23/24 record a 175.000 t, +3% rispetto alla scorsa campagna. Conseguentemente anche le importazioni sono previste raggiungere un record di 170.000 t, in aumento del 6% rispetto alla campagna 22/23, con origine quasi esclusivamente USA (90%) grazie anche alla riduzione dei dazi di importazione.

SPAGNA

Le previsioni USDA nell'"European Union -Tree Nuts Annual Report”, sono di un raccolto spagnolo 23/24 di 102.121 t, +69% rispetto alla scorsa campagna (60.455 t), grazie all’entrata in produzione di nuovi ettari che, in parte, avrebbero compensato le perdite legate all’impatto siccità in alcune aree di produzione.

Il dato risulta 9inferiore rispetto alle anticipazioni Nutfruit pubblicate a luglio (128.419 t), ma decisamente superiore rispetto alle aspettative dei produttori locali che segnalano perdite causate dalla siccità anche del 30%, con stime di produzione che non superano le 90.000 t.

AUSTRALIA

Nonostante un raccolto 2023 inferiore del 22% rispetto al 2022 (vedi precedente highlight), grazie a un buon livello di stock, le spedizioni procedono a passo sostenuto. Secondo gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia (ABA), a livello cumulato (marzo-agosto 2023) le esportazioni hanno raggiunto un record per il periodo, +27% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Sebbene l’ABA preveda un record produttivo per il 2024 (vedi precedente highlight), non mancano elementi di incertezza legati ad un periodo di impollinazione (da poco terminato) ostacolato dalla diffusione di un acaro parassita (acaro Varroa).

Almond Board of California: campagna 23/24 meno approvvigionata. Ritardi nella raccolta

Venerdì, 15 Settembre 2023

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il Position Report di agosto con anche le prime previsioni dei fondamentali USA per la campagna 2023/24 da poco cominciata.

Le aspettative, come anticipato negli scenari Areté, sono di un mercato meno approvvigionato rispetto alla campagna 2022/23, sulla scia di una crescita produttiva limitata (+1%) e dell’attesa ripartenza della domanda (+6%). Il rapporto stock finali / utilizzi è proiettato in calo al 23% rispetto al 31% della scorsa campagna.

L’ABC, infatti, ha confermato la previsione di produzione condivisa a luglio da USDA, nell’Objective Report, di circa 1,18 Mio t, solo +1,1% rispetto alla scorsa campagna. Inoltre, con stock iniziali inferiori del 4% rispetto al record 22/23, l’offerta complessiva risulterebbe pressoché in linea (-0,2%) alla scorsa campagna.

Da segnalare come, della produzione prevista, solo il 3% sia stato consegnato all’industria nel corso del primo mese della campagna, rispetto a una media del 10% nello stesso periodo delle precedenti campagne.

Le operazioni di raccolta, infatti, sono iniziate in ritardo di circa due settimane a causa di un meteo sfavorevole, con la tempesta tropicale “Hilary”, che ha caratterizzato la California proprio nel periodo pre-raccolta. Inoltre, i primi riscontri del prodotto raccolto hanno evidenziato una bassa qualità, con danni da insetti superiori al normale e presenza di muffa nei gusci – a causa delle elevate precipitazioni in alcune aree-.

I ritardi nella raccolta unitamente alla reticenza dei produttori a offrire il nuovo prodotto, data l’incertezza sui volumi e sulla qualità, hanno limitato le spedizioni nel primo mese della campagna. Ad agosto, export e spedizioni interne sono calati rispettivamente del 7,5% e del 6,2% rispetto ad agosto 2022.

Tuttavia, le previsioni dell’ABC per la campagna 23/24, a livello complessivo, sono di un recupero della domanda del 6% rispetto alla 22/23, al livello più alto dopo il record 20/21, con un +6% sia per le esportazioni che per le spedizioni interne.

AUSTRALIA

Secondo l’Almond Board of Australia (ABA), la produzione 23/24 (mar-feb) avrebbe raggiunto 108.905 t, -22,7% rispetto alla campagna 22/23, primo calo dopo cinque campagne consecutive di aumenti, al livello più basso dalla campagna 19/20, complici le problematiche legate all’impollinazione e al periodo di crescita.

Tuttavia, ABA prevede un forte rimbalzo produttivo nella campagna 24/25 al livello record di 170.000 t, grazie all’entrata in produzione di ettari.

Intanto le spedizioni continuano a buon ritmo, nei primi quattro mesi di commercializzazione 2023 (marzo-giugno), le esportazioni sono aumentate del 51% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. In particolare, si segnala la crescente importanza della Cina come Paese di destinazione grazie all’accordo tra i due Paesi sull’azzeramento dei dazi: sul totale esportato nella campagna 22/23 (mar 2022-feb 2023), ovvero poco più di 105.000 t, il 48% è stato spedito in Cina.

SPAGNA

Con la raccolta 23/24 in corso, preoccupano gli effetti del meteo sfavorevole che ha colpito nelle ultime settimane le principali aree di produzione. Secondo alcuni operatori locali, dopo l’estrema siccità, le recenti forti piogge avrebbero danneggiato alcune zone produttive. Le rese, dunque, potrebbero essere inferiori rispetto alle aspettative iniziali, con una produzione che difficilmente raggiungerà il record previsto da INC di 128.419 t (+108% rispetto alla scorsa campagna).

 

Domanda debole e stock elevati pesano sulle quotazioni USA

Mercoledì, 16 Agosto 2023

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di luglio.

Complessivamente, i volumi spediti nel corso della campagna 22/23 (ago-lug) sono calati del 2,6% rispetto alla campagna 21/22.

In particolare, le spedizioni interne hanno raggiunto circa 324.934 t, -6% rispetto alla campagna precedente, al livello più basso dalla campagna 16/17.

Le esportazioni, invece, hanno totalizzato 838.355 t, livelli poco inferiori alla campagna 21/22 (-1%), ma marcatamente inferiori rispetto alle previsioni USDA di 960.000 t. Cina e India sono stati i principali Paesi di destinazione del prodotto statunitense. La Cina ha importato il 13% in più rispetto alla campagna 21/22; tuttavia, si tratta di livelli distanti dal record 20/21. L‘India, invece, ha importato il 5% in meno, complice l’aumento della domanda anche di prodotto australiano favorita dall’accordo di libero scambio con il Paese.

Conseguentemente, la campagna ha chiuso con stock inferiori solo al record 21/22 (-5,5%) a circa 360.000 t.

L’elevato livello di stock – che i produttori mirano a smaltire in vista della prossima campagna - ha così contribuito a limitare le vendite di raccolto 23/24 (che si appresta a iniziare in ritardo di un paio di settimane rispetto alla media). In particolare, i volumi 23/24 contrattualizzati da maggio a fine luglio, sono stati inferiori del 31% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Secondo le ultime previsioni riportate da USDA nell’Almond Objective Report di luglio (vedi precedente highlight), la produzione registrerà un aumento del 4% a 1,18 Mio t.

Le prospettive di un’abbondante offerta, unitamente alla debolezza della domanda degli ultimi mesi, hanno trasmesso ulteriori ribassi alle quotazioni. I prezzi del prodotto USA (Non Pareil 23/25, consegnato Europa), da metà luglio, hanno registrato un calo dell’8%, tornando ai livelli di febbraio 2023.  

AUSTRALIA

Secondo gli ultimi dati pubblicati da INC nel Magazine di luglio, la raccolta 2023 avrebbe raggiunto 108.950 t, -30% rispetto alle stime pre-raccolta (156.200 t) e -24% rispetto alla scorsa campagna. Il calo è riconducibile al meteo poco favorevole durante il periodo di fioritura e una scarsa impollinazione.

Tuttavia, negli ultimi mesi, le spedizioni hanno continuano a mantenere un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano export a giugno al secondo livello più alto per il mese+13% rispetto al mese precedente, +27% rispetto a giugno 2022. Si segnala soprattutto un aumento della domanda indiana (+241% a/a, +38% m/m) e cinese (-11% a/a, +34% m/m).

A livello cumulato, nei primi quattro mesi di commercializzazione 2023 (marzo-giugno), le esportazioni risultano in aumento del 51% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta di un livello record per il periodo.

SPAGNA

Dopo la deludente produzione 22/23 (61.684 t, -41% vs. 21/22), INC prevede per la campagna 23/24, un rimbalzo del 108% a 128.419 t. Sebbene nelle principali aree produttive la scarsità di precipitazioni rappresenti ancora un fattore di rischio, l’aumento sarebbe favorito dall’entrata in produzione di nuovi ettari.

Almond Objective Report: produzione USA 23/24 rivista a rialzo di oltre 45.000 t

Venerdì, 14 Luglio 2023

USA

Il 12 luglio, USDA ha pubblicato l’Almond Objective Report rivedendo a rialzo le previsioni sull’imminente raccolto 2023/24 fornite nel Subjective Forecast Report di maggio 2023.

In particolare, la produzione è stata rivista a 1,18 Mio t, in aumento del 4% rispetto al dato di maggio (1,13 Mio t).

Le aspettative sono quindi di un raccolto superiore dell’1,4% rispetto alla campagna corrente – nella direzione delle precedenti anticipazioni Areté - contro uno scenario di maggio che proiettava un calo del 2.5%.

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta circa il 42% della produzione totale (38% nel 22/23), è previsto un aumento del 10% a 498.952 t (circa 453.593 t nella campagna corrente). In aumento anche il peso medio dei kernel Nonpareil, +9% rispetto al prodotto 22/23; +14% il peso medio considerando tutte le varietà.

La previsione produttiva è frutto di una revisione a rialzo del 4% delle rese su ettaro, che ora risultano in calo solo dell’1,1% rispetto alla campagna corrente (rispetto a un -5% proiettato a maggio). Confermato il dato sulle aree, in aumento del 2,2% rispetto alla campagna corrente.

Il miglioramento delle prospettive di offerta ha da subito trasmesso ribassi alle quotazioni. Il prezzo della Non Pareil 23/25, consegnato Europa, in seguito all’uscita del report (tra il 12 e il 13 luglio) ha perso il 2%.

Un ulteriore fattore ribassista è rappresentato dalla domanda che ancora risulta congiunturalmente limitata, come mostrano gli ultimi dati pubblicati dall’Almond Board of California.

A giugno, le spedizioni totali (export+interne) hanno registrato il quarto mese consecutivo di calo, segnando il livello più basso da inizio campagna: -33% rispetto a giugno 2022, -5% rispetto al mese precedente.

Le spedizioni interne, sebbene in aumento dell’11% rispetto al mese precedente, sono calate del 5% rispetto a giugno 2022. A livello cumulato (ago-giu), -6,7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

L’export è calato del 41% rispetto a giugno 2022 (-10,6%% rispetto a maggio 2023), sulla scia soprattutto di una contrazione della domanda indiana (-61% a/a, -22% m/m) ed europea (-41% a/a, -15% m/m).

Complice il rallentamento degli ultimi tre mesi, il totale esportato da inizio campagna (ago-giu) ha perso il vantaggio che, fino al mese precedente, aveva rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, ed ora risulta in calo del 2,2%.

Gli stock iniziano così a faticare ad allontanarsi dai livelli dello scorso anno. Infatti, se a fine maggio risultavano in calo del 9% rispetto allo stesso periodo 21/22, il dato di fine giugno mostra un gap solo del -2,4%.

Procedono lente anche le vendite sul prossimo raccolto. I volumi 23/24 già contrattualizzati da maggio risultano inferiori del 48% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-48,5% export, -48% interni). Le minori vendite di nuovo raccolto sono riconducibili agli elevati stock della campagna 22/23 che i produttori mirano a smaltire con maggiore priorità.

AUSTRALIA

Le spedizioni continuano a mantenere un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano export di maggio a livelli record per il mese+36% rispetto al mese precedente, +56% rispetto ad aprile 2022. Si segnala soprattutto un aumento della domanda cinese (+6% a/a, +88% m/m) e indiana (+74% a/a, +55% m/m).

A livello cumulato, nei primi tre mesi di commercializzazione 2023 (marzo-maggio), le esportazioni risultano in aumento del 66% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta di un livello record per il periodo.

SPAGNA

Secondo l’ultimo aggiornamento di mercato di Hispania Nutsle quotazioni delle mandorle spagnole continuano a subire pressione ribassista dalla debole domandaQuest’ultima riflette non solo la carenza di prodotto – dopo il deludente raccolto 2022/23 -, ma anche la forte competitività delle mandorle USA.

Tuttavia, le prospettive sul prossimo raccolto 23/24 sono ottimisteSecondo gli operatori, non è da escludere un raccolto record a circa 128.000 t (+71% rispetto alla campagna corrente). Un aumento favorito dalle piogge delle ultime settimane che avrebbero alleviato l’impatto della siccità.

Il rallentamento delle spedizioni USA trasmette ribassi ai prezzi

Giovedì, 15 Giugno 2023

BREAKING NEWS 12 LUGLIO:

USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato l’Objective Report con un aggiornamento delle previsioni di aree, rese e produzione USA di mandorle per la campagna 2023/24.

Le previsioni sono basate su misurazioni condotte sul campo tra il 31 maggio e il 3 luglio.

  • Aree: 558.467 ha, +2,2% vs. 2022/23 (invariato vs. Subjective Report);
  • Rese: 2,11 t/ha, -1,1% vs. 2022/23 (+3,9% vs. Subjective Report);
  • Produzione: 1.179.342 t, +1,4% vs. 2022/23 (+4% vs. Subjective Report).

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di maggio.

Anche maggio, come il mese precedente, è stato caratterizzato da una domanda contenuta. Le spedizioni (export + consumi interni) hanno registrato un calo del 24% rispetto a maggio 2022 (-1% rispetto ad aprile). In particolare:

  • L’export è calato del 27% rispetto a maggio 2022 (+0,2% rispetto ad aprile 2023), complice il rallentamento congiunturale della domanda cinese (-44% m/m, -12% a/a) e indiana (-1% m/m, -42% a/a), dopo gli acquisti record del primo trimestre dell’anno.
    Tuttavia, a livello cumulato (ago-mag), le esportazioni risultano ancora superiori del 3,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
  • Spedizioni interne in calo del 14% rispetto a maggio 2022 (-3,3% rispetto ad aprile 2023). A livello cumulato (ago-mag), -7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Con spedizioni, da inizio campagna, inferiori solo al record della campagna 21/22 (-10%), gli stock, ad oggi, risultano in calo del 9% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Tuttavia, i volumi contrattualizzati rimangono ancora bassi (-36,5% export, -2,4% interni) e gli stock non commercializzati ancora elevati (+2,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna).

A maggio, inoltre, sono iniziate le vendite sul prossimo raccolto. I volumi 23/24 già contrattualizzati sono stati inferiori del 55% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-61,6% export, -50% interni). Le minori vendite di nuovo raccolto sono riconducibili agli elevati stock della campagna 22/23 che i produttori mirano a smaltire con maggiore priorità, oltre che alla reticenza a vendere nuovo prodotto data l’incertezza sull’entità della produzione 23/24.

Per la prossima campagna, le prime previsioni (Subjective Forecast Report”  di maggio) pubblicate da USDA (vedi precedente highlight), sono di un calo produttivo a 1,13 Mio t, -2,5% rispetto alla campagna corrente (1,16 Mio t).

Si tratterebbe della terza campagna consecutiva di calofenomeno che non si registra dalla campagna 2005/06.

Venerdì 7 Luglio 2023, USDA pubblicherà l’Almond Objective Report, il quale, basandosi su misurazioni sul campo effettuate in un periodo più vicino al momento di raccolta, fornirà una previsione più accurata della produzione per la campagna 23/24.  

SPAGNA

Dopo il deludente raccolto della campagna corrente (60.000 t secondo le stime INC), la Mesa Nacional de Frutos Secos (Consiglio nazionale spagnolo costituito da organizzazioni e associazioni agricole), prevede una produzione 23/24 a 120.633 t, in aumento del 50% rispetto al media delle tre campagne precedenti (circa 81.000 t secondo il Consiglio).

L’aumento sarebbe favorito dall’entrata in produzione di nuovi ettari nelle regioni di Estremadura, Castilla-La Mancha e Andalusia, che porterebbe a un’espansione delle aree del 3% rispetto alla campagna corrente. Tuttavia, il meteo rimane un rischio, soprattutto in Andalusia, dove le piogge stentano ad arrivare.

AUSTRALIA

Il raccolto 22/23 (terminato a maggio) si è rivelato inferiore alle aspettative inizialiSecondo l’Almond Board of Australia (ABA) la produzione avrebbe raggiunto 117.150 t, -25% rispetto alla previsione pre-raccolta (156.200 t) e -16% rispetto alla previsione USDA 22/23 (140.000 t).

Tuttavia, grazie a un buon livello di stock, le spedizioni anche negli ultimi mesi, hanno mantenuto un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano export di aprile a livelli record per il mese+42% rispetto al mese precedente, +64% rispetto ad aprile 2022.


I prezzi del prodotto USA (Non Pareil 23/25, consegnato Europa) da inizio maggio hanno registrato cali del 14%, sulla scia del congiunturale rallentamento della domanda.

Almond Subjective Report: produzione USA 23/24 in calo per la terza campagna consecutiva

Giovedì, 25 Maggio 2023

Il 12 maggio, USDA ha pubblicato il Subjective Forecast Report” con le prime previsioni su rese e produzione per la campagna 2023/24. I risultati sono basati su un sondaggio condotto tra il 19 Aprile e il 6 Maggio su 500 produttori di mandorle.

Le previsioni sono di un calo produttivo a 1,13 Mio t, -2,5% rispetto alla campagna corrente (1,16 Mio t); dato in linea con le aspettative degli operatori.

Si tratterebbe della terza campagna consecutiva di calo, fenomeno che non si registra dalla campagna 2005/06.

La produzione risentirebbe di una contrazione delle rese del 4,7%, al livello più basso dal 2005.  La contrazione delle rese sarebbe in parte conseguenza delle eccessive precipitazioni che, nel periodo di fioritura, avrebbero limitato l’attività di impollinazione. Tuttavia, gli agricoltori segnalano una situazione molto eterogenea nelle varie aree produttive, il che rende più difficile la valutazione complessiva del raccolto.

Come anticipato nell’Acreage Report del 30 aprile, le superfici produttive sono previste aumentare del 2,2%, un tasso in linea con quello della campagna corrente (+2,3% vs. 21/22), ma inferiore rispetto alle media delle precedenti cinque campagne (+6% a/a).

L’incertezza sul prossimo crop, secondo alcuni operatori, avrebbe reso i produttori reticenti alle vendite, rallentando quindi il ritmo delle spedizioni – già in calo congiunturale dopo i livelli sostenuti degli scorsi mesi -.

Come mostrano gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), infatti, ad aprile. le spedizioni (export+interne), dopo quattro mesi consecutivi di aumento, hanno registrato un notevole calo del 30% rispetto a marzo (-20% vs. aprile 2022).

In particolare:

  • L’export è calato del 23% rispetto ad aprile 2022 (-35% rispetto a marzo 2023), complice il rallentamento congiunturale della domanda cinese (-60% m/m, ma +47% a/a), indiana (-27% m/m, -29% a/a) ed europea (-28 m/m, -28% a/a).
    Tuttaviaa livello cumulato, le esportazioni risultano ancora superiori del 7,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
  • Spedizioni interne in calo del 9% rispetto ad aprile 2022 (-14,5% rispetto a marzo 2023). A livello cumulato (ago-apr), -6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Sulla scia del rallentamento congiunturale della domanda, i prezzi del prodotto USA, dopo gli aumenti degli ultimi due mesi, da inizio maggio, hanno registrato un calo dell’8%.

SPAGNA

Secondo l’Associazione spagnola dei coltivatori (Aeofruse), la produzione 23/24 è prevista raggiungere 128.419 t, +71% rispetto alla campagna corrente (circa 75.000 t) e +114% rispetto alla stima Nutfruit 22/23 di 60.000 t.

L’aumento sarebbe riconducibile a un recupero delle rese dopo due campagne consecutive di “riposo” degli alberi e a un aumento delle superfici in produzione. Tuttavia, la siccità rimane una preoccupazione e l’Associazione ha spiegato che tale previsione potrebbe essere rivista a ribasso se le piogge dovessero tardare ad arrivare.

AUSTRALIA

Il raccolto 22/23, da poco terminato, si è rivelato inferiore alle aspettative inizialiSecondo l’Almond Board of Australia (ABA) la produzione avrebbe raggiunto 117.150 t, -25% rispetto alla previsione pre-raccolta (156.200 t) e -16% rispetto alla previsione USDA 22/23 (140.000 t).

Secondo l’ABA, le rese avrebbero subito l’impatto di un meteo sfavorevole e una scarsa impollinazione a causa di carenza di alveari in alcune aree produttive.

Nonostante la minor produzione - grazie a un buon livello di stock, le spedizioni anche negli ultimi mesi, hanno mantenuto un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano export di marzo 2023 a livelli record per il mese+16% rispetto al mese precedente, +123% rispetto a marzo 2022.

 

Raccolto australiano 22/23 inferiore alle aspettative. Incertezza sul raccolto 23/24 in USA e Spagna

Venerdì, 12 Maggio 2023

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di aprile.

Le spedizioni (export+interne), dopo quattro mesi consecutivi di aumento, hanno registrato un notevole calo (-30% vs. marzo, -20% vs. aprile 2022). Il calo è riconducibile non solo a un congiunturale rallentamento della domanda dopo i livelli sostenuti degli scorsi mesi, ma anche all’incertezza sull’entità del prossimo raccolto 23/24 che avrebbe reso i produttori reticenti alle vendite.

In particolare:

  • L’export è calato del 23% rispetto ad aprile 2022(-35% rispetto a marzo 2023), complice il rallentamento congiunturale della domanda cinese (-60% m/m) - che tuttavia è stata superiore del 47% rispetto ad aprile 2022 -, indiana (-27% m/m, -29% a/a) ed europea (-28 m/m, -28% a/a).
    Tuttavia, a livello cumulato, le esportazioni risultano ancora superiori del 7,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
  • Spedizioni interne in calo del 9% rispetto ad aprile 2022 (-14,5% rispetto a marzo 2023). A livello cumulato (ago-apr), -6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Intanto, il raccolto ricevuto dall’industria da inizio campagna ha raggiunto 1,16 Mio t, -12% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 99% del totale previsto da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t.

 

Relativamente alla prossima campagna 23/24, il 12 maggio, USDA ha pubblicato il Subjective Forecast Report” con le prime previsioni su rese e produzione.

I risultati sono basati su un sondaggio condotto tra il 19 Aprile e il 6 Maggio su 500 produttori di mandorle.

Le previsioni sono di un calo produttivo a 1,13 Mio t, -2,5% rispetto alla campagna corrente (1,16 Mio t). Si tratterebbe della terza campagna consecutiva di calo, complice una contrazione delle rese del 4,7%, al livello più basso dal 2005. Il dato di produzione risulta in linea con le aspettative degli operatori tra 1-1,2 Mio t. 

Come anticipato nell’Acreage Report del 30 aprile, le superfici produttive sono previste aumentare del 2,2%, un tasso di aumento in linea con quello della campagna corrente (+2,3% vs. 21/22), ma inferiore rispetto alle media delle precedenti cinque campagne (+6% a/a).

Le basse rese sottostanti alle citate aspettative, sarebbero in parte conseguenza delle eccessive precipitazioni che, nel periodo di fioritura, avrebbero limitato l’attività di impollinazione. Tuttavia, gli agricoltori segnalano una situazione molto eterogenea nelle varie aree produttive, il che rende più difficile la valutazione complessiva del raccolto.

SPAGNA

Secondo l’Associazione spagnola dei coltivatori (Aeofruse), la produzione 23/24 potrebbe raggiungere le 128.419 t, +71% rispetto alla campagna corrente (circa 75.000 t) - +114% rispetto alla stima Nutfruit 22/23 di 60.000 t -.

L’aumento sarebbe riconducibile a un recupero delle rese dopo due campagne consecutive di “riposo” degli alberi e a un aumento delle superfici in produzione. Tuttavia, la siccità rimane una preoccupazione e l’Associazione ha spiegato che tale previsione potrebbe essere rivista a ribasso se le piogge dovessero tardare ad arrivare.

AUSTRALIA

Il raccolto 22/23, da poco terminato, si è rivelato inferiore alle aspettative iniziali. Secondo l’Almond Board of Australia (ABA) la produzione avrebbe raggiunto 117.150 t, -25% rispetto alla previsione pre-raccolta (156.200 t) e -16% rispetto alla previsione USDA 22/23 (140.000 t).

Secondo l’ABA, le rese avrebbero subito l’impatto di un meteo sfavorevole e una scarsa impollinazione a causa di carenza di alveari in alcune aree produttive.

Nonostante la minor produzione - grazie a un buon livello di stock, le spedizioni anche negli ultimi mesi, hanno mantenuto un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano export di marzo 2023 a livelli record per il mese: +16% rispetto al mese precedente, +123% rispetto a marzo 2022.

 

Spedizioni record da USA e Australia

Venerdì, 14 Aprile 2023

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di marzo.

Le spedizioni (export + interne) hanno registrato il quarto mese consecutivo di aumento (+15% rispetto a marzo 2022, +14% rispetto a febbraio), raggiungendo il livello mensile più alto almeno dalla campagna 11/12.

  • L’export ha registrato un aumento del 24% rispetto a marzo 2022 (+14% rispetto a febbraio 2023). Si tratta di un record storico per il mese. Si conferma sostenuta la domanda cinese, con export verso il paese in aumento per il terzo mese consecutivo e al livello più alto per il marzo (+275% a/a, +13 m/m).
    A livello cumulato (ago-mar), il totale esportato risulta superiore del 12,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (+7% prodotto in guscio, +17% prodotto sgusciato).
  • Meno sostenuto il ritmo delle spedizioni interne che, sebbene superiori del 16% rispetto a febbraio 2023, risultano inferiori del 7,5% rispetto a marzo 2022. A livello cumulato (ago-mar), -6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Conseguentemente, il livello di stock, a fine marzo, risultava inferiore del 13,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Intanto, il raccolto ricevuto dall’industria da inizio campagna ha raggiunto 1,15 Mio t, -12% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 98% del totale previsto da USDA e dall’ABC di 1,18 Mio t.

Ancora poco chiaro lo scenario sul prossimo raccolto 23/24, sul quale la prima previsione di USDA sarà pubblicata nel “Subjective Forecast Report” il 12 maggio.

Secondo l’ultimo aggiornamento di Blue Diamond, le basse temperature che hanno dominato il periodo di fioritura avrebbero ritardato lo sviluppo delle colture in buona parte delle regioni della Central Valley, rendendo difficile la valutazione dello stato del raccolto.

Inoltre, sebbene le abbondanti piogge degli ultimi mesi abbiano favorito il recupero dei livelli dei bacini idrici, garantendo un buon approvvigionamento per il nuovo raccolto, preoccupa l’impatto dell’eccessiva umidità.

SPAGNA

La siccità e le gelate, principali cause della minor produzione 22/23 - recentemente confermata da INC a 60.000 t, -40% rispetto al 21/22 - rappresentano fattori di rischio anche per la prossima campagna. Le varietà tardive sono in piena fioritura, le temperature elevate e le precipitazioni ancora assenti.

Da segnalare l’accordo firmato con la Cina per autorizzare le esportazioni di mandorle verso il Paese asiatico, il che potrebbe favorire notevolmente il ruolo di esportatore della Spagna.

AUSTRALIA

La raccolta 22/23 è in corso. Select Harvest, tra i principali produttori di mandorle in Australia, nell’ultimo aggiornamento di mercato, segnala un calo tra il 25-35% della varietà Non Pareil, complice una combinazione di scarsa impollinazione e un clima insolitamente freddo e umido.

Nonostante le aspettative di una crescita produttiva limitata - +1% secondo le previsioni USDA - grazie a un buon livello di stock, le spedizioni, anche negli ultimi mesi, hanno mantenuto un buon ritmo. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia, mostrano volumi di export, da marzo 2022 a febbraio 2023, a livelli record: +22% rispetto alla scorsa campagna.

Accelera la domanda asiatica, rimbalzano i prezzi USA

Venerdì, 10 Marzo 2023

USA

I prezzi del prodotto USA, (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), dopo aver toccato un minimo storico a inizio febbraio, hanno registrato un aumento del 15%. L’accelerazione del ritmo della domanda, soprattutto estera, rappresenta il principale fattore rialzista.

Come mostrano gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), infatti, le spedizioni (export + interne) di febbraio hanno registrato il livello più alto, per il mese, almeno dalla campagna 2011/12 (+23% rispetto a febbraio 2022, +7% rispetto a gennaio 2023). In particolare:

  • L’export, a febbraio, è aumentato per il terzo mese consecutivo: +29% rispetto a febbraio 2022 e +15% rispetto a gennaio 2023. Si tratta di un record per il mese e del livello mensile più alto da inizio campagna. Si segnala la decisa ripartenza della domanda cinese: l’export, in aumento per il secondo mese consecutivo, ha toccato il livello più alto per il mese (+442% a/a, +274% m/m).  
    A livello cumulato (ago-feb), i volumi risultano superiori del 10% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (+3% prodotto in guscio, +16%prodotto sgusciato).
  • Meno sostenuto il ritmo delle spedizioni interne; sebbene in aumento del 7,6% rispetto a febbraio 2022, -13,6% rispetto a gennaio. A livello cumulato, -5,5% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna (agosto), ha raggiunto circa 1,14 Mio t, -12,8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 97% del totale previsto dall’ABC e da USDA di 1,18 Mio t (-11% vs. 2021/22); mediamente, a fine gennaio, l’industria riceve circa il 99% del raccolto totale.

L’attenzione è ora focalizzata sulla fioritura 23/24, sulla quale determinante sarà l’evoluzione del meteo. Infatti, sebbene le precipitazioni in California abbiano favorito un notevole recupero del livello dei bacini idrici, preoccupa l’impatto del clima particolarmente umido e freddo sull’impollinazione.

SPAGNA

INC Nutfruit, in attesa del Magazine di marzo, ha pubblicato una revisione delle previsioni di produzione per la campagna corrente 22/23.

La produzione 22/23 è stata rivista in calo da 75.000 t a 60.000 t, -40% rispetto alla scorsa campagna, principalmente a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli della scorsa estate e primavera. Si tratta della seconda campagna consecutiva di calo, al livello più basso dal 2017/18.

Per quanto riguarda il raccolto 23/24, a fine febbraio alcune varietà precoci erano già in piena fioritura nella maggior parte delle regioni produttrici. Il rischio gelate e la scarsità di precipitazioni rimangono la principale preoccupazione.

AUSTRALIA

In attesa delle prime previsioni per la campagna 23/24, non si segnalano particolari novità sulla campagna in corso, con una produzione prevista da USDA a 140.000 t, +1% rispetto alla campagna record 21/22. L’Almond Board of Australia, mostra come l’export, nel periodo marzo 2022-gennaio 2023 sia aumentato del 19% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Export USA record, riparte la domanda asiatica

Lunedì, 20 Febbraio 2023

USA

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di gennaio.

Le spedizioni (export + interne) hanno raggiunto il livello più alto, per il mese, almeno dalla campagna 2011/12, sostenute soprattutto dalla ripartenza della domanda asiatica e da un maggior ottimismo sulle prospettive di crescita globali.

  • L’export ha registrato un aumento del 47,5% rispetto a gennaio 2022 (+6% rispetto a dicembre 2022); si tratta di un record per il mese e del livello mensile più alto da inizio campagna. Da segnalare soprattutto la ripresa della domanda cinese (+90% a/a, +239% m/m). Buono anche il ritmo della domanda indiana (+52% a/a, +5% m/m), nonostante l’accordo di libero scambio tra India e Australia stia ponendo il prodotto statunitense - sul quale ancora viene applicato un dazio - in una posizione di svantaggio.
    A livello cumulato (ago-gen), i volumi risultano superiori del 7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-6% prodotto in guscio, +14%prodotto sgusciato).
  • In recupero anche le spedizioni interne, che, a gennaio, hanno raggiunto il livello più alto da inizio campagna, risultando in linea con gennaio 2022 e superiori del 27% rispetto a dicembre 2022. Tuttavia, a livello cumulato (ago-gen), risultano ancora inferiori del 7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna (agosto), ha raggiunto circa 1,12 Mio t, -12,5% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 95% del totale previsto dall’ABC e da USDA di 1,18 Mio t (-11% vs. 2021/22); mediamente, a fine gennaio, l’industria riceve circa il 98% del raccolto totale.

Intanto si avvicina il periodo di fioritura (da marzo) e secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Blue Diamond, lo sviluppo delle gemme sta progredendo bene, indicando il potenziale per una buona fioritura.

Inoltre, grazie alle recenti precipitazioni in California, il manto nevoso della Sierra Nevada ha raggiunto livelli record e lo stoccaggio dei bacini idrici è aumentato in modo significativo, garantendo un adeguato approvvigionamento idrico per lo sviluppo del raccolto 2023/24.

Tuttavia, gli elevati costi degli input produttivi, che potrebbero portare a un razionamento di fertilizzanti e anche alveari per l'impollinazione, rappresentano un concreto rischio per le rese.

I prezzi del prodotto USA, (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da inizio febbraio, hanno registrato un leggero aumento (+2,7%), ma si mantengono a livelli storicamente minimi.

L’effetto rialzista del recupero della domanda e del calo produttivo, infatti, è ancora limitato dall’elevato livello di stock, a cui si aggiunge l’ottimismo sul prossimo raccolto 2023/24.

SPAGNA

Anche le quotazioni delle mandorle spagnole, complice la competitività del prodotto californiano, faticano ad aumentare – nonostante il terzo calo consecutivo della produzione in Spagna -. Da inizio campagna, solo +3% per la Comuna quotata a Reus.

Ancora nessun’anticipazione sul raccolto 2023/24, tuttavia sono diffuse le preoccupazioni di una fioritura anticipata che non solo esporrebbe i fiori al rischio gelate, ma anche al rischio di una mancata impollinazione.

 

Stock alti e precipitazioni in USA, prezzi ai minimi. Tuttavia riparte la domanda.

Venerdì, 13 Gennaio 2023

L’Almond Board of California (ABC) ha pubblicato il position report di dicembre.

Il raccolto ricevuto dall’industria, da inizio campagna (agosto), ha raggiunto circa 1,08 Mio t, -10,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 91% del totale previsto dall’ABC ad agosto e da USDA nella prima previsione ufficiale di ottobre di 1,18 Mio t (-11% vs. 21/22). Mediamente, a fine dicembre, l’industria riceve circa il 95% del raccolto totale, il che lascia ipotizzare un ritardo nelle consegne o una produzione che potrebbe essere rivista a ribasso nei prossimi mesi.

Intanto le spedizioni, in particolare quelle estere, dopo la debolezza che ha caratterizzato il periodo settembre-novembre, hanno mostrato i primi segni di recupero.

L’export, a dicembre, ha registrato un aumento del 23,6% rispetto a dicembre 2021 (+7,8%, rispetto a novembre). A guidare l’aumento è soprattutto il recupero della domanda europea (+42% vs novembre, +20% vs. dicembre 2021), che ha compensato il calo stagionale della domanda cinese (-81% vs novembre, -44% vs. dicembre 2022) – sulla quale notevole è stato anche l’impatto delle restrizioni causa Covid dell’ultimo trimestre -. L’export cumulato stagionale esportato (ago-dic) risulta così in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-12% prodotto in guscio, +10% prodotto sgusciato).

Le spedizioni interne risultano invece ancora deboli e al livello più basso per il mese dalla campagna 2016/17; in particolare, -18,4% rispetto a dicembre 2021 e -14,8% rispetto a novembre. A livello cumulato (ago-dic) il calo è dell’8,7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Nonostante il congiunturale recupero della domanda, i prezzi hanno risentito particolarmente dell’elevato livello di stock, ad oggi ancora superiori del 4,9% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

In particolare, i prezzi del prodotto USA, (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da inizio dicembre, sono calati dell’8,6%, raggiungendo i livelli più bassi da agosto 2020.

A pesare è stato anche l’arrivo delle precipitazioni in California (+177% rispetto alla media per il periodo), che ha portato ottimismo riguardo le prospettive degli operatori per il prossimo raccolto.

Stock elevati e domanda debole frenano i prezzi

Venerdì, 23 Dicembre 2022

USA

I prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da inizio dicembre, sono calati del 4,5%. Il principale fattore ribassista si conferma l’elevato livello di stock, a cui si aggiunge una domanda che mostra qualche segno di debolezza.

Come mostrano gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), le spedizioni di novembre hanno infatti registrato il livello più basso per il mese dal 2016/17.

  • L’export, a novembre, ha registrato un calo dell’8,5% rispetto a novembre 2021 (-4% rispetto a ottobre), il livello più basso per il mese dal 2016/17. In particolare si segnala il calo della domanda cinese (-64% m/m) a causa delle restrizioni dovute all’impennata di casi Covid nel mese. Ancora in aumento, invece, la domanda indiana (+3% m/m) e in recupero la domanda europea (+13% m/m) sulla scia del rafforzamento dell’euro.
    A livello cumulato (ago-nov), si segnala un calo del 3,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna (-18% prodotto in guscio, +6,4% prodotto sgusciato).
  • Le spedizioni interne sono calate del 5% rispetto a novembre 2021 (-6% rispetto a ottobre).
  • I volumi committed (export + domestici), da inizio campagna, risultano in calo dell’8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Tuttavia, rappresentano il 27% della produzione totale prevista, quota in linea allo stesso periodo della scorsa campagna.
    Ne risulta un livello di stock, a fine novembre, ancora superiore del 5,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna – sebbene il gap si stia assottigliando (+6,7% a fine ottobre) -.

Il raccolto ricevuto dall’industriada inizio campagna (ago-nov), ha raggiunto circa 975.000 t, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta dell’83% del totale previsto dall’ABC ad agosto e da USDA nella prima previsione ufficiale di ottobre di 1,18 Mio t (-11% vs.2021/22).

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta circa il 39% della produzione totale, da inizio campagna si registra un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

LAND QI in collaborazione con l’ABC, a novembre, ha pubblicato la stima finale degli acri di mandorle 2022.

La superficie totale al 31 agosto 2022 è stata stimata a 1,64 milioni di acri (circa 662.556 ettari), in calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Si tratta del primo calo almeno degli ultimi 20 anni.

A causa dell’estrema siccità e della carenza idrica, circa il 2% degli acri sono stati classificati come stressati o abbandonati - ma comunque inclusi nel totale in quanto con possibilità di ripresa -. Gli acri rimossi (al 31 agosto), invece, che hanno contribuito al calo della superficie totale, sono stati superiori del 6% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Di fatto la carenza idrica continua ad essere la principale fonte di preoccupazione per le produzioni a venire: il Dipartimento delle risorse idriche, a inizio dicembre, ha annunciato uno stanziamento iniziale del 5% delle forniture richieste per il 2023 (0% lo stanziamento iniziale per il 2022).

AUSTRALIA

La raccolta è alle porte (inizio 2023) e le previsioni USDA sono di una produzione a 140.000 t, piuttosto in linea alla scorsa campagna (+0.7%). Una crescita produttiva limitata da un meteo poco favorevole, come riportato anche dall’ultimo aggiornamento di mercato rilasciato da Select Harvest, tra i principali produttori di mandorle in Australia. L’azienda, infatti, per questo nuova campagna 2022/23, prevede solo un leggero aumento della produzione, da 29.250 t nel 2021/22 a 30.000 t.

Intanto l’attività di export ha mantenuto un buon ritmo anche ad ottobre. Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia mostrano come, i volumi esportati nel mese siano aumentati del 105% rispetto a ottobre 2021, raggiungendo un record storico mensile. 

Spedizioni USA ad ottobre superiori alle aspettative, ma gli stock sono ancora alti

Mercoledì, 30 Novembre 2022

USA

Secondo gli ultimi dati dell’Almond Board of California (ABC), il raccolto ricevuto dall’industria, nei primi tre mesi della campagna 2022/23, ha raggiunto circa 752.000 t, in calo 7,7% rispetto allo stesso periodo 2021/22. Si tratta del 64% del totale previsto dall’ABC ad agosto e da USDA nella prima previsione ufficiale di ottobre (vedi precedente highlight) di 1,18 Mio t (-11% vs.2021/22).

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta circa il 39% della produzione totale, da inizio campagna si registra un calo del 13% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Intanto le spedizioni (export + interni) di ottobre hanno superato le aspettative del mercato (+7 %), registrando un aumento del 14% rispetto a settembre e un calo solo dell’1% rispetto allo stesso mese della scorsa campagna. In particolare:

  • Export in aumento del 9% rispetto a settembre, -1,9% rispetto a ottobre 2021. Si segnala la forte domanda dalla Cina, in aumento per il terzo mese consecutivo (+39% vs. settembre), per assicurarsi l’approvvigionamento necessario in vista del capodanno (22 gennaio).
  • Spedizioni interne in aumento del 27% rispetto a settembre, +0,6% rispetto a ottobre 2021.

Tuttavia, a livello cumulato, rimangono inferiori del 4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, complice anche la buona disponibilità di prodotto australiano che sta soddisfando parte della domanda globale.

Ne risulta un livello di stock ancora superiore del 6,7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

AUSTRALIA

Gli ultimi dati dell’Almond Board of Australia mostrano come l’export, a settembre, sia aumentato del 75% rispetto a settembre 2021, raggiungendo un record storico mensile. Anche su quest’origine, risulta particolarmente forte la domanda dalla Cina (+105% y/y), destinazione di oltre il 50% dei volumi australiani esportati nel mese.

Secondo le prime aspettative USDA, le esportazioni 2022/23 raggiungeranno un livello record (+13% vs. 2021/22); sebbene la produzione sia prevista rimanere sostanzialmente stabile a 140.000 t, stock iniziali record continueranno a garantire un buon livello di offerta.

SPAGNA

Le previsioni USDA, pubblicate nel Tree Nuts Report UE a inizio ottobre, sono di una produzione 2022/23 in calo per la seconda campagna consecutiva a 68.273 t (-27% rispetto al 2021/22), a causa di condizioni meteo sfavorevoli (gelate e siccità).


I prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da inizio novembre, hanno registrato un rimbalzo del 2%. Tuttavia, risultano ancora a livelli storici bassi per effetto dell’elevato livello di stock.

Stabili, da inizio settembre, i prezzi del prodotto spagnolo; nonostante il previsto calo produttivo, ad oggi le quotazioni risentono dei timori di un rallentamento dei consumi causa inflazione.

USDA 2022/23: mercato globale in deficit

Venerdì, 04 Novembre 2022

USDA ha pubblicato il “Tree Nuts: World Markets and Trade” con un aggiornamento dei dati sui fondamentali di mercato e le prime previsioni per la campagna 2022/23.

A livello globale, la produzione è prevista a circa 1,5 Mio t, in calo del 9,6% rispetto al 2021/22. Il calo è riconducibile ai deludenti raccolti in USA e UE non compensati dalla produzione australiana prevista sostanzialmente invariata. Si tratterebbe di una seconda campagna consecutiva di calo, fenomeno che non si registrava dal 2004/05.

consumi, invece, sono previsti rimbalzare del 6,7%, soprattutto per il crescente fabbisogno di import di Cina (+17%), India (+7%) e UE (+6%). Ne consegue una riduzione del 31% degli stock rispetto ai livelli record della scorsa campagna e un rapporto stock/utilizzi in calo dal 31,9% al 20,7%.

Con una domanda sostenuta e un marcato calo produttivo, il mercato globale andrebbe quindi incontro ad un deficit di circa 70.000 t (primo deficit dal 2016/17), sostenibile solo grazie a stock di riporto record.

USA

A raccolta ormai terminata, la produzione è prevista in calo dell’11% a 1,18 Mio t, con un aumento degli ettari produttivi (+4%) più che compensato dal calo delle rese per albero (-12%). La persistente siccità e il basso livello di riserve idriche in California hanno infatti impattato sulla fioritura e lo sviluppo culturale.

Il dato – in linea con le anticipazioni Areté - conferma le aspettative dell’Objective report di luglio e dell’Almond Board of California di agosto.

Nonostante la minor offerta, gli export sono previsti raggiungere un livello record di 960.000 t, +9% rispetto alla scorsa campagna (+7,6% in consumi interni); ne risulta un rapporto stock/utilizzi in calo dal 30,94% al 17,55% (minimi dal 2015/19).

Tuttavia, l’Almond Board of California, nel position report di ottobre, mostra export e spedizioni interne, a livello cumulato (agosto-ottobre), in calo rispettivamente dell’1,7% e del 6,7% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

UE

La produzione è prevista calare del 24% a 105.000 t (minimo dal 2017/18). Il calo è riconducibile al meteo sfavorevole (gelate e siccità) in Spagna e Italia.

Nonostante i consumi siano previsti in flessione (-4%), il fabbisogno di importazione aumenta; l’import è previsto raggiungere un record di 310.000 t, +6% rispetto alla scorsa campagna.

AUSTRALIA

Dopo quattro campagne record, per il 2022/23 USDA prevede una produzione (da inizio 2023) sostanzialmente stabile a 140.000 t, (+0,7% vs. 2021/22).

Grazie a stock iniziali record, l’offerta si manterrà elevata, con export previsti a livelli record, in aumento del 13% rispetto alla scorsa campagna (anche a fronte della minor offerta nelle altre aree di esportazione).


Le quotazioni del prodotto USA, da fine settembre, hanno registrato un calo dell’8%, complici l’elevato livello di stock e il congiunturale calo della domanda USA alleggerita dalla buona disponibilità di prodotto australiano 2021/22 (vedi precedente highlight).

Rallenta l’export USA a settembre; record per le spedizioni australiane

Lunedì, 17 Ottobre 2022

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di settembre.

Il raccolto ricevuto dall’industria, nei primi due mesi della campagna 2022/23, ha raggiunto circa 444.000 t, in calo dell’8,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Si tratta del 38% del totale previsto da USDA (Objective Report di luglio), e confermato dall’Almond Board ad agosto, di 1,18 Mio t (-11% rispetto alla scorsa campagna).

L’export, dopo il record segnato ad agosto (vedi precedente highlight), a settembre ha registrato un calo del 21% (-19% vs. settembre 2021), decisamente in controtendenza rispetto agli aumenti stagionali che in media caratterizzano questo mese.

A livello cumulato (ago-set), le esportazioni risultano inferiori dell’1,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. In calo soprattutto le spedizioni verso Cina (-7%) e India (-39%); in Europa, invece, nonostante il rallentamento che ha caratterizzato questo mese (-41% vs. agosto), il totale cumulato rimane superiore del 6% rispetto alla scorsa campagna.

In calo anche le spedizioni interne: -16% rispetto a settembre 2021, -16% rispetto al mese precedente. A livello cumulato, -10% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

SPAGNA

Le previsioni USDA, pubblicate nel Tree Nuts Report UE a inizio ottobre, sono di una produzione 2022/23 in calo per la seconda campagna consecutiva a 68.273 t (-27% rispetto al 2021/22), a causa di condizioni meteo sfavorevoli (gelate e siccità).

Il dato risulta inferiore rispetto alle aspettative INC di luglio, secondo cui il raccolto raggiungerà le 75.000 t, ma comunque in calo del 28% rispetto alla scorsa campagna.

AUSTRALIA

Secondo l’Almond Board of Australia, la raccolta 2022 (terminata ad aprile) pur rivelandosi al di sotto delle aspettative iniziali (145.000 t), ha raggiunto un record storico a 138.650 t, +7% rispetto alla campagna precedente.

Il buon livello di offerta continua così a sostenere l’attività di export: ad agosto, record storico per il mese, con un aumento del 33% rispetto ad agosto 2021 e +28% rispetto a luglio 2022.

La buona disponibilità di prodotto australiano è uno dei driver che sta alleggerendo la domanda di prodotto USA. Tuttavia, relativamente alla raccolta 2023, si segnalano problemi che hanno caratterizzato il periodo di impollinazione.


Le quotazioni del prodotto USA, da fine settembre, hanno registrato un calo del 3%, complice l’elevato livello di stock e il congiunturale calo della domanda. Più rigide le quotazioni in spagna a fronte della bassa offerta e dell’indebolimento dell’euro.

 

L’Almond Board of California conferma un calo produttivo di oltre il 10%

Mercoledì, 14 Settembre 2022

L’Almond Board of California ha pubblicato il Position Report di agosto con anche le prime previsioni dei fondamentali USA per la campagna 2022/23 da poco cominciata.

Le aspettative, come anticipato negli scenari Areté, sono di un mercato meno approvvigionato rispetto alla campagna 2021/22, sulla scia di una minor offerta (-2,5%) e di una domanda che, invece, si mantiene sostenuta e in crescita (+5,7%).

Infatti, nonostante stock iniziali record, l’offerta risentirà di una produzione prevista in calo dell’11% rispetto alla scorsa campagna a 1,18 Mio t - in linea con la previsione dell’Almond Objective Report pubblicato a luglio da USDA -, compromessa da siccità e carenza idrica.

Della produzione prevista, circa il 10% è stata già consegnata all’industria nel corso del primo mese della campagna; 120.000 t, -15,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Gli utilizzi, invece, sono previsti raggiungere 1,23 Mio t, in aumento del 5,7% rispetto al 2021/22 (+5,8% export, +5,6% domestici), complici anche i prezzi contenuti. I dati relativi al primo mese della campagna, mostrano già un buon inizio di stagione. Infatti, dopo il brusco calo di luglio, riconducibile in buona parte ai blocchi nel porto di Oakland (vedi precedente highlight), ad agosto, export e spedizioni interne hanno registrato aumenti, rispettivamente, del 45% e del 14,5% rispetto al mese precedente. In particolare, l’export ha raggiunto un record per il mese (+15,7% rispetto ad agosto 2021), trainato dalla domanda cinese (+33%) ed europea (+11%).

Anche in Spagna la raccolta è in pieno svolgimento e, come in California, il meteo avverso ha ridimensionato le aspettative sulla produzione.

Secondo l’associazione locale Asaja, (Asociación Agraria de Jóvenes Agricultores), l’impatto delle condizioni meteo avrebbe interessato il 59% delle superfici coltivate e l’entità dei danni varia a seconda delle regioni. Ad oggi, le aspettative sono di un calo produttivo del 29,27%, rispetto alla scorsa campagna, a 61.684 t; un calo in linea con le previsioni INC, secondo cui la produzione sarà inferiore del 28,5% (da 105.000 t a 75.000 t).


prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da fine agosto hanno registrato un aumento del 4%.

Primi rialzi anche per i prezzi spagnoli: tra agosto e settembre +4,5% per la comuna quotata a Reus.

L’elevato livello di stock USA pesa sui prezzi, ma cala la produzione

Martedì, 16 Agosto 2022

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di luglio.

  • L’export, dopo cinque mesi consecutivi di aumenti, ha registrato un calo del 48% rispetto al record di giugno (-29% rispetto a luglio 2021). Calo riconducibile in parte alle proteste degli autotrasportatori contro la legge AB5 della California iniziate il 18 luglio e che hanno portato a blocchi nel porto di Oakland fino al 25 luglio. Rispetto a giugno, rallentamenti soprattutto sui volumi esportati in India (-66%) ed Europa (-47%).
  • In calo anche le spedizioni interne: -10,5% rispetto a giugno, -19% rispetto a luglio 2021.

Complessivamente, i volumi spediti nel corso della campagna 2021/22 (ago-lug) risultano inferiori solo al record raggiuto la scorsa campagna (-5,4% interni, -10,6% export), ma il livello di stock rimane elevato, +40% rispetto alla campagna 2020/21.

Stock elevati che rappresentano un fattore ribassista per i prezzi, e che mantengono limitate le vendite sul prossimo raccolto (in corso); i volumi 2022/23 già contrattualizzati da maggio, sono inferiori del 16% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

I prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), da metà luglio, hanno registrato un calo del 7,5%, toccando i minimi da fine 2020; i principali operatori segnalano notevoli sconti offerti sugli stock 2021/22 per “far posto" al nuovo raccolto 2022/23.

La raccolta in California è iniziata, con la siccità e la carenza idrica che rimangono una costante preoccupazione. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Blue Diamond, nella Central Valley gli effetti dello stress idrico sono evidenti su molti frutteti.

Secondo le ultime previsioni riportate da USDA nell’Almond Objective Report di luglio (vedi precedente highlight), condurranno a una seconda campagna consecutiva di calo produttivo. In particolare il raccolto è previsto a 1,18 Mio t, -11% rispetto alla campagna 2021/22 (1,32 Mio t).

SPAGNA

Secondo le recenti previsione condivise da INC nel Magazine di luglio, la produzione raggiungerà 75.000 t, -28,5% rispetto alla campagna 2021/22 (105.000 t); si tratterebbe della seconda campagna consecutiva di calo.

Secondo l’associazione locale Asaja (Asociación Agraria de Jóvenes Agricultores), la raccolta nella provincia di Cordova è iniziata e le aspettative sono di una produzione in calo rispetto  alla campagna 2021/22 anche a causa della siccità e della conseguente riduzione delle forniture idriche a meno di 1/3 rispetto alle condizioni normali.  Nell’area di Castiglia-La Mancia (seconda area produttiva dopo l’Andalucia), invece, la raccolta è rallentata a causa delle alte temperature, che riducono il lavoro degli agricoltori a 2/3 ore al giorno.

AUSTRALIA

La produzione 2021/22 (terminata indicativamente ad aprile 2022) ha raggiunto circa 138,650 t, in aumento del 7% rispetto alla campagna precedente, ma inferiore rispetto le iniziali previsioni (145.000 t), complici le piogge che hanno impattato anche sulla qualità delle mandorle.

L’attività di export si mantiene elevata: a giugno, ha raggiunto il secondo livello più alto di sempre (+53% rispetto a maggio, +15% rispetto a giugno 2021).

Almond Objective Report: rivista a ribasso la produzione USA 2022/23

Lunedì, 18 Luglio 2022

Venerdì 8 luglio 2022, USDA ha pubblicato l’Almond Objective Report rivedendo a ribasso le previsioni sull’imminente raccolto 2022/23 USA fornite nel Subjective Forecast Report a maggio 2022.

In particolare, la produzione è prevista a 1,18 Mio t, -11% rispetto alla campagna corrente (1,32 Mio t) e -7% rispetto al dato di maggio.

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta il 38% della produzione totale, è previsto un calo del 12% a 454.000 t (circa 512.000 t nella campagna corrente).

Si tratterebbe della seconda campagna consecutiva di calo produttivofenomeno che non si registra almeno dalla campagna 2004/05.

La previsione è frutto di una revisione a ribasso delle rese su ettaro, che ora risultano in calo del 14% rispetto alla campagna corrente e al livello più basso dalla campagna 2009/10, compromesse non solo dalle gelate primaverili, ma soprattutto dalla perdurante condizione di siccità e carenza idrica in California.

Peso e dimensioni risultano sostanzialmente in linea con quelli della campagna in corso.

Intanto la domanda mantiene un ritmo elevato, come mostrano i dati pubblicati dall’Almond Board of California nel position report di giugno.

L’export, favorito anche da un leggero miglioramento della situazione logistica, è aumentato per il quinto mese consecutivo (+11% rispetto a maggio 2022), raggiungendo il livello più alto di sempre per il mese (+38% rispetto a giugno 2021).

Rispetto a giugno 2021 India +168%, Cina +33% e UE +16% nonostante il trend di indebolimento dell’€.

In leggera flessione le spedizioni interne (-0,3% rispetto a maggio 2022, -2% rispetto a giugno 2021).

A livello cumulato, i volumi spediti risultano inferiori solo al record raggiunto nello stesso periodo della scorsa campagna (-9% export, -4% interni).

Gli stock non commercializzati ancora elevati, rispetto al mese di maggio calano del 17%.

Sulla prossima campagna, i volumi già contrattualizzati da maggio, risultano in aumento del 13% per gli ordini interni e in calo del 51% per l’export.

Atteso un calo produttivo anche in Spagna. Secondo le recenti previsioni INC, da un potenziale raccolto 2022/23 di 144.000 t, la produzione è ora prevista a 75.000 t, in calo del 28,5% rispetto alla campagna corrente (105.000 t), complici le gelate di marzo e le abbondanti piogge durante il periodo di impollinazione.

Un calo in linea con quello previsto dalla “Mesa Nacional de Frutos Secos” del 28% (vedi precedente highlight).

In Australia l’attività di export si mantiene elevata rispetto alla media, anche se, a maggio, ha mostrato un leggero rallentamento.


Come previsto, i prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest), dopo i cali di giugno, hanno registrato i primi rimbalzi sulle aspettative di una minor offerta USA (+4,5% dall’uscita del report USDA).

 

Export USA ancora record. Vendite 22/23 ancora limitate.

Martedì, 14 Giugno 2022

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di maggio.

  • L’export è aumentato per il quarto mese consecutivo (+5,8% rispetto ad aprile 2022), raggiungendo il livello più alto di sempre per il mese (+29,4% rispetto a maggio 2021). A livello cumulato, quasi 700.000 t, volumi inferiori solo al record raggiunto nello stesso periodo della scorsa campagna.
  • Spedizioni interne in leggero aumento (+2,7%) rispetto al mese precedente ma inferiori dell’8,7% rispetto al record raggiunto a maggio 2021. A livello cumulato, 292.000 t, -4,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.
  • Contrattate circa 58.338 t della produzione 2022/23 (interni 30.886 t, export 27.451 t), -16% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, il livello più basso da maggio 2018. Le minori vendite di nuovo raccolto sono riconducibili agli elevati stock di raccolto 2021/22, che i produttori mirano a smaltire con maggiore priorità, oltre che alla reticenza a vendere nuovo prodotto ai bassi prezzi correnti.

A maggio il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 1,32 Mio t, inferiore (-6,2%) solo al record produttivo 2020/21 (1,41 Mio t). Il dato risulta in linea con la stima 2021/22 USDA pubblicata nel “Subjective Forecast Report” (1,32 Mio t).

Per la prossima campagna 2022/23, le prime previsioni (“Subjective Forecast Report” di maggio) pubblicate da USDA (vedi precedente highlight), sono di un calo produttivo a 1,27 Mio t, -3,9% rispetto alla campagna 2021/22.

Si tratterebbe della seconda campagna consecutiva di calo produttivo; fenomeno che non si registra almeno dalla campagna 2004/05.

Venerdì 8 Luglio 2022, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) pubblicherà l’Almond Objective Report, il quale, basandosi su misurazioni sul campo effettuate in un periodo più vicino al momento di raccolta, fornirà una previsione più accurata della produzione per la campagna 2022/23.

SPAGNA

Secondo la “Mesa Nacional de Frutos Secos”, nonostante il previsto aumento delle superfici produttive (+8%), la produzione 2022/23 è prevista calare per la seconda campagna consecutiva a 61.684 t, -29% rispetto alla campagna corrente (87.215 t).

Il calo è riconducibile a un meteo sfavorevole (gelate a nord del Paese, siccità a sud), che, durante il periodo di fioritura, ha danneggiato lo sviluppo delle piantagioni.

AUSTRALIA

L’Almond Board of California ha rivisto a ribasso la stima della produzione 2021/22 da 145.000 t a 138.650 t a causa delle continue piogge che hanno ostacolato l’ultima fase della raccolta. Nonostante la revisione, la produzione si conferma record, superiore dell’11% rispetto alla campagna 2020/21.

Il buon livello di offerta trova riscontro anche nell’export che, ad aprile 2022, ha raggiunto il livello più alto di sempre per il mese (+17% vs. aprile 2021).

Almond Subjective Report: produzione USA 2022/23 in calo per la seconda campagna consecutiva

Martedì, 17 Maggio 2022

Giovedì 12 Maggio 2022, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato il “Subjective Forecast Report” con le prime previsioni su rese e produzione USA per la campagna 2022/23.

I risultati sono basati su un sondaggio telefonico condotto tra il 19 Aprile e il 6 Maggio su 500 produttori di mandorle.

Le previsioni sono di un calo produttivo a 1,27 Mio t, -3,9% rispetto alla campagna 2021/22 (rivista in aumento a 1,32 Mio t, ma comunque inferiore al record 2020/21 di 1,41 Mio t).

Si tratterebbe della seconda campagna consecutiva di calo produttivo; fenomeno che non si registra almeno dalla campagna 2004/05.

Come anticipato nell’Acreage Report del 28 aprile, le superfici produttive sono previste aumentare del 3,8%, un tasso di aumento inferiore rispetto alla media delle ultime cinque campagne di circa il +6%. Tuttavia, l’aumento delle superfici, risulta insufficiente a compensare il previsto calo delle rese (-8% rispetto al 2021/22) al livello più basso dalla campagna 2015/16.  

Secondo le rilevazioni, infatti, le gelate, la siccità e il basso livello di scorte idriche in California avrebbero notevolmente impattato lo sviluppo culturale dopo un buon periodo di fioritura.


Intanto, la domanda estera 2021/22 si conferma sostenuta: gli ultimi dati dell’Almond Board of California mostrano come l’export, ad aprile, sia aumentato per il terzo mese consecutivo (+5,6% rispetto a marzo 2022), raggiungendo il livello più alto di sempre per il mese (+2% rispetto ad aprile 2021). Secondo alcuni operatori, le spedizioni avrebbero beneficiato di una maggiore disponibilità di navi e container; tuttavia la situazione logistica risulta ancora delicata.

A livello cumulato le esportazioni hanno raggiunto 612.000 t, volumi inferiori solo al record raggiunto nello stesso periodo della scorsa campagna.

In leggero calo le spedizioni interne: -13 % rispetto a marzo 2022 e a livello cumulato -3,8% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

La domanda di Non Pareil (che rappresenta circa il 40% del raccolto) è particolarmente elevata, con un premio superiore rispetto alla scorsa campagna rispetto ad altre varietà, soprattutto per i calibri maggiori, i cui volumi scarseggiano.

 

Il meteo alimenta l’incertezza sulla campagna 2022/23 in USA e in Spagna.

Mercoledì, 20 Aprile 2022

BREAKING NEWS 12 MAGGIO:

USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato il “Subjective Forecast Report” con un aggiornamento delle stime di rese e produzione USA di mandorle 2021/22 e con le prime previsioni 2022/23.

Le previsioni sono basate su un sondaggio telefonico condotto da USDA tra il 19 Aprile e il 6 Maggio su 500 produttori di mandorle.

Campagna 2021/22:

  • Aree: 534.186 ha, +5,6% vs. 2020/21
  • Rese: 2,48 t/ha, -11,2% vs. 2020/21
  • Produzione: 1.322.223 t, -6,4% vs. 2020/21

Campagna 2022/23:

  • Aree: 554.420 ha, +3,8% vs. 2021/22
  • Rese: 2,29 t/ha, -7,7% vs. 2021/22
  • Produzione: 1.270.060 t, -3,9% vs. 2021/22

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di marzo.

  • Export ancora in aumento e al livello più alto da inizio campagna: 111.123 t +19% rispetto a febbraio.
  • In aumento e al livello record da inizio campagna anche le spedizioni interne: 586 t, +35% rispetto a febbraio.
  • Il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 1,32 Mio t, in calo del 6,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, ma superiore del 3,6% rispetto alla stima di produzione 21/22 di 1,27 Mio t precedentemente pubblicata da USDA. 

Riguardo al prossimo raccolto, secondo quanto riportato da Blue Diamonds, danni da gelo e perdite significative si sono registrate nel Sacramento Valley, regione settentrionale della California, dove la fioritura è iniziata in anticipo quest’anno.

Ma il principale elemento di preoccupazione rimane la carenza idrica: con la maggior parte dei bacini ancora al di sotto della media, la “Central Valley Project” ha dichiarato di non riuscire a fornire acqua agli agricoltori e le forniture dello “State Water Project” sono state ridotte dal 15 al 5%.

Sul mercato forward 22/23 i venditori sono riluttanti a chiudere contratti in attesa di avere un’idea più chiara del raccolto.

SPAGNA

Meteo sfavorevole anche in Spagna, dove, a inizio aprile, le temperature più basse almeno degli ultimi 30 anni potrebbero aver danneggiato significativamente le piantagioni di mandorle (fiorite nelle ultime settimane).

AUSTRALIA

La raccolta è ancora in corso e, secondo fonti locali, dovrebbe concludersi con volumi record: le aspettative di Rural Bank sono di una produzione di oltre 140.000 t (+16.000 t rispetto alla stima per il 2021) e in linea con le previsioni USDA (145.000 t) e dall’Almond Board of Australia (147.000 t).

Record anche per le esportazioni, che, a livello cumulato, da marzo 2021 a febbraio 2022, hanno registrato un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, raggiungendo il livello più alto almeno dalla campagna 2011/12.

Select Harvest, tra i principali produttori di mandorle in Australia, nell’ultimo aggiornamento di mercato, indica come la produzione di mandorle, negli ultimi dieci anni, sia più che raddoppiata, assecondano il forte aumento della domanda soprattutto dall’Europa, dall’India e dalla Cina.  

Si segnala, inoltre, un accordo di libero scambio con l’India che prevede la riduzione del 50% del dazio all’import di mandorle (in guscio e sgusciate) su un contingente tariffario annuo di 34.000 t.


Il prezzo del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest) da fine febbraio ha registrato un aumento del 5,5%.

La domanda di Non Pareil (che rappresenta circa il 40% del raccolto) è elevata, e la varietà risulta a premio rispetto ad altre, soprattutto per i calibri maggiori, i cui volumi scarseggiano.

Incertezza sul raccolto USA 22/23, prezzi in aumento

Lunedì, 14 Marzo 2022

 USA

  • L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di febbraio.
    • L’export, dopo due mesi consecutivi di cali, a febbraio, è aumentato del 32% rispetto a gennaio, ed ha registrato il secondo livello più alto di sempre per il mese (secondo solo al record della scorsa campagna). A livello cumulato, il ritardo rispetto alla scorsa campagna è del 21%, anche a fronte della crisi del trasporto marittimo.
    • In contrazione le spedizioni interne che hanno registrato il livello più basso da inizio campagna, -20% rispetto al mese precedente (-24% rispetto a febbraio 2021). Un calo in parte riconducibile alla stagionalità oltre che ad un congiunturale rallentamento della domanda dopo i livelli sostenuti degli scorsi mesi.
    • Il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 1,31 Mio t, in calo del 6,3% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, ma superiore del 3% rispetto alla stima di produzione 21/22 di 1,27 Mio t precedentemente pubblicata da USDA. Nonostante il calo rispetto alla scorsa campagna, la produzione, sopra le aspettative iniziali, rimane al livello più alto dopo il record 20/21 (1,41 Mio t).
  • Sul raccolto 2022/23, preoccupano le gelate e la siccità.
    • La fioritura è iniziata in anticipo quest’anno, e le recenti gelate potrebbero aver danneggiato significativamente le aree produttive. Secondo le prime valutazioni di fonti locali, nelle aree settentrionali della Central Valley, oltre la metà del raccolto potrebbe aver subito danni. Tuttavia, è ancora presto per quantificare le eventuali perdite.
    • Con la persistente siccità, la maggior parte dei bacini idrici della California sono ancora al di sotto della media e il Bureau of Reclamation ha annunciato l’intenzione di fornire quantità minime di acqua agli agricoltori: alcune aree riceveranno il 25% del loro consumo idrico storico, altre addirittura lo 0%.

AUSTRALIA

Fonti locali confermano la prospettiva di un raccolto record. Rural Bank nell’”Australian Agricultural Outlook 2022” segnala una produzione di oltre 140.000 t (+16.000 t rispetto alla stima per il 2021) e in linea con le previsioni USDA (145.000 t) e dall’Almond Board of Australia (147.000 t).

La crescente offerta australiana trova riscontro anche nell’export; a livello cumulato nel periodo marzo 2021 - gennaio 2022, +14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Domanda sostenuta principalmente dalla Cina (+35% vs. 2020/21), primo acquirente con oltre il 40% dei volumi totali esportati.


Come previsto, la ripartenza dell’export USA e le preoccupazioni per il raccolto 22/23, hanno trasmesso rialzi ai prezzi, il benchmark per il prodotto USA, dopo aver toccato i minimi da inizio campagna, da fine febbraio ha registrato un aumento del 5%.

Export USA ancora in calo. Offerta elevata, ma c’è incertezza per il 22/23.

Martedì, 15 Febbraio 2022

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di gennaio.

  • L’export, ha registrato il livello più basso da inizio campagna: -18% rispetto a gennaio 2021 e -11% rispetto al mese precedente. Tra agosto e gennaio si registra un -22% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, il livello più basso dalla campagna 16/17. L’attività di export sottotono è riconducibile principalmente ai problemi logistici ai porti e alle vendite record della scorsa campagna.
  • Il raccolto ricevuto dall’industria ha raggiunto 1,28 Mio t, in calo del 6,5% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna, ma superiore dell’1% rispetto alla stima di produzione 21/22 di 1,27 Mio t precedentemente pubblicata da USDA e dall’Almond Board. Nonostante il calo rispetto alla scorsa campagna, la produzione, sopra le aspettative iniziali, rimane al livello più alto dopo il record 20/21 (1,41 Mio t).
  • Le spedizioni interne, meno influenzate dai limiti logistici, si confermano invece in salute: 30.197 t, in aumento del 13% rispetto a gennaio 2021 (+3,5% rispetto al mese precedente) e al livello più alto da inizio campagna. A livello cumulato, leggermente superiori (+0,3%) rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Da segnalare la partnership annunciata da USDA con il porto di Oakland con l’obiettivo di creare un nuovo sito “pop-up” di 25 acri per favorire il carico dei container; un intervento che potrebbe alleviare la congestione portuale e ripristinare i servizi di spedizione nei prossimi mesi.

Intanto si avvicina il periodo di fioritura in California, determinante per il raccolto 22/23. I bacini idrici risultano ancora carenti, e la siccità ha caratterizzato il mese di gennaio.

Sul prossimo raccolto da monitorare anche gli elevati costi produttivi; l’aumento dei costi degli energetici e dei fertilizzanti che stanno spingendo gli agricoltori a ridimensionare le consuete pratiche colturali.

AUSTRALIA

La raccolta sta iniziando e fonti locali confermano la prospettiva di un raccolto record. Rural Bank nell’”Australian Agricultural Outlook 2022” segnala una produzione di oltre 140.000 t (+16.000 t rispetto alla stima per il 2021) e in linea con le previsioni USDA (145.000 t) e dall’Almond Board of Australia (147.000 t). Secondo quanto riportato dall’amministratore delegato di Select Harvest, tra i principali produttori di mandorle in Australia, anche la qualità e il calibro risultano in linea con le aspettative.

Il congiunturale rallentamento della domanda, l’offerta USA sopra le aspettative e il promettente raccolto australiano hanno trasmesso ribassi alle quotazioni: -13% da inizio gennaio. 

 

USA: spedizioni interne record, ma l’export rallenta.

Lunedì, 17 Gennaio 2022

USA

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di dicembre:

  • Le esportazioni continuano ad essere ostacolate dai problemi logistici legati alla pandemia. L’export, a dicembre, ha registrato il livello più basso da inizio campagna: -36,5% rispetto a dicembre 2020, -20% rispetto a novembre 2021. A livello cumulato (agosto-dicembre), -22,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. In calo soprattutto le spedizioni verso India (-22%), Cina (-29%) ed Europa (-25%), che, in attesa di un miglioramento lato logistica fanno affidamento agli stock accumulati dopo gli acquisti record della scorsa campagna.
  • Il calo della domanda estera è solo parzialmente compensato dalla domanda interna. Le spedizioni interne a dicembre 2021 risultano in aumento del 5,8% rispetto a dicembre 2020 e ai livelli più alti per il mese. Tuttavia, a livello cumulato, -2% rispetto al 20/21.
  • Il raccolto ricevuto dall’industria, da agosto, ha raggiunto 1,21 Mio t, -7,4% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Il 95% del raccolto previsto da USDA per la campagna 21/22 (1,27 Mio t; -10% vs 20/21) risulta dunque già consegnato.

Secondo Blue Diamond, nonostante le entrate del raccolto continuino a registrare un trend inferiore rispetto alla scorsa campagna, la produzione totale statunitense potrebbe raggiungere 1,3 Mio t (-7% rispetto al record produttivo 20/21, un dato più ottimista rispetto a quello di USDA).

Intanto la California ha ricevuto un buon livello di precipitazioni nel mese di dicembre, ma, dopo la grave siccità dello scorso anno, ci vorranno precipitazioni prolungate nei prossimi mesi affinché si ripristinino i livelli medi storici dei bacini idrici.

AUSTRALIA

A breve inizierà la raccolta in Australia; l’Almond Board prevede un record produttivo a 147.000 t. La crescente offerta australiana trova riscontro anche nell’exporta livello cumulato nel periodo marzo 2021-novembre 2021, +17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


I prezzi hanno registrato leggeri ribassi tra dicembre e gennaio. Tuttavia, la logistica rallentata, la crisi energetica, l’incertezza durante il periodo di fioritura USA, e il recupero dei consumi, rappresentano potenziali rischi di rialzo nel breve periodo.

Porti USA congestionati, i prezzi rimbalzano.

Mercoledì, 22 Dicembre 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di novembre:

  • Il raccolto ricevuto dall’industria, da agosto, ha raggiunto 1,05 Mio t, -4,2% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. L’83% del raccolto previsto da USDA per la campagna 21/22 (1,27 Mio t; -10% vs 20/21) risulta dunque già consegnato.
  • L’export, dopo i rallentamenti di ottobre, a novembre è aumentato di circa il 2,7% (aumento inusuale per il mese), ma si mantiene in ritardo rispetto al record della scorsa campagna. A livello cumulato, da inizio campagna, -19% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. In calo anche le spedizioni interne (-3,7%).

La minor attività di export risente degli acquisti record della scorsa campagna da parte dei paesi consumatori, ma soprattutto è riconducibile alle difficoltà logistiche e alla scarsa disponibilità di container.

I porti di Los Angeles e Long Beach sono congestionati, tanto che l’industria statunitense sta adottando misure straordinarie come il prolungamento degli orari di attività. Secondo Blue Diamonds i tempi di spedizioni, in alcuni casi, sono raddoppiati o addirittura triplicati.

Intanto in Australia le esportazioni mantengono un ritmo decisamente migliore: a livello cumulato nel periodo marzo 2021-ottobre 2021, +22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un’elevata domanda che potrà contare su un’offerta 2022 prevista altrettanto in crescita: secondo il Board infatti, il raccolto australiano raggiungerà un record di 147.000 t.

 

Cala l’export USA, prezzi in leggera flessione

Giovedì, 25 Novembre 2021

Dopo i ritmi record della campagna 20/21 e della prima parte della campagna in corso, l’export americano ha mostrato qualche segno di cedimento.

Nel position report di novembre, L’Almond Board of California mostra infatti come, a ottobre, le esportazioni USA abbiano registrato un calo del 7% rispetto a settembre, un -36% rispetto a ottobre 2020. A livello cumulato, rispetto alla scorsa campagna gli export risultano in calo del 18,6%. In calo anche le spedizioni interne, da inizio campagna, -3,6%.

Il rallentamento dell’export, in controtendenza rispetto alla stagionalità, è in parte riconducibile all’aumento dei prezzi (leggera flessione della domanda), ma soprattutto ai rallentamenti logistici che stanno caratterizzando i porti USA.

Il 16 novembre, INC ha pubblicato il Magazine Nutfruit con le previsioni di produzione per la campagna 21/22. Per gli Stati Uniti viene prevista una produzione di circa 1,24 Mio t, -10% rispetto al record della scorsa campagna. Il dato risulta leggermente inferiore rispetto alla previsione USDA di ottobre di 1,27 Mio t (vedi precedente highlight). Calo produttivo anche per la Spagna a 109.200 t, -6% rispetto al 20/21, con rese inferiori di circa il 2-3%.

Buone le aspettative per il raccolto in Australia (inizio 2022) dove l’Almond Board of Australia prevede un record produttivo a 147.000 t. La crescente offerta australiana trova riscontro anche nell’export; a livello cumulato nel periodo marzo 2021-settembre 2021, +34% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

USDA: cala l’offerta globale, la domanda resta invece sostenuta.

Giovedì, 28 Ottobre 2021

Il Dipartimento dell’Agricoltura USA ha aggiornato i dati sui fondamentali di mercato pubblicando le prime previsioni per la campagna 2021/22.

I dati, disponibili nella tab “Supply/Demand & Trade”, mostrano un atteso calo del livello di approvvigionamento del mercato.

A livello globale la produzione è prevista in calo dell’8% rispetto al 20/21 (primo calo dal 14/15) con calo in USA e UE non compensato da un aumento in Australia. I consumi sono previsti a livello record portando ad una riduzione del 20% degli stock dai livelli record della scorsa campagna. Aumenta il flusso degli scambia da USA e Australia verso UE e Cina.

USA: a raccolta ormai terminata, la produzione è prevista in calo del 10% con un aumento degli ettari produttivi (+6%) più che compensato dal calo delle rese per albero (-18%) e del peso kernel (-3%). La siccità e il basso livello di scorte idriche in California hanno infatti impattato sullo sviluppo culturale dopo un buon periodo di fioritura (le aspettative inziali degli agricoltori erano di una produzione record). Export previsti a livello record, con un calo del rapporto stock/utilizzi dal 20,42% al 14,75% (minimi dal 18/19).

UE: previsto un calo produttivo del 15% riconducibile alle gelate durante i periodi di fioritura in Spagna e Italia. L’UE aumenterà quindi il proprio fabbisogno di importazione con import previsti a livelli record.

Australia: produzione (in arrivo tra il Q2 e il Q3 del 2022) prevista in aumento del 14% al livello record di 145.000 t con un meteo favorevole dopo la fioritura e buona disponibilità per l’irrigazione. Il calo dell’offerta USA appesantirà però la domanda di prodotto dall’Australia con export previsti in aumento del 20% ad un record di 90.000 t.

Domanda sostenuta anche dalle altre aree di importazione oltre all’UE. In Cina l’import è previsto aumentare del 20% anche grazie alle licenze di importazione a dazio zero dagli USA. In India, leggero ridimensionamento rispetto alla scorsa campagna, ma comunque il secondo livello di importazione più alto a livello storico.


I dati dell’Almond Board of California di settembre mostrano un buon livello di esportazione USA, anche se, rispetto alla scorsa campagna, le esportazioni di settembre sono risultate in leggero calo, con un cumulato in calo del 6,2%. A pesare è un congiunturale rallentamento della domanda dopo i record degli scorsi mesi e i problemi che caratterizzano la logistica. Si tratta comunque di livelli ben superiori rispetto alla media delle ultime campagne.

Domanda sostenuta e preoccupazioni lato offerta alimentano i rialzi di prezzo

Martedì, 14 Settembre 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di agosto.

Da segnalare la previsione di una campagna USA 21/22 meno approvvigionata rispetto alla campagna 20/21. Il calo è soprattutto riconducibile a una minore offerta (circa -4%) e a una domanda che si mantiene sostenuta dopo il recupero degli ultimi mesi.

Nel primo mese della campagna infatti l’export ha registrato un aumento del 10,8% rispetto ad agosto 2020 (+30% Asia, +12% Europa).

La previsione della produzione USA è invece confermata in calo del 10% a 1,27 Mio t, dato in linea con l’Almond Objective Report pubblicato da USDA a luglio, per il grave deficit idrico in California.

Se anche in Spagna le previsioni sono di un calo produttivo, in Australia, l’Almond Board prevede un aumento produttivo del 17% a 148.000 t. Tuttavia la raccolta Australiana inizierà solo nella prima parte del 2022 a fronte di una domanda che è già particolarmente sostenuta. Il Board, nello “shipment report” di luglio, mostra infatti export a livello cumulato (marzo 2021-luglio 2021) in aumento del 51% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

La minore offerta, la sostenuta domanda, ma anche i rallentamenti ai porti, alla logistica e alla disponibilità di navi e container legati alla pandemia stanno trasmettendo volatilità rialzista ai prezzi.

I prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest) da fine agosto sono aumentati del 20%; +65% rispetto ai minimi di agosto 2020.

prezzi spagnoli seguono quelli del prodotto USA: da giugno +41,5% per la comuna quotata a Reus.

Le aspettative di un calo produttivo in USA e in Spagna e la domanda sostenuta guidano i prezzi a rialzo

Venerdì, 30 Luglio 2021

Il mercato è definitivamente entrato in una fase rialzista.

I prezzi del prodotto USA (US 23/25 Non Pareil, CIF Europa N Ovest) sono aumentati dell’11% in una settimana; +30% rispetto ai minimi di agosto 2020.

I prezzi spagnoli seguono quelli americani: da giugno +26% per la comuna quotata a Reus.

A pesare sui prezzi sono le aspettative di un calo produttivo 21/22 in USA e Spagna e una domanda che si conferma particolarmente sostenuta.

USDA nell’Almond Objective Report pubblicato il 12 luglio, prevede una produzione USA 21/22 a 1,27 Mio t, -10% rispetto al record della campagna corrente (1,41 Mio t). Il dato risulta in linea con le aspettative pubblicate da INC nel Magazine Nutfruit di luglio 21.

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta il 39% della produzione totale, è previsto un calo del 15% a 498.000 t (circa 590.000 t nella campagna corrente).

Il previsto calo produttivocome anticipato da Areté, è riconducibile alla bassa disponibilità d’acqua e alle temperature particolarmente elevate del mese di giugno che hanno negativamente influenzato lo sviluppo del raccolto.

Anche in Spagna si attende una produzione 21/22 deludente. Secondo Nutfruit, nonostante un aumento delle superfici in produzione del 4% rispetto alla campagna corrente, il raccolto è previsto in calo del 6% (109.216 t) rispetto ai livelli record della 20/21 (115.633 t) a causa delle gelate che, nella seconda metà di marzo, hanno interessato le principali zone di produzione.

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Intanto, nonostante la logistica rallentata e rincarata dalla pandemia, la domanda si conferma sostenuta come mostrano gli ultimi dati dell’Almond Board of California.

Ancora nessuna previsione sulla produzione in Australia per la campagna 21/22 (raccolta 2022), ma le condizioni di fioritura sembrano favorevoli.

Almond Objective Report: rivista a ribasso la produzione USA 21/22

Martedì, 13 Luglio 2021

Lunedì 12 luglio 2021, USDA ha pubblicato l’Almond Objective Report rivedendo a ribasso le previsioni sul prossimo raccolto USA fornite nel Subjective Forecast Report a maggio 2021.

In particolare, la produzione 21/22 è prevista a 1,27 Mio t, -10% rispetto al record della campagna corrente (1.41 Mio t) e -12,5% rispetto al dato di maggio.

Per la varietà Nonpareil, che rappresenta il 39% della produzione totale, è previsto un calo del 15% a 498.000 t (circa 590.000 t nella campagna corrente)

La previsione è frutto di aree produttive in aumento (+6,4% rispetto alla campagna corrente) ma di rese in calo del 15,3% rispetto al record della campagna corrente.

Il previsto calo produttivo è riconducibile alla bassa disponibilità d’acqua e alle temperature particolarmente elevate del mese di giugno che hanno negativamente influenzato lo sviluppo del raccolto.

Intanto la domanda continua ad essere particolarmente sostenuta come mostrano i dati pubblicati dall’Almond Board of California nel position report di giugno.

Gli export, a un mese dalla fine della campagna, hanno raggiunto 876.000 t, +30% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. Ancora sostenuta la domanda Asiatica e Europea (+68% Cina, +45% India, +20% Europa). Le spedizioni interne risultano invece in crescita del 4,4%. Aumenti anche per i volumi contrattualizzati: da inizio campagna, export +64,8%, interni +6,4%.

Atteso un calo produttivo anche in Spagna. Le prime previsioni Nutfruit indicano una produzione 21/22 a 109,216 t, -6% rispetto ai livelli record della campagna 20/21 (115.633 t). Il dato risulta in linea con le aspettative dell’associazione locale Descalmendra che prevede un raccolto in calo a 109.234 t, a causa della scarsa impollinazione e delle gelate che, nella seconda metà di marzo, hanno interessato le principali zone di coltivazione.

 

Preoccupa la carenza idrica in California.

Martedì, 15 Giugno 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di maggio:

Le spedizioni USA, nonostante il calo rispetto ad aprile, a livello cumulato si confermano decisamente superiori rispetto alla scorsa campagna. 

  • Gli export, a due mesi dalla fine della campagna 20/21, hanno già raggiunto un livello record di 806.000 t, +29,7% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. Determinante, oltre ai bassi prezzi, è la sostenuta domanda Asiatica e Europea (+72% Cina, +54% India, +18% Europa). 
  • Le spedizioni interne risultano in crescita del 3,8%.
  • Aumenti anche per i volumi contrattualizzati: da inizio campagna, export +72,7%, interni +0,3%.
  • Già contrattate circa 105.000 t della produzione 2021/22 (interni 44.758 t, export 60.252 t).

A maggio il raccolto ricevuto dall’industria risulta a 1,41 Mio t, superiore del 22,3% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna e superiore rispetto alla stima di produzione 20/21 rivista a rialzo da INC (1,38 Mio t) in occasione della “INC 3D Online Conference” tenutasi a fine maggio. Il dato risulta in linea con quanto precedentemente pubblicato da USDA e confermato da Areté.

Campagna 2021/22

USA: Per la prossima campagna le prime previsioni (“Subjective Forecast Report” di maggio) pubblicate da USDA (vedi precedente highlight), sono di un ulteriore record produttivo a 1,45 Mio t, +2,6% rispetto all’ultima stima 20/21 con un aumento del 6,4% delle superfici produttive.

Il dato risulta superiore rispetto alle previsioni 21/22 recentemente pubblicate da INC di 1,42 Mio t.

L’anticipazione Areté resta invece quella di una leggera flessione produttiva a 1,35 Mio t, con la siccità che (come anticipato da Blue Diamond) potrebbe rallentare la produzione.

SPAGNA: Nutfruit prevede una produzione a 109.216 t, -6% rispetto ai livelli record della campagna 20/21 (115.633 t) a causa delle gelate che hanno interessato, nella seconda metà di marzo, le principali zone di coltivazioni; il dato risulta in linea con le previsioni di fonti locali a 109.234 t.


I prezzi del prodotto USA hanno registrato rialzi: da fine aprile +8%.

USDA: altro record produttivo in USA. La domanda rimane sostenuta.

Giovedì, 13 Maggio 2021

Mercoledì 12 Maggio 2021, USDA ha pubblicato il “Subjective Forecast Report” con le prime previsioni dei produttori su rese e produzione USA 2021/22.

Le previsioni sono basate su un sondaggio telefonico condotto da USDA tra il 19 Aprile e il 6 Maggio su 500 produttori di mandorle.

Le previsioni sono di un ulteriore record produttivo a 1,45 Mio t, +2,6% rispetto alla produzione della 2020/21 (rivista in aumento a 1,42 Mio t).

Come anticipato nell’Acreage Report del 22 Aprile, le superfici produttive sono previste aumentare del 2,6%. Le rese sono invece previste in leggero calo rispetto alla scorsa campagna (-2,4%) ma si confermano al secondo livello più alto degli ultimi 10 anni.

Dopo un inverno siccitoso la fioritura è avvenuta in condizioni favorevoli. Ad aprile la fase di crescita si è confermata eccellente.

Il dato è andato in controtendenza rispetto alle aspettative di Blue Diamond che prevedeva un leggero calo produttivo a 1,27 Mio t.

La domanda continua ad essere particolarmente sostenuta:

Le spedizioni USA, complici anche i prezzi bassi, da inizio campagna si confermano in aumento. Gli export, da agosto a fine aprile, hanno totalizzato il 27,8% in più rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. A pesare è soprattutto la sostenuta domanda Asiatica e Europea (+67% Cina, +57% India, +16% Europa). Le spedizioni interne risultano invece in crescita del 2%.

Aumenti anche per i volumi contrattualizzati: da inizio campagna, export +74,4%, interni +17,5%.

 

Export USA sostenuti, bene il raccolto in Australia.

Giovedì, 15 Aprile 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di marzo.

Le spedizioni USA, complici anche i prezzi bassi da inizio campagna, si confermano in aumento. Gli export, da agosto a fine marzo, hanno totalizzato il 23,8% in più rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. A pesare è soprattutto la sostenuta domanda Asiatica e Europea (+59% Cina, +51% India, +14% Europa). Le spedizioni interne risultano invece in crescita del 3,7%.

Aumentano anche i volumi “committed”; da inizio campagna, export +87%, interni +10,2%.

A marzo il raccolto ricevuto dall’industria risulta di 1,403 Mio t, superiore del 22,1% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna e superiore alla produzione 20/21 prevista da USDA lo scorso ottobre (1,361 Mio t) e alle aspettative di 1,333 Mio t pubblicate da INC nel Magazine Nutfruit di marzo 21.

In Australia la raccolta è in pieno svolgimento. Nonostante le recenti inondazioni in New South Wales (una delle maggiori aree produttive) abbiano causato ritardi, il meteo favorevole in altre regioni cardine e la maturazione di nuove piantagioni alimentano ottimismo per il raccolto 2021. Alcuni produttori, infatti, segnalano un raccolto record, superiore del 10% rispetto al raccolto 2020, in linea con le previsioni dell’Almond Board of Australia e di Nutfruit a 123.000 t (3.000 t in più rispetto al dato USDA).

Durante la fioritura in Californiale aspettative di Blue Diamond per la prossima campagna USA sono di un calo produttivo, con rese previste in ridimensionamento. Le previsioni saranno più attendibili nelle prossime settimane, ma ad oggi ci si aspetta un raccolto di circa 1,27 Mio t.

 

Domanda di nuovo in aumento. Aspettative di un calo produttivo in USA.

Martedì, 16 Marzo 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di febbraio.

Come previsto la domanda di prodotto USA, dopo i cali di gennaio riconducibili ai problemi logistici ai porti della costa occidentale (vedi precedente highlight), ha registrato aumenti sostenuti.

Rispetto a gennaio export e spedizioni interne sono aumentati rispettivamente del 21% e del 19,5%, aumenti anche rispetto allo stesso mese dello scorso anno (+19,3% e +9,1%). I dati di febbraio includono anche alcune quantità di gennaio erroneamente omesse da un reporter.

A livello cumulato, rispetto alla scorsa campagna gli export risultano in aumento del 20,3%,+6,4% per le spedizioni interne. Questo nonostante le problematiche logistiche non siano ancora risolte.

A febbraio il raccolto ricevuto dall’industria risulta di 1,400 Mio t, superiore del 22% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna e superiore alla produzione 20/21 prevista da USDA lo scorso ottobre (1,361 Mio t) e alle aspettative di 1,333 Mio t pubblicate da INC nel Magazine Nutfruit di marzo 21.

In SpagnaNutfruit conferma una produzione 2020 record di 115.633 t, superiore del 28,5% rispetto alla produzione 2019/20. Spagna che continua ad aumentare il proprio ruolo da esportatore.

Produzioni record anche in Australia, per la campagna 20/21 (raccolta 2021) l'Almond Board of Australia e Nutfruit prevedono un record a 123.000 t (3.000 t in più rispetto al dato USDA).

Durante la fioritura in California, le aspettative di Blue Diamond per la prossima campagna USA sono di un calo produttivo, con rese previste in ridimensionamento. Le previsioni saranno più attendibili a metà aprile, ma ad oggi ci si aspetta un raccolto di circa 1,27 Mio t.

 

La logistica frena la domanda. Aspettative di una minor offerta USA 21/22.

Martedì, 23 Febbraio 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di gennaio indicando un rallentamento dei consumi e degli export USA rispetto al mese precedente e allo stesso mese dello scorso anno.

Il rallentamento è soprattutto riconducibile ai problemi logistici che stanno caratterizzando i porti della costa occidentale.

Non si tratta quindi di un calo strutturale della domanda, che, ad oggi, rimane sostenuta rispetto alla scorsa campagna (export +20,4%, consumi +5,9%). In forte aumento anche i volumi contrattualizzati che devono ancora essere spediti.

A gennaio il raccolto ricevuto dall’industria risulta di 1,375 Mio t, superiore del 20,6% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna e superiore alla produzione 20/21 prevista da USDA lo scorso ottobre (1,361 Mio t). La qualità risulta buona, con un basso tasso di danni da insetti (1,35% rispetto all’ 1,64% della scorsa campagna).

In Spagna, Nutfruit stima una produzione 2020 record di 115.633 t, superiore del 28,5% rispetto alla produzione 2019/20. Spagna che continua ad aumentare il proprio ruolo da esportatore.

Produzioni record anche in Australia, per la campagna 2020/21 (raccolta 2021) l'Almond Board of Australia e USDA prevedono un ulteriore record a 120.000 t.­

Con l’avvicinarsi del periodo di fioritura in California, le prime aspettative di Blue Diamond per la prossima campagna sono di un calo produttivo, con rese previste in ridimensionamento.

 

Almond Board of California: produzione record, ma domanda in aumento.

Giovedì, 14 Gennaio 2021

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di dicembre. 

Gli utilizzi USA si confermano in forte aumento rispetto alla scorsa campagna. Tra agosto e dicembre i consumi e gli export sono aumentati rispettivamente dell’11,5% e del 26,3% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

In forte aumento anche i volumi “committed”; export +88%, domestici +17,5%. Si segnala soprattutto la ripresa della domanda Asiatica e Europea (+54% Cina, +79% India, +13% Europa).

L’aumento della domanda è giustificato dai prezzi bassi e dal secondo anno di raccolto record. A dicembre il raccolto ricevuto dall’industria risulta superiore del 20% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna. La qualità risulta buona, con un basso tasso di danni da insetti (1,35% rispetto all’ 1,64% della scorsa campagna).

L'11 novembre 2020 INC ha pubblicato il Magazine Nutfruit con le previsioni di produzione per la campagna 2020/21.

Per gli Stati Uniti, viene prevista una produzione record pari a 1.333.562 tIl dato risulta di poco inferiore rispetto a quanto riportato da USDA, confermato dall’ Almond Board of California e anticipato da Areté (1,36 Mio t).

In Spagna, è prevista una produzione record di 115.633 t, superiore del 28,5% rispetto alla produzione 2019/20. Spagna che continua ad aumentare il proprio ruolo da esportatore.

Produzioni record anche in Australia, con la raccolta 2020 superiore del 6,4% rispetto alla raccolta 2019. Per la campagna 2020/21 (raccolta 2021) l'Almond Board of Australia e USDA prevedono un ulteriore record a 120.000 t.­

 

Vendite USA in calo tra ottobre e novembre, ma ancora sostenute rispetto alla scorsa campagna.

Mercoledì, 16 Dicembre 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il position report di novembre. Nonostante i rallentamenti rispetto al mese di ottobre, gli export e i consumi USA, da inizio campagna (agosto) a novembre, si mantengono a livelli superiori rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna; export +25%, consumi +13%. In forte aumento anche i volumi “committed”; export +79%, domestici +28%. Si segnala soprattutto la ripresa della domanda Asiatica e Europea (+33% Cina, +82% India, +12% Europa).

L’aumento della domanda è giustificato dai prezzi bassi e dal secondo anno di raccolto record. A novembre il raccolto ricevuto dall’industria risulta superiore del 16% rispetto alla scorsa campagna. La qualità risulta buona, con un basso tasso di danni da insetti (1,35% rispetto all’ 1,64% della scorsa campagna).

L'11 novembre 2020 INC ha pubblicato il Magazine Nutfruit con le previsioni di produzione per la campagna 2020/21.

Per gli Stati Uniti, viene prevista una produzione record pari a 1.333.562 tIl dato risulta di poco inferiore rispetto a quanto riportato da USDA e anticipato da Areté (1,36 Mio t).

In Spagna, è prevista una produzione record di 115.633 t, superiore del 28,5% rispetto alla produzione 2019/20. Spagna che continua ad aumentare il proprio ruolo da esportatore.

Produzioni record anche in Australia, con la raccolta 2020 (di inizio anno) superiore del 6,4% rispetto alla raccolta 2019. Per la campagna 2020/21 (raccolta 2021) l'Almond Board of Australia e USDA prevedono un ulteriore record a 120.000 t.­

I prezzi, dopo i minimi raggiunti a fine agosto, hanno registrato volatilità rialzista legata alla ripartenza della domanda e all’intervento di USDA. Tuttavia le quotazioni si mantengono a livelli medi ben inferiori rispetto alla scorsa campagna.

Domanda ancora in aumento. Pubblicato l’aggiornamento di novembre di INC.

Giovedì, 19 Novembre 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “positio­­n report” di ottobre. Nei primi tre mesi della campagna l’industria ha già ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore del 13,9% rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna.

Il dato è in linea con le previsioni pubblicate da USDA (vedi highlight del 26 ottobre) su una produzione 2020/21 record.

La domanda di prodotto USA, complici anche i prezzi bassi, si conferma in deciso aumento. Gli export, da inizio campagna a fine ottobre, hanno totalizzato un +30% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente. A pesare è soprattutto la ripresa della domanda Asiatica e Europea (+11% Cina, +110% India, +13% Europa). La domanda interna risulta invece in crescita del 13,3%.

A ottobre gli export e i consumi interni, sono stati rispettivamente del 19,5% e del 16% superiori rispetto a settembre.

L'11 novembre 2020 INC ha pubblicato il Magazine Nutfruit con le previsioni di produzione per la campagna 2020/21.

Per gli Stati Uniti, viene prevista una produzione record pari a 1.333.562 t. Il dato risulta di poco inferiore rispetto a quanto riportato da USDA e anticipato da Areté (1,36 Mio t).

In Spagna, la raccolta è cominciata a inizio settembre, e i primi dati confermano la previsione iniziale di una produzione record di 115.633 t, superiore del 28,5% rispetto alla produzione 2019/20. Spagna che continua ad aumentare il proprio ruolo da esportatore. Il Ministro del Commercio spagnolo, riporta vendite tra Gennaio e Giugno 2020 pari a 3.373 t, +196% rispetto allo stesso periodo nel 2019.

Produzioni record anche in Australia, con la raccolta 2020 (di inizio anno) superiore del 6,4% rispetto alla raccolta 2019. Per la campagna 2020/21 (raccolta 2021) l'Almond Board of Australia e USDA prevedono un ulteriore record a 120.000 t.­

I prezzi, dopo i minimi raggiunti a fine agosto, hanno registrato volatilità rialzista legata alla ripartenza della domanda e all’intervento di USDA. Tuttavia le quotazioni si mantengono a livelli medi ben inferiori rispetto alla scorsa campagna.

USDA conferma una produzione mondiale record; cresce anche la domanda.

Lunedì, 26 Ottobre 2020

USDA, nel report, Tree Nuts: World Markets and Trade, ha aggiornato i bilanci di approvvigionamento, pubblicando le prime previsioni per la campagna 2020/21 iniziata ad agosto.

A livello mondiale è prevista una produzione record di 1,7 Mio t, +15% rispetto alla campagna 2019/20. Produzioni record caratterizzeranno USA, Australia e UE, come già prospettato dalle altre fonti di mercato (vedi commento al mercato precedente). 

Si prevede un livello record anche dei consumi, 1,5 Mio t, +12% rispetto alla scorsa campagna, e un crescente fabbisogno all’import di India (+20%), UE (+15%) e Cina (+50%). 

Gli stock sono previsti raggiungere un livello di oltre 390.000 t con un rapporto stock consumi al 26,4% (20,37% nella campagna 2019/20).

Negli USA la produzione è prevista aumentare del 18% rispetto alla scorsa campagna, a un record di 1,4 Mio t. Gli export sono previsti aumentare del 13% e caratterizzeranno oltre il 60% della produzione. Il rapporto stock finali utilizzi totali è previsto a un livello record del 26%. 

La raccolta americana è ormai terminata, oltre alla quantità record si segnala anche una buona qualità. Tuttavia i calibri risultano mediamente bassi, con possibili premi sui calibri più alti.

La domanda di prodotto USA, complici i prezzi bassi, si conferma in deciso aumento, e si stima sia già stato contrattato oltre il 50% del raccolto. Come evidenziato dall’ultimo “position report” , nei primi due mesi della campagna la domanda indiana è aumentata del 139%, quella europea di oltre il 24%; in leggera flessione la domanda Cinese (-8%) ancora orientata su altri mercati.

La ripresa della domanda ha rallentato il crollo dei prezzi che, dopo aver raggiunto i minimi dal 2009, sono andati incontro a qualche rialzo, mantenendosi tuttavia a livelli ben inferiori rispetto alla scorsa campagna. 

Produzione record, ma aumenta ancora la domanda

Venerdì, 02 Ottobre 2020

La raccolta in America è ormai terminata e, i primi dati, nonostante le temperature particolarmente elevate delle ultime settimane, confermano un dato di produzione record come già riportato da USDA nell’ Almond Objective Report (1.500.000 t, +18% vs 19/20).

L'Almond Board of California nel Position Report di settembre mostra di aver ricevuto ad agosto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa il 36% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. Tuttavia anche la domanda è in aumento con export e consumi ad agosto rispettivamente superiori del 49% e del 5,6% rispetto allo stesso mese della scorsa campagna.

I prezzi dopo aver toccato i minimi dal 2009, hanno reagito alla ripresa della domanda con volatilità rialzista (+23% da fine agosto a fine settembre).

In Spagna, la raccolta è in piena fase di svolgimento. La stima preliminare NUTFRUIT della produzione 20/21 è di 115.633 t, +23% rispetto alla produzione 19/20.

I prezzi spagnoli stanno seguendo l'andamento rialzista del prezzo americano. In particolare su Reus, si segnala un aumento del 10% rispetto a inizio Settembre 2020, ma comunque un calo del 56,5% rispetto all'anno scorso.

In Australia, la fase di fioritura è terminata senza problemi: non si sono verificate gelate o piogge nocive e l'impollinazione delle api ha funzionato bene. L'Almond Board of Australia, nel suo report annuale, prevede un aumento di produzione nel 2020/21del 14,3% rispetto alla scorsa campagna.

Intervento di USDA e ripartenza della domanda, primi rialzi di prezzo.

Venerdì, 04 Settembre 2020

Per sostenere i coltivatori americani mentre affrontano l'impatto del Covid-19 e il drastico calo dei prezzi che si è verificato negli ultimi mesi, a fine agosto USDA ha deciso di acquistare, attraverso un programma di acquisto diretto, 40 milioni di dollari di mandorle californiane 20/21.

Agli acquisti del ministero americano si aggiunge la ripartenza della domanda, soprattutto sul forward. I prezzi, dopo i minimi di agosto, hanno reagito registrando i primi aumenti.

L’Almond Board of California mostra come, nonostante il calo della domanda da parte della Cina e i rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid-19, l'export e i consumi interni tra agosto 2019 e luglio 2020 risultino in crescita rispetto allo stesso periodo della campagna 18/19, registrando un aumento rispettivamente del 22,6% e dell'8,4% rispetto a luglio 2019.

Negli Stati Uniti, la raccolta 2020/21 è cominciata senza problemi e, i primi dati, confermano un’aspettativa di produzione come precedentemente riportato da USDA nell’ Almond Objective Report (1.500.000 t, +18% vs 19/20).

Anche in Spagna, la raccolta è iniziata sotto condizioni favorevoli nelle principali regioni produttrici. La stima preliminare NUTFRUIT della produzione 20/21 è di 115.633 t, +23% rispetto alla produzione 19/20.

I prezzi spagnoli, sensibili all'andamento del prezzo americano, hanno raggiunto il valore minimo dal 2016. In particolare, si segnala un calo del 40% su Reus rispetto all'anno scorso. Da tenere monitorata la reazione del prezzo spagnolo all'acquisto effettuato da USDA.

Confermate le aspettative di una produzione record negli USA e in Spagna

Venerdì, 07 Agosto 2020

Negli Stati Uniti, le buone condizioni climatiche hanno favorito la maturazione del raccolto e hanno consentito agli agricoltori di completare al meglio i trattamenti necessari prima della fase di raccolta. Si confermano quindi le aspettative di un raccolto 2020/21 record, in linea con la stima riportata da USD nell’ Almond Objective Report (1.500.000 t). 

In Spagna, la raccolta è iniziata con condizioni favorevoli nelle principali regioni produttrici. La stima preliminare NUTFRUIT  della produzione 2020/21 è di 115.633 t, +23% rispetto alla produzione 2019/20.

In Australia, la raccolta 2019/20 è terminata, con una stima NUTFRUIT record di 106.000 t (95.000 t nei dati USDA di ottobre). Durante la fase di raccolta si erano verificati alcuni rallentamenti causati dalla pioggia, ma la maggior parte del raccolto era già stato stoccato e non sono stati registrati danni significativi.

Complice l’abbondante offerta in tutti i paesi esportatori, i prezzi si mantengono ai livelli minimi da inizio 2009.

Consumi USA in ripresa. Prime stime INC Nutfruit.

Martedì, 21 Luglio 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di giugno; da inizio campagna a fine giugno l’industria ha ricevuto una quantità di mandorle superiore di circa il 12% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna

Inoltre, dopo l'arresto di maggio in seguito ai rallentamenti dovuti alla pandemia da Covid-19, l'export e i consumi interni risultano in ripresa, registrando un aumento rispettivamente del 21% e del 2,4% rispetto al mese di maggio. 

Il 16 luglio 2020 INC ha pubblicato il Magazine Nutfruit con le previsioni di produzione a livello mondiale per la campagna 2020/21 (vedi feed di tweet).

Per gli Stati Uniti, viene prevista una produzione pari a 1.360.777 tonnellate, il valore di più alto mai registrato per il paese. Il dato risulta di poco inferiore rispetto a quanto riportato dall' Almond Objective Report (1.500.000 t ), il quale si basa su un test a campione condotto in una fase estremamente favorevole per lo sviluppo del raccolto, e in linea con le anticipazioni Areté (1.400.000 t).

Per la Spagna, Nutfruit riporta la stima preliminare di produzione effettuata congiuntamente da AEOFRUSE (Associazione Spagnola delle Organizzazioni di Coltivatori di Mandorle) e DESCALMENDRA (Associazione Spagnola dei Processatori di Mandorle) pari a 115,633 tonnellate, superiore del 23% rispetto alla campagna 2019/20. Il dato tiene conto di fattori quali le condizioni meteo favorevoli durante il periodo di fioritura e la resa produttiva maggiore come conseguenza dell'aumento dell'area produttiva irrigata (la quale ora costituisce il 55% dell'area totale)

In Australia, la raccolta 2019/20 è stata completata, con una stima record di 106.000 tonnellate. Durante la fase di raccolta si erano verificati alcuni rallentamenti causati dalla pioggia, ma la maggior parte del raccolto era già stato stoccato e non sono stati registrati danni significativi.

L'Objective Report 2020 di USDA conferma una produzione USA record

Mercoledì, 08 Luglio 2020

Martedì 7 Luglio 2020, USDA ha pubblicato l’Almond Objective Report, confermando le previsioni fornite nel Subjective Forecast Report pubblicato a Maggio 2020 sul prossimo raccolto USA.

In particolare, la produzione 2020/21 è prevista a un livello record di 1.500.000 ton, invariata rispetto alle previsioni di maggio e superiore del 18% rispetto alla stima sul raccolto 2019/20.

La previsione si basa su aree produttive e rese record e superiori rispetto alla scorsa campagna rispettivamente del 7% e del 10%.

L’ottimo livello di approvvigionamento del mercato ha portato i prezzi ai valori minimi dal 2009.

A fine mese con l’uscita dei dati NUTFRUIT si avranno ulteriori informazioni sul futuro raccolto USA e indicazioni sulle condizioni in Spagna.

Lo scenario Areté per la prossima campagna considera una produzione americana record pari a 1.400.000 ton e un rapporto stock finali utilizzi totali USA pari al 25,37%. La produzione per la campagna 2020/21 prende in considerazione una superfice di 509.915 ettari e una resa leggermente inferiore rispetto a quella riportata dall' Objective ReportLa stima è leggermente inferiore rispetto al dato USDA dell'Objective forecast che si basa su un test a campione condotto dal 26 maggio al 26 giugno, in una fase estremamente favorevole allo sviluppo del prossimo raccolto.

Prezzi ancora deboli, in attesa dell’ Almond Objective Report americano

Venerdì, 26 Giugno 2020

I prezzi americani continuano nella loro fase di calo, registrando un valore di 4,740 $/t questa settimana (un calo del 15,4% rispetto al mese scorso).  

Anche i prezzi spagnoli seguono la congiuntura ribassista dei prezzi americani: in particolare, si segnala un calo del 15% per la Lonja de Reus dal mese scorso fino ad oggi.

Le alte aspettative sul prossimo raccolto USA, previsto a 1.500.000 ton da USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) nel Subjective Forecast Report del 2020, continuano a mantenere i prezzi deboli. Il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2009/10.

Martedì 7 Luglio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) pubblicherà l’Almond Objective Report, il quale, basandosi su misurazioni sul campo effettuate in un periodo più vicino al momento di raccolta, fornirà una previsione più oggettiva della produzione per la campagna 2020/21.

In Spagna, secondo i dati degli operatori del settore e del ministero dell’agricoltura, si prevede che il raccolto di mandorle del 2020 aumenterà del 23% rispetto al 2019. Questa forte crescita si basa su una combinazione di condizioni meteorologiche favorevoli e una crescita delle aree produttive irrigate.

Aspettative record per la produzione USA. Prezzi ai minimi dal 2009.

Venerdì, 12 Giugno 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di maggio confermando un dato di produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre.

Da inizio campagna a fine aprile l’industria ha ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa l’11,84% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. USDA aveva invece previsto un calo produttivo in questa campagna del -3,5%.

Grazie alla ripresa della domanda in Cina, le esportazioni a maggio sono arrivate a 48.368 ton, in leggero calo rispetto ad aprile, ma con un totale stagionale di 684.656 ton (superiore del 3,5% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente).

L’aumento nel consumo interno verificatosi negli ultimi mesi in seguito alla “corsa ai supermercati” avvenuta da parte dei consumatori con il diffondersi del Covid-19 si è arrestato, registrando un calo del 26,4% tra aprile e maggio. Il totale stagionale risulta comunque in aumento del 4,3% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente, ma si evidenzia un calo del 13% rispetto al totale mensile dello stesso mese dell’anno precedente.

Giovedì 12 Maggio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato il Subjective Forecast Report per il 2020. La stima iniziale per la campagna 2020/21 è di una produzione pari a 1.500.000 ton, maggiore del 17,6% rispetto alla produzione dalla campagna 2019/20 (rivista a 1.275.000 ton). Resa superiore del 10,2% rispetto alla resa del 2019.

Martedì 7 Luglio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) pubblicherà l’Almond Objective Report, il quale, basandosi su misurazioni sul campo effettuate in un periodo più vicino al momento di raccolta, fornirà una previsione più oggettiva della produzione per la campagna 2020/21.

In Australia la raccolta è stata sopra le aspettative, NUTFRUIT prevede una produzione record di 104.000 ton, rispetto a un dato USDA di 95.000 ton.

In Spagna, secondo i dati degli operatori del settore e del ministero dell’agricoltura, si prevede che il raccolto di mandorle del 2020 aumenterà del 23% rispetto al 2019. Questa forte crescita si basa su una combinazione di condizioni meteorologiche favorevoli e una crescita delle aree produttive irrigate.

Le alte aspettative sul prossimo raccolto USA continuano a mantenere i prezzi deboli, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2009/10. Anche i prezzi spagnoli seguono la congiuntura ribassista dei prezzi americani.

Produzioni USA record. Prezzi ai minimi dal 2009.

Lunedì, 25 Maggio 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di aprile confermando un dato di produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre.

Da inizio campagna a fine aprile l’industria ha ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa l’11,9% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. USDA aveva invece previsto un calo produttivo in questa campagna del -3,5%.

Nonostante il calo di spedizioni verso la Cina e il lockdown dovuto al Covid-19, grazie alla domanda di India e Medio Oriente, le esportazioni ad aprile sono arrivate a 51.749 ton, in leggero calo rispetto a marzo, ma con un totale stagionale di 636.288 ton (superiore del 6% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente).

Inoltre risulta in aumento anche il consumo interno, il quale ha totalizzato 38.848 ton ad aprile (14,8% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), per un totale stagionale di 295.223 ton (6,39% in più rispetto allo stesso periodo della campagna precedente).

L’aumento dei consumi interni è riconducibile sia ad un uso maggiore di ingredienti innovativi in cucina, ma soprattutto dalla “corsa ai supermercati” avvenuta da parte dei consumatori con il diffondersi del Covid-19.

Le aspettative per la prossima campagna sono di un'altra produzione record in USA. Gli ettari produttivi sono stimati pari a 509.915 (1.260.000 acri, secondo il 2019 California Almond Acreage Report), superiori del 6,8% rispetto alla scorsa campagna.

Giovedì 12 Maggio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato il Subjective Forecast Report per il 2020. La stima iniziale per la campagna 2020/21 è di una produzione pari a 1.500.000 ton, maggiore del 17,6% rispetto alla produzione dalla campagna 2019/20 (rivista a 1.275.000 ton). Resa superiore del 10,2% rispetto alla resa del 2019.

In Australia la raccolta è stata sopra le aspettative, NUTFRUIT prevede una produzione record di 104.000 ton, rispetto a un dato USDA di 95.000 ton.

In Spagna, secondo i dati degli operatori del settore e del ministero dell’agricoltura, si prevede che il raccolto di mandorle del 2020 aumenterà del 23% rispetto al 2019. Questa forte crescita si basa su una combinazione di condizioni meteorologiche favorevoli e una crescita delle aree produttive irrigate.

Le alte aspettative sul prossimo raccolto USA continuano a mantenere i prezzi deboli, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2015/16. Anche i prezzi spagnoli seguono la congiuntura ribassista dei prezzi americani.

Stime soggettive USA record. Prezzi ai minimi dal 2016.

Giovedì, 14 Maggio 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di aprile confermando un dato di produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre.

Da inizio campagna a fine marzo l’industria ha infatti ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa l’11,9% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. USDA aveva invece previsto un calo produttivo in questa campagna del -3,5%.

Nonostante il calo di spedizioni verso la Cina e il lockdown dovuto al Covid-19, grazie alla domanda di India e Medio Oriente, le esportazioni a aprile sono arrivate a 51.749 ton, in leggero calo rispetto a marzo, ma con un totale stagionale di 636.288 ton (superiore del 6% rispetto allo stesso periodo della campagna precedente).

Inoltre risulta in aumento anche il consumo interno, il quale ha totalizzato 38.848 ton ad aprile (14,8% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), per un totale stagionale di 295.223 ton (6,39% in più rispetto allo stesso periodo della campagna precedente).

Questo aumento del consumo interno è spiegabile sia da un uso maggiore di ingredienti innovativi in cucina, ma soprattutto dalla “corsa ai supermercati” avvenuta da parte dei consumatori in seguito al diffondersi del Covid-19.

Le aspettative per la prossima campagna sono di un'altra produzione record in USA. Gli ettari produttivi sono stimati pari a 509.915 (1.260.000 acri, secondo il 2019 California Almond Acreage Report), superiori del 6,8% rispetto alla scorsa campagna.

Giovedì 12 Maggio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics Service) ha pubblicato il Subjective Forecast Report per il 2020. La stima iniziale per la campagna 2020/21 è di una produzione pari a 1.500.000 ton, maggiore del 17,6% rispetto alla produzione dalla campagna 2019/20 (rivista a 1.275.000 ton). Resa superiore del 10,2% rispetto alla resa del 2019.

In Australia la raccolta è stata sopra le aspettative, NUTFRUIT prevede una produzione record di 104.000 ton, rispetto a un dato USDA di 95.000 ton.

In Spagna, l'aumento dei costi di produzione a causa del maltempo negli ultimi mesi e l'incidenza della fauna selvatica, insieme al calo dei prezzi, sollevano qualche preoccupazione per il prossimo raccolto. La Unio de Llauradors indica che l'eccessiva umidità e le continue piogge primaverili hanno notevolmente aumentato i disturbi fungini causando defogliazione e caduta dei frutti.

Le alte aspettative sul prossimo raccolto USA continuano a mantenere i prezzi deboli, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2015/16.

Utilizzi USA in aumento, e aumenti di produzione previsti per il 20/21. Prezzi ai minimi dal 2016.

Giovedì, 07 Maggio 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di marzo confermando un dato di produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre.

Da inizio campagna a fine marzo l’industria ha infatti ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa l’11,9% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. USDA aveva invece previsto un calo produttivo in questa campagna del -3,5%.

Nonostante il calo di spedizioni verso la Cina e il lockdown dovuto al Covid-19, grazie alla domanda di India e Medio Oriente, le esportazioni a marzo sono arrivate a 64.278 tonnellate, in leggero calo rispetto a febbraio, ma con un totale stagionale a 584.539 tonnellate (superiore del 6% rispetto all’anno precedente).

Inoltre risulta in aumento anche il consumo interno, il quale ha totalizzato 39.834 tonnellate a marzo (31.2% in più rispetto all’anno precedente), per un totale stagionale di 256.375 tonnellate (5.2% in più).

Questo aumento del consumo interno è spiegabile sia da un uso maggiore di ingredienti innovativi in cucina, ma soprattutto dalla “corsa ai supermercati” avvenuta da parte dei consumatori in seguito al diffondersi del Covid-19.

Le aspettative per la prossima campagna sono di un'altra produzione record in USA. Gli ettari produttivi sono stimati pari a 509.915 (1.260.000 acri, secondo il 2019 California Almond Acreage Report), superiori del 6.8% rispetto alla scorsa campagna.

In Australia la raccolta è stata sopra le aspettative, NUTFRUIT prevede una produzione record di 104.000 ton, rispetto a un dato USDA di 95.000 t.

In Spagna, le prime varietà hanno completato la fioritura e il loro raccolto inizierà alla fine di aprile. Nel frattempo, le varietà tardive ed extra-tardive hanno iniziato a fiorire. Ci sono state gelate nelle origini settentrionali ma non si prevede che impattino negativamente le previsioni del raccolto.

I prezzi continuano nella loro fase di calo, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2015/16.

Giovedì 12 Maggio 2020, USDA-NASS (USDA's National Agricultural Statistics) pubblicherà il Subjective Estimate per il 2020, il quale fornirà una stima iniziale per il raccolto 2020/21.  I dati elaborati per il Subjective Estimate sono basati sulle opinioni dei coltivatori, ottenute tramite un questionario inviato da USDA-NASS.

Raccolta record in Australia e offerta USA sostenuta. Prezzi ai minimi dal 2016.

Mercoledì, 25 Marzo 2020

L’Almond Board of California ha pubblicato il “position report” di febbraio confermando un dato di produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre. Da inizio campagna a fine febbraio l’industria ha infatti ricevuto una quantità di mandorle di ultimo raccolto superiore di circa l’11,9% rispetto a quanto ricevuto nello stesso periodo della scorsa campagna. USDA aveva invece previsto un calo produttivo in questa campagna del -3,5%.

Le aspettative per la prossima campagna sono di un'altra produzione record in USA. Gli ettari produttivi sono stimati superiori del 7% rispetto alla scorsa campagna, il meteo è stato favorevole durante la fase di fioritura ed è in corso una buona pollinazione.

La domanda di prodotto USA a fine febbraio, si conferma ai livelli della scorsa campagna, da valutare gli effetti dei lockdown per prevenire il diffondersi del Covid-19 su export e consumi.

Il dazio di importazione cinese è stato ulteriormente ridotto dal 55% al 25%.

In Australia la raccolta procede bene, NUTFRUIT prevede una produzione record di 104.000 ton, rispetto a un dato USDA di 95.000 t.

I prezzi continuano nella loro fase di calo, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2015/16.

 

Prezzi in calo: buona fioritura negli USA, raccolta in Australia

Lunedì, 09 Marzo 2020

L’Almond Board of California stima una produzione USA per la campagna corrente ben superiore rispetto alle aspettative USDA di ottobre. È infatti previsto un aumento produttivo di circa l’11% rispetto alla scorsa campagna (-3,5% secondo USDA).

Aumento produttivo che dovrebbe caratterizzare anche la prossima campagna, con un meteo molto favorevole durante le fasi della fioritura.

La riduzione del dazio di importazione cinese dal 60% al 55% non ha avuto un impatto immediato sulla domanda asiatica, che, per gli effetti del coronavirus si mantiene debole.

Anche in Australia, i produttori segnalano un inizio raccolta molto promettente, con le produzioni che non registrano rallentamenti dovuti ai precedenti incendi.

I prezzi continuano nella loro fase di calo, il prodotto USA è ai minimi dalla campagna 2015/16.

 

Prezzi ai minimi dal 2016

Lunedì, 17 Febbraio 2020

Il report “Tree Nuts: World Market and Trade” di USDA non ha apportato modifiche ai bilanci di approvvigionamento.

Tuttavia, Areté ha aggiornato le sue previsioni.

La produzione USA per la campagna corrente è stata rivista in rialzo di 20.000 t, da 1.040.000 t a un livello record di 1.060.000 t. L’Almond Board of California stima infatti una produzione superiore rispetto alle previsioni di ottobre 2019 di USDA.

Export e consumi USA sono confermati in aumento rispetto alla scorsa campagna Le vendite verso la Cina, complici i dazi e il rallentamento dell’economia cinese per effetto del coronavirus, sono calate del 21% rispetto alla scorsa campagna. Si registra però un aumento dell’export verso il Vietnam, prodotto che poi viene riesportato verso la Cina.

Dal 14 febbraio il dazio sulle importazioni cinese è stato tuttavia ridotto dal 60% al 55% come conseguenza della prima fase degli accordi commerciali tra USA e Cina. 

Il raccolto USA superiore alle aspettative e il calo della domanda cinese hanno avuto un effetto ribassista sui prezzi che hanno raggiunti i valori minimi dalla campagna 2015/16.

Offerta USA sostenuta, prezzi in forte calo

Giovedì, 30 Gennaio 2020

Con una produzione abbondantemente sopra alle aspettative iniziali, l'offerta USA è particolarmente sostenuta e i prezzi, sono andati incontro a un forte ridimensionamento.

Ulteriori fattori ribassisti si sono innescati con un recente calo della domanda indiana (passato il Diwali) e della domanda cinese (secondo Primex del 40% inferiore rispetto alla scorsa campagna).

Anche i prezzi spagnoli, dopo gli aumenti di inizio campagna causati da un meteo sfavorevole, stanno continuando nella loro fase di ridimensionamento.

È ancora presto per avere notizie sul raccolto australiano previsto iniziare a febbraio. I recenti incendi incontrollati sull’isola hanno ridotto il polline e il nettare necessario alla sopravvivenza delle api. L’industria della mandorla è preoccupata che gli incendi possano danneggiare l’impollinazione del mandorlo che dipende quasi completamente dalle api.

 

Il 2020 inizia con prezzi statunitensi e spagnoli in calo

Lunedì, 13 Gennaio 2020

Le stime ufficiali USDA prevedono un calo nella produzione di mandorla negli USA per il 2019/20. Tuttavia, Areté prevede un aumento rispetto alla campagna 2018/19. Queste stime sono state recentemente confermate dall’ “Almond Position Report” pubblicato dall’Almond Board of California, secondo il quale la produzione 2019/20 in USA supererà 1.080.000 t.

La domanda è in tensione. In dicembre le vendite interne negli Stati Uniti hanno battuto il record storico per il mese (+7,7% rispetto a dicembre 2018). Nel periodo agosto-dicembre le esportazioni sono aumentate del 7% rispetto allo stesso periodo del 2018. L’Asia rimane il principale mercato, con il 28% delle quote di mercato della mandorla statunitense. Ciononostante, durante i primi mesi della campagna 2019/20 le esportazioni verso la Cina e Hong Kong sono diminuite del 10% rispetto al 2018/19.

È ancora presto per avere notizie sul raccolto australiano previsto iniziare a febbraio. I recenti incendi incontrollati sull’isola hanno ridotto il polline e il nettare necessario alla sopravvivenza delle api. L’industria della mandorla è preoccupata che gli incendi possano danneggiare l’impollinazione del mandorlo che dipende quasi completamente dalle api.

Come previsto, durante le prime settimane del 2020 i prezzi statunitensi hanno subito tensioni ribassiste. In Spagna i prezzi sono stabili, con qualche calo su alcune piazze. Ci si aspettano ulteriori ribassi nel primo trimestre del 2020 con l’arrivo del raccolto australiano.

Migliorano le aspettative sul raccolto USA, prezzi in calo

Lunedì, 16 Dicembre 2019

Permangono le incertezze sul raccolto USA 2019/20. Nutfruit ha confermato il calo produttivo anticipato prima dall’ “Almond Objective Measurement Report” e poi dalle stime ufficiali USDA. Le più recenti informazioni di mercato stimano invece una produzione leggermente superiore a quella delle previsioni ufficiali.

La domanda rimane in tensione con esportazioni statunitensi in aumento dell’ 8,4% nei primi quattro mesi della campagna 2019/20 (agosto/luglio) rispetto allo stesso periodo del 2018/19. Nonostante produzioni superiori alle aspettative, difficilmente il mercato statunitense ritornerà ad uno stato di surplus anche durante la campagna corrente.

Rivista in aumento la produzione 2018/19 in Australia, con un mercato in crescita ed esportazioni in aumento soprattutto verso la Cina, anche a causa della guerra commerciale tra Cina e USA. Se si dovesse realizzare il patto commerciale annunciato dal governo americano, la domanda cinese potrebbe spostarsi nuovamente sul mercato statunitense riducendo le quote di mercato della mandorla australiana. Gli elevati costi di irrigazione e l’eventuale aumento del tasso di cambio tra il dollaro australiano e quello statunitense rappresentano ulteriori fattori di incertezza. E’ presto per avere anticipazioni sulla raccolta 2019/20 prevista iniziare verso febbraio.

Dopo le tensioni rialziste registrate a inizio campagna i prezzi, con il miglioramento delle aspettative sulla produzione USA, sono entrati in una fase di ridimensionamento, che potrebbe accentuarsi avvicinandosi al raccolto australiano. Prezzi in calo anche sulle principali piazze spagnole.

Permangono le incertezze sul raccolto USA 2019/20, domanda in aumento e mercato in tensione

Lunedì, 02 Dicembre 2019

Permangono le incertezze sul raccolto USA 2019/20. Lo scorso anno in questo periodo era stato raccolto il 68% del totale. Nutfruit conferma il calo produttivo anticipato prima dall’ “Almond Objective Measurement Report” e poi dalle stime ufficiali USDA che prevedevano una produzione del 3,5% inferiore a quella della campagna 2018/19 a causa di un meteo sfavorevole nelle fasi di fioritura e crescita.

Invariate le stime sulla produzione spagnola. Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo prevede invece un calo del 5,6% con parte del raccolto danneggiato dagli allagamenti di inizio settembre. USDA stima un calo produttivo del 2% in UE.

Rivista in aumento la produzione 2018/19 in Australia, con un mercato in crescita ed esportazioni in aumento soprattutto verso la Cina, anche a causa della guerra commerciale tra Cina e USA. E’ presto per avere anticipazioni sulla raccolta 2019/20 prevista iniziare verso febbraio.

L’entità del raccolto statunitense rimane il principale fattore di incertezza che, affiancato a una domanda in tensione, conferma la prospettiva di un mercato teso nei prossimi mesi. Continuano le tensioni rialziste sul prodotto spagnolo, anche se più moderate.

Nutfruit conferma il calo produttivo in USA, mercato in tensione

Martedì, 19 Novembre 2019

Nutfruit conferma il calo produttivo in USA per la campagna 2019/20 anticipato prima dall’ “Almond Objective Measurement Report” e poi dalle stime ufficiali USDA che prevedevano una produzione del 3,5% inferiore a quella della campagna 2018/19 a causa di un meteo sfavorevole nelle fasi di fioritura e crescita.

Invariate le stime sulla produzione spagnola. Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo prevede invece un calo del 5,6% con parte del raccolto danneggiato dagli allagamenti di inizio settembre. USDA stima un calo produttivo del 2% in UE.

Rivista in aumento la produzione 2018/19 in Australia (+3% rispetto alla campagna 2017/18, contro un +2% delle stime precedenti), con un mercato in crescita ed esportazioni in aumento soprattutto verso la Cina, anche a causa della guerra commerciale tra Cina e USA. E’ presto per avere anticipazioni sulla raccolta 2019/20 prevista iniziare verso febbraio.

La domanda è in tensione con vendite USA tra agosto e ottobre 2019 in aumento del 7% rispetto allo stesso periodo del 2018.

L’incertezza sul raccolto e le vendite in tensione confermano la prospettiva di un mercato teso nei prossimi mesi. Continuano le tensioni rialziste sul prodotto spagnolo

USDA: calo produttivo in USA e UE, prezzi volatili

Martedì, 29 Ottobre 2019

Con l’uscita del report “Tree Nuts: World Markets and Trade” USDA ha aggiornato i dati ufficiali sulla campagna 2018/19 e ha pubblicato i primi dati sulla campagna 2019/20. In USA, come anticipato dall’ “Almond Objective Measurement Report”, la produzione 2019/20 è prevista calare del 3,5% rispetto al 2018/19 a causa di un meteo sfavorevole nelle fasi di fioritura e crescita.

Un calo produttivo è previsto anche per l’UE (-2% rispetto alla scorsa campagna). Il Ministero dell’Agricoltura spagnolo prevede un calo del 6% con parte del raccolto danneggiato dagli allagamenti di inizio settembre.

Si conferma un periodo volatile per i prezzi con tensioni rialziste evidenti sul prodotto spagnolo.

Occhi puntati sul raccolto californiano, problematiche in Europa

Mercoledì, 02 Ottobre 2019

In California, nonostante le piogge e le temperature inferiori alla media, la raccolta procede veloce e non si evidenziano particolari problematiche. Il 25 ottobre usciranno i primi dati ufficiali USDA sulla nuova campagna 2019/20; l’ultimo report sulle stime oggettive parla di una produzione americana in calo del 3,5% rispetto al record del 2018/19.

Permane l’incertezza sulla raccolta in UE dove si attendono stime aggiornate sui danni provocati dalle alluvioni di inizio settembre in Spagna.

I prezzi, dopo i rialzi di inizio campagna causati dall’incertezza sul raccolto USA e da una domanda sostenuta, sono andati incontro a un ridimensionamento.

 

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